mercoledì 13 febbraio 2008

Finalmente una italiana

Negli ultimi tempi, ho avuto l'opportunità di osservare le tendenze del mercato del meretricio romagnolo. Penso di non dire una novità affermando che in giro si trovano quasi ed esclusivamente ragazze provenienti dai paesi dell'Est Europa. Non che questo rappresenti un blocco per la normale attività di punter, ma come ampiamente illustrato in altri scritti ed in altre ambientazioni, questa tipologia di articolo presenta una serie di fattori negativi. Innanzi tutto le ragazze non conoscono nè il mercato nè tantomeno le esigenze del puttaniere italiano medio. Quindi passano i primi quindici giorni di permanenza nella nuova città, a capire come funziona, sparando rates a casaccio per tentare di trovare quella linea di comportamento che consenta loro di creare quel giro minimo di clienti tale da giustificare almeno il biglietto di andata e ritorno.



Non parliamo poi dei servizi offerti che ultimamente hanno visto una flessione verso il basso soprattutto in termini qualitativi. Insomma ancora una volta mi tocca dire che non ci siamo. Sarà forse che il mio pensiero rispetto a questo settore è utopico, basato sul libero arbitrio e su una equa distribuzione della domanda/offerta.

E 'chiaro anche che tutto è influenzato dalla mancanza di regolamentazione del settore. Ultimamente vedo anche poche novità e quelle che ci sono, preferiscono appoggiarsi a personaggi di dubbia affidabilità che invece di avere un comportamento corretto nei confronti sia delle ragazze che dei futuri avventori, utlizzano la propria posizione per confondere ancora di più le acque. Perchè come è noto, più c'è confusione e maggiori sono le opportunità per i furbi: sto ovviamente parlando del numero di fakes presenti in rete e del masochismo di alcuni soggetti che continuano, nonostante tutto, a beccare come degli allocchi a tutte le foto che vengono loro proposte dimenticando che prima di tutto bisogna ragionare con il cervello e successivamente con il pisello.

I mesi di gennaio e febbraio sono storicamente caratterizzati da un calo dell'attività delle ragazze. A dimostrazione del fatto che sono le prime a non intendere la propria professione come una impresa, sta la tendenza che hanno a sospendere gli annunci man mano che il lavoro cala. Ovviamente sarebbe consigliabile fare esattamente il contrario.  Questa è la situazione di questo metà febbraio duemilaotto. In poche parole, niente di nuovo sul fronte occidentale....

Fra le tante inserzioni che ho visionato quest'oggi, finalmente ne trovo una interessante. Soprattutto per il fatto che la persona che pubblicizza, incrocia tre caratteristiche che sto cercando da tempo: italiana, nuova e con un prezzo accessibile. In tarda mattinata, provo quindi a fare un colpo di telefono alla ragazza. Dopo diversi squilli a vuoto, mi risponde una vocina squillante giovanile e molto educata. Esattamente quella che si spera di trovare facendo una telefonata ad una persona che non si è mai vista nè conosciuta. Al telefono ci presentiamo e le chiedo subito, in stile "punter-in-punta", la location e il rate. Ultimamente non mi soffermo più di tanto a chiedere i servizi telefonicamente. Ritengo che di persona e considerando che comunque si tratta di un rapporto fisico fra due persone, possa essere più interessante giocarsela di volta in volta.

Finita la pausa pranzo, mi prendo un attimo per riflettere sul da fare. Visto l'ultimo periodo veramente intenso in termini di lavoro, devo cercare di ottimizzare il tutto senza buttare via neppure un minuto. Decido quindi che il trio visita-trombo-proposta di pubblicazione annuncio è quella vincente. Ruoto quindi i miei impegni sull'agenda in modo tale da trovarmi in loco ad un'ora decente ed essere in puntuale all'appuntamento successivo. Il luogo è una delle location storiche per i puttanieri di altri tempi, ovvero i palazzoni di Porto Verde. Consentitemi una breve divagazione. Nessuno si è mai chiesto qual'è stato lo scopo di chi ha costruito quell'agglomerato di residenze estive tenute sfitte per quasi otto mesi all'anno dove un porticciolo con sette metri di profondità, accoglie panfili che non sfigurerebbero al confronto di quello di Roberto Mancini?

Una volta sotto casa, faccio il solito squillo e mi risponde lei dicendomi di avvicinarmi al palazzo, di porre attenzione agli omini che stanno ristrutturando la facciata e di richiamare per il "tiro" al portone. Eseguo gli ordini alla lettera.

Una volta sul pianerottolo e di fronte all'ascensore, pigio il pulsante di chiamata. Devo andare al quinto piano e guarda caso la cabina è posizionata proprio alla mia destinazione. Che sia una casualità? Si aprono le porte e da essa scappa fuori un omino over cinquanta con tanto di occhiali neri, ma vestito di tutto punto giacca e cravatta. Ultimamente ho maturato un concetto nuovo di privacy ovvero che il diritto al privato è direttamente proporzionale alla sensibilità di ciascuno di noi. Uno che ha come hobby di andare con le "donnine", non può permettersi di pensare che le altre persone vedendolo non capiscano quello che sta facendo. Ma d'altro canto, il loro pensiero è corretto fino a prova contraria: non esiste differenza fra una persona distinta che entra in un palazzo per andare a trovare un conoscente piuttosto che un puttaniere che si accinge a trombarsi l'ultima sua preda.

Una volta salito al piano, mi infilo in un dedalo di corridoi. In terra ci sono quellle mattonelle di monocottura similmarmo tanto gradite agli architetti verso la fine degli anni settanta. La sabbiolina delle malte utilizzate dai muratori, scricchiola sotto i piedi che nel mio caso, visto che porto scarpe con la suola in cuoio, accompagna lo stacchettio sul pavimento. Le porte sono piccole o meglio, "quella volta si usavano così", e tutte bianche. Lei mi accoglie con il portoncino aperto a metà. Indossa una vestaglia di raso nero allacciata in vita e la prima cosa che fa invitandomi ad entrare, è sorridere. Un sorriso di accoglienza non di denigrazione così come alcune furbette hanno stampato in viso come a dire: entra patacca che ci penso io a te.

L'appartamento è piccolo ma molto accogliente nonostante si tratti di una residenza estiva, appunto. Purtroppo il riscaldamento è fornito da un fan cooler quindi gli sbalzi di temperatura, visto che siamo vicino al mare e in questi giorni imperversa il burian, sono realmente fastidiosi soprattutto una volta nudi. Fatte le presentazioni ci accordiamo per una prestazione "con calma" (ci credete che ancora non ho capito che cosa intendono con questa frase?) compreso body massage. Non che sia un amante di questa attività, ma sinceramente avevo necessità di scaricare un po' la tensione e l'idea di un massaggio con eventuale "finalino pirotecnico" mi ha subito allettato.

Una volta regolato il conquibus, iniziamo la svestizione ovvero il momento più gelido di ogni incontro. A volte mi è capitato, ma solo con girls conosciute e con le quali esiste un rapporto di stima reciproca, di scopare con ancora addosso per esempio i pantaloni. Cosa che fa molto adolescente infoiato. Ahi quanti ricordi legati alla mia uno grigia nel parcheggio del condominio a pompare la morosa di turno, sui sedili posteriori e i vetri appannati.

Una televisione posta in un angolo e sintonizzata su un canale di videoclip musicali, accompagna in sottofondo le nostre chiacchere. Ovviamente se riesco a scerzare con le straniere che di italiano ne sanno veramente poco, rompere il ghiaccio con questa tipa è veramente facile soprattutto per la sua disponibilità al dialogo. Rimango con i soli slip mentre lei è nuda a parte un paio di autoreggenti e gli stivali con il tacco che fanno sempre molto troia. Mi indica come mi devo posizionare sul letto ed io nudo, lascio fare.

Supino lei mi inizia ad accarezzare con il suo seno. Non una tetta da paura: una seconda abbondante ma posizonata su un fisico nel complesso molto proporzionato e tonico visto che non mi trovo di fronte una ragazzina ma una donna in tutta la sua splendida maturità. Lei rispetto a me è più piccola e con i tacchi raggiunge un metro e sessantacinque. Ma poco importa perchè una volta sdraiati questa differenza neppure si nota. Ha dei bei tatuaggi sul corpo: spalla, polso, mano, avambraccio e petto e i suoi capelli scuri fino alle spalle con il suo abbigliamento sexy, le donano quella immagine un po' dark che a me piace parecchio.

Inizia a fare i complimenti al cannone, trattandolo con tutto rispetto come se fosse un idolo di fronte al quale inginocchiarsi: sì è vero, ma solo per ciucciare. Le sue origini emiliane emergono immediatamente quando inizia a pomparmi. Se in un primo momento il suo principale problema è rappresentato dalla dimensione, successivamente una volta verificato che c'è la possiblità di lavorare, si dedica al mio godimento che è profondo nonostante l'uso del profilattico. Con le sue morbide labbra, abbraccia completamente il mio cappellone alternando sapienti colpi di lingua con accenni di deep throat veramente ben fatto. Io la accarezzo sul corpo, sulle spalle e scendendo arrivo fino al suo culetto e alla sua figa che inizia ad inumidirsi. Dopo circa una decina di minuti mi alzo: è il momento di passare al contrattacco. Voglio dedicarmi a lei. Capisce subito e scusandosi, si reca in bagno a lavarsi per bene dicendo che vuole vedere se sono altrettanto bravo di lingua quanto dotato di cazzo. Accontentata. Mi dedico concentratissimo ad un daty clitorideo fino a che non la sento vibrare per il piacere: questo è dal mio punto di vista il momento migliore per passare alla penetrazione anche se devo dire mi sono approcciato un po' troppo carico e non ho tenuto la botta, quanto avrei dovuto. Ma poi dovuto cosa? Sono io che ho pagato per godere e non viceversa. Comunque, nonostante i suoi timori di essere "sfondata", il pirellone entra senza sforzo anche se in più di una occasione ho visto i suoi occhi verdi allargarsi come a segnalare lo stupore per essere riuscita ad ingollarsi quel pitone. Vado avanti così per un po', non molto sinceramente in quanto l'abilità emiliana aveva già fatto il suo effetto.

Una volta lavato e rivestito, concordiamo l'appuntamento per il servizio fotografico e la pubblicazione dell'annuncio. Che dire: prossimamente su www.damedicompagnia.com

11 commenti:

  1. Unisci l'utile al dilettevole......meglio di così !
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  2. mi sembra ottimo il proposito di testare la merce prima di pubblicarla e proporla ad altri, è indice di serietà professionale e dedizione al lavoro! oltre che di famigerata tutela del cosumatore, cutumers care! ;)

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  3. E già, tastare .......testare...bho non mi ci raccapezzo...lo più!
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  4. Beh, non male, anche se io preferisco l'esotico. Una domanda: hai mai provato con Alyson Rodriguez, una portoricana da urlo? Ha anche un sito...

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  5. Ma è molto semplice, mia cara: mentre la testi, la tasti... ;)

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  6. Eeee......magari ,se sei un buon "explorer" trovi pure il punto "G"!
    Buon fine settimana
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  7. ...pensa un po' che sono quasi convinto che per trovare il mitico "G" bisogna passare da dietro ;)

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  8. a chi ti riferisci nella tua foto vetrina in dame di compagnia
    Grazie
    Roby

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  9. Per arrivare al mitico "G" devi lasciar perdere il passaggio a nord-ovest e pure nella via "lattea" non lo trovi devi cercare nel "gran canyon" .....sappi che non sempre si trova : tu cerchi ma alle volte "G" non si fa trovare ,(misteri della natura)!
    ciao e buone ricerche

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  10. Ah... vedo che sei ben informata in merito. Beh, diciamo che la "sua" ricerca è una attività piuttosto piacevole.

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