lunedì 7 luglio 2008

La storia di AG e di una escort

Qualche giorno fa ho ricevuto via mail il racconto di un amico e della sua avventura con una bellissima modella di nome Anna. Non posso fare altro che pubblicarlo...

Incuriosito dalle foto e nonostante il rate non fosse per i miei standard abituali la chiamo e parliamo un po’ per chiedere lumi e sciogliere il ghiaccio. Molto disponibile e simpatica rimane però irremovibile sul rate raddoppiato per 4/h. Diniego con la promessa di farci un pensierino anche perché alla mia richiesta sulla veridicità delle foto mi risponde che sono reali e l’unica cosa “artefatta” sono i tettoni gonfiati ad arte dal chirurgo (ma che si nota bene in foto): - se non sono la ragazza delle foto ci salutiamo e ognuno per la sua strada - .

La settimana dopo mi piglia il morbo,



ma di quello peso però, e subito mi torna in mente il suo annuncio. Chiamo e mi dice che è dalle parti di Lucca e così fissiamo per l’indomani (venerdì) in zona Firenze.

Il giorno dell’incontro chiamo per conferma dicendo che prima delle 23 – 23.30 non sarei potuto arrivare.

“ok quando sei all’uscita dell’autostrada chiamami così ti do l’indirizzo esatto”.

Tagliando corto, causa incidente prima delle 24 non sono in zona ma anche lei è fuori a cena con altro cliente, quindi ritarderà un po’. Mi comunica l’indirizzo e dice di aspettarla nei pressi del residence.

Arrivo e aspetto.

24.10 nessuno in vista….

Mando sms per conferma (non vorrei fare le 5 di mattina) mi dice che sta uscendo dal ristorante e aspettare qualche minuto.

24.25 altro sms “dove sei?” risposta sua “arrivo, sono quasi lì, navigatore impazzito, scusami”.

24.30 mi sfavo e faccio per ripartire….arriva una chiamata da un numero che non conosco “pronto!” “SEI ANCORA LI’?” “stò partendo….(è lei)” “SCUSASCUSASCUSA SONO IN FONDO ALLA STRADA ECCOLA….SEI TU NELLA MACCHINA NERA?””si…!” mi si piazza accanto un bmw coupè serie3 nuova fiammante.

Intravedo una stangona con un cesto di ricci. Scendiamo e mi trovo di fronte un figone di un paio di metri. E’ lei, almeno la fisionomia è quella (coi vestiti addosso pare quella lì). Pantacollant che fasciano due gambe chilometriche sopra un paio di tacchi 10/12 cm e un giacchetto nero aderente che lascia immaginare quella quarta/quinta abbondante. Bel viso su una foltissima chioma riccia biondo rame da cui spunta un sorriso alla “berlusca” degno di una pubblicità di dentifrici.

Rimango colpito e imbarazzato perché sovrasta i miei 1.75 ma già me la figuro orizzontale.

”HAI VISTO CHE SONO IO?” “si ma sei in ritardo….” “SCUSAMI MA NON TROVAVO PIU’ LA STRADA…..” “troverai il modo di farti perdonare, allora” “VUOL DIRE CHE ENTRI CON ME?” a questo punto voglio vedere meglio la faccia da paracula che hai per avermi fatto aspettare…..” parte una risata collettiva ed entriamo nel residence. Parcheggio e via come due ladri nel suo appartamentino, anche perché la gente stà già ronfando di brutto e nessuno si immagina che la tipa professi l’arte più antica del mondo.

Mi fiondo sul divano mentre mi fa gli onori di casa, fumo una paglia mentre parliamo e lei mi si mette di fianco. Alla luce piena è decisamente bella, una valchiria tettuta con un visetto su cui stona forse il naso un po’ particolare: nel complesso un figone da calendario (né ha fatti più di uno, un paio me li farà vedere poi).

Ci guardiamo negli occhi e inizia ad accarezzarmi chiedendomi se ho deciso di fermarmi. Rispondo con un sorrisetto beffardo e senza pensarci su mi schianta la lingua in bocca.

Ehi, piano miss, il bambinello si agita... continua a baciarmi mentre mi spoglia e lo stesso io con lei rimanendo entrambi in intimo...ci spostiamo in camera da letto dove la fermo io chiedendole di andare in bagno “ANDIAMO VOGLIO ESSERE PERFETTA ANCHE IO...” Con su quel cazzo di sorriso malizioso e promettente.

Abluzioni di rito e lei addirittura si lava i denti...

Mah? Abbiamo limonato 10 minuti e tutto andava bene ma la cosa non mi dispiace comunque. Ci fondiamo sul lettone, mi blocca sotto di lei e con il suo reggiseno mi benda gli occhi... Urca che meloni tondi, mentre aumenta la mia salivazione penso: OGGI MI DIVERTO……ritorno alla lucidità mentale mentre la sua bocca si appoggia sul fratello... un bbj salivoso e profondo mi scatena le endorfine e gli ormoni schizzano impazziti...non tralascia un centimetro, lo lecca-bacia-accarezza-morde se lo struscia sulla faccia, mi lecca ovunque...

Voglio togliermi la benda ma mi blocca “NO ADESSO FAMMI GIOCARE UN PO’”

Mi godo allora quel fantastico deep troath e nel giro di pochi minuti parto con il classico “PORCA” che le suscita un risolino soffocato dall’operazione di ciupaggio...mi ricordo un armadio a specchio di fronte al letto e mi sbendo per gustarmi lo spettacolo di quel culo riflesso...cazzo, la devo trombare non posso lasciarle i buchi sguarniti. La “stacco” a fatica (stai a vedere c’ho la fava con gli occhi azzurri – detta “fava Paul Newman” – e non lo sapevo? ) e le propongo di passare al FOTTING e nel mentre prova ad incappucciarmi le caccio la lingua in gola e cerco la sua fighetta adornata da un semplice filo verticale di peli.

E' bagnata e mentre con un dito esploro i pertugi trovo il suo punto debole: boia dhè pare si sian rotte le acque, limona come un’ossessa e mugola mentre mi ravana il socio come un’indemoniata...è partita e mi ribatte di forza sul letto riprendendo a ciucciare come una matta il birillo che apprezza sempre di più...me la tiro sopra a sixty-nine e mi tuffo armato di lingua in quello spettacolo di umori e carne tremula; la lecco, la bacio, la mordo, affondo di colpi orali sul primo e sul secondo canale... mugola sempre più e il sospiro si fa affannoso, facendomi una ricca centrifuga prima sul glande e poi su tutto il resto...non capisco più una beata fava, la testa è un vortice di sensazioni e capisco che di questo passo ci vorrà il 113 per staccarmela da quelle parti.

Non voglio sparare così, ho voglia di entrarle da qualche parte...mi stacco a forza e dico: SCOPAMI...ADESSO!....stavolta la lascio “coprirmi”, ho il cazzo più lucido del pomo di quel letto in ferro battuto...mi viene sopra e mentre inizio a ciucciarle le tette parte di smorza...ansima ancora, mi caccia la lingua nelle tonsille, mi stringe e mi cavalca...oddio che spettacolo, me la vedo anche sullo specchio che mi tromba niente male...una furia, gemiti, respiri pesanti senza staccarmi la lingua dalla mia...viene, cazzo se viene...la lascio stare voglio godermi il momento...il tempo non c’è più, ci siamo noi..la faccio mettere sopra di me in ginocchio continuando a scoparmi (si, era lei che bombava me e la cosa mi piaceva...) mi ricopre con la sua chioma tutto il viso fin quasi a non respirare...riemergo da quella foresta tricotica con lei che mi bacia e mi lecca il collo, sussurrandomi il suo piacere, di quanto le piace, del suo stare bene...”STRONZO, MI STAI FACENDO GODERE….SIIIiiiii….uhm….aaaahhhhh….sshhhiiiii…” mi sento tanto “fidanzatino ventenne” con quelle trombate che si facevano allegramente senza pensieri da innamorati.

La accarezzo, la schiena il viso, la bacio teneramente e lei viene ancora come un idrante...mi sento bagnato fin sulle natiche...continuo, adesso ho solo voglia di fare l’amore (anche se so che di fronte non ho mia moglie/fidanzata/amante ma una escort)...andiamo così avanti per non so quanto tempo alternando colpi ben assestati del sottoscritto a lente spinte da “colombi tubanti”...il GFE è ai massimi storici e lei continua a scopare e venire, venire e scopare...non so più quante volte ma il lenzuolo sotto di noi è ormai una sindone, soprattutto in zona bacino...

Siamo concentrati sui nostri baci, le carezze, i nostri sguardi pieni di dolcezza e lussuria, è tutto un sospiro, un sussurrio di parole senza senso e melense, e se prima non capivo un cazzo adesso non so neppure dove mi trovo: intorno il nulla, solo due corpi sudati e madidi di umori...ci fermiamo qualche secondo, il tempo di ricollegare i neuroni, ci stacchiamo via il cappuccio... vuole bermi e riparte con un furioso bbj...non so per quanto ma subisco i suoi assalti in punta di lingua, ma non mi basta: la voglio ancora...la fermo nonostante il suo diniego e riparto a missionaria (col goldone of corse).

Andiamo avanti così fra decisi affondi e colpi delicati. Mi stringe a sè,  mi lecca il petto, il viso, mi bacia, le lascio la lingua fuori da succhiare e mordere mentre ansima sotto le mie spinte. Troviamo la perfetta sincronia fra i nostri lembi che sbattono s
empre più forte fino alla reciproca capitolazione; caccio un urlo liberatorio mentre esplodo e lei un fiume in piena...rimaniamo così, sopra di lei che mi cinge con le sue lunghe leve i fianchi, abbracciati in preda dello stordimento che provoca la “piccola morte” (…..qualcuno diceva che “venire è un po’ morire”….già….) ….riprendiamo fiato guardandoci negli occhi, mi sorride tenera e indifesa mentre con le sue labbra percorre il mio volto….una beota espressione di felicità dipinge le nostre facce, mentre ci rimettiamo un po’ in relax, mi toglie il prof, mi pulisce, continuando a baciarmi e a sussurrarmi cose dolci ma che non ricordo assolutamente...ci stendiamo l’uno di fianco all’altra e parliamo un po’, di lei, della sua vita, ridendo e scherzando su varie stupidaggini.

Mi accarezza ancora ed io percorro con una mano le curve della sua schiena e le sue natiche...le dico qualcosa sullo specchio e una risata di intesa ci fa rimettere in moto la voglia... le nostre lingue si incrociano ci baciamo su tutto il corpo, riparto titillandola sui suoi forellini insistendo sul suo morbido buchetto...mi ferma anche se a malincuore (per entrambi) spiegandomi che attualmente la zona è off-limits per motivi fisiologici….le piace vorrebbe ma il dolore la blocca; riprende a succhiarmi avidamente e il mio socio torna in forma smagliante (….quando si dice che la gnocca fa girare il mondo…)...si rimette sopra di me con la schiena indietro e mi scopa, uno, due, dieci, mille colpi continuando a venire e a gemere...ormai è senza controllo, ce la stiamo godendo entrambi alla grande...tralascio adesso i dettagli e dopo averla presa a 90° con quello specchione mi rimetto at missionary e rivengo come una scimmia urlatrice...stavolta però mi ha stretto così forte che per qualche giorno sentirò ancora qualche doloretto ai fianchi (la bimba fa palestra tutti i giorni per tenersi tonica, e la morsa lo conferma) .

Ci stacchiamo come due fidanzatini (bacini bacetti sparsi) e guardo l’orologio, giusto per tornare alla realtà: ore 4.24….cazzarola ma dove sono stato? E soprattutto…..quanto mi costi? (2x500 – 4x1000 ). Siamo stati bene entrambi e nonostante le quasi 4 ore mi dice che son 500 paperi in fiamme. (Doveva farsi perdonare no?)

Si infila una vestaglietta che a malapena le copre quel culo stratosferico e mi offre da bere (Evian a 18° tirata fuori dalla mini cantina-frigo) mentre mi vesto….una paglia per fare altre due parole e sulla porta mi abbraccia rischioccandomi la lingua nelle gengive, salutandomi con un sorriso “triste” velato dalla stanchezza “MANDAMI UN MESSAGGIO QUANDO ARRIVI A CASA” “si mammina….” E un colpo di bastardo mi raggiunge sulle scale……

Stanco ma felice arrivo a casa …..non mi sentivo più le gambe e qualcos’altro ma in compenso una paresi facciale che mi dava una bella aria beota mi ha accompagnato fin sopra il materasso.

A.G.

5 commenti:

  1. Grandioso big,
    sarai anche un gran chiavatore ma come narratore sei streeepitoso.
    Continua cosi'.

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  2. Ciao Big, grazie per gli onori della cronaca....rileggendo il tutto mi sono tornate alla memoria alcune good vibrations.....che stia invecchiando? Un abbraccio.

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  3. Hello @ mimmo....la mia senzazione è opposta
    Sembra anche un gran narratore ma come chiavatore deve essere strepitoso :oops:
    kisses for ever

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  4. Bellissima storia... Grande BIG e grande anche A.G.
    Pensa che sono anche le miei iniziali.....i casi della vita.
    Chiunque vorrebbe almeno una volta VIVERE un'esperienza simile.
    Ciao.

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  5. grande narratore e grande incontro. Certo che almeno un link di questa dea sarebbe doveroso!

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