mercoledì 24 settembre 2008

Coca (cola) e vodka.

Questa è la mistura esplosiva che ha messo k.o. la bellissima Carmen di Bakeka. Un vero peccato. Una ragazza, una modella lap dancer, vittima di sè stessa e del suo giro di conoscenze che l'hanno portata all'interno di un tourbillon fatto di alcool e droghe.

Fatto sta che nella giornata di lunedì, sfogliando gli annunci dell'amata/odiata bacheka.it, mi imbatto in QUESTA INSERZIONE. In prima battuta, non so sinceramente cosa pensare ovvero le fotografie sembrano reali, ma è veramente parecchio tempo che non vedo una topa di tale consistenza transitare in quel di Rimini. Mi armo come al solito e parto in esplorazione. Primo colpo di telefono a vuoto. Al secondo, dopo diversi squilli, mi risponde una vocina in perfetto italiano che mi invita a riprovare il giorno successivo in quanto non esserndo in regola con i documenti, non aveva intenzione di passare delle beghe con la giustizia locale. Bene, meglio così: si vede che la tipa oltre che bella è anche coscienziosa.

Poi ieri, nuova telefonata e nulla.

Provo tre o quattro volte ma niente.

Finalmente verso le 16.00 ottengo udienza. Mi indica la location e una bozza dei rates praticati. Mi reco in quel di Via Coletti a Rivabella, zona nota ai più per essere diventata nel 2007 e nella prima parte del 2008, luogo di ritrovo di alcune fra le più belle loft girls magiare. Indubbiamente questo segnale mi ha messo fuori pista in quanto fino a qualche momento prima, avevo la netta impressione che si trattasse dell'ennesima "sola" proveniente dall'est Europa.

Una volta in loco, confermo come consuetudine il mio arrivo e mi viene indicato non il secondo piano dello stabile, consueta location delle mie pornofrequentazioni, bensì il piano terra dove si trovano due appartamentini generalmente occupati da tutt'altro genere di ragazza solitamente provenienti dal Sud America. Apro l'anta della finestra (non esistendo un vero e proprio ingresso, in pratica si passa da una porta a vetri posta su un ballatoio) e mi si presenta lei: bella, alta con i tacchi qualche centimetro in meno di me, con un accappatoio rosa slacciato che si toglie non appena chiusa la porta lasciandola vestita solo con un succinto perizoma e un reggiseno fasciante.

Fisico eccezionale, tatoos, sguardo da maialina in attesa del verro; insomma sembrava ci fossero tutte le caratteristiche per una sanissima sgranchita d'ossa.

Tutto fino a che non ha aperto bocca.

Una filatella rancida mi raggiunge le narici che dilatandosi individuano il pericolo: la ragazza è in un pietoso stato di ebrezza alcolica. Sposto lo sguardo dal suo viso al tavolo e verifico la presenza di due bicchieri riempiti per metà: il primo con qualcosa di trasparente simile all'acqua e il secondo con una sostanza scura che in seguito capirò essere cocacola. Tra una sbandata, un mezzo scivolone sui tacchi, mi convinco che nonostante tutto la tipa risulta essere simpatica oltre che bella e tra me penso (porco) che magari si può approfittare di questa situazione e ricavare una buona esperienza. Le dico che sono venuto per stare con lei una oretta e sono disposto a darle centocinquanta rose. Lei mi guarda con sguardo allibito di fronte a un personaggio che diversamente dalla maggioranza di quelli che probabilmente ha incontrato fino a quel momento, al posto di trattare al ribasso, fa una richiesta completa in termini di tempo. Mi inizia a parlare in perfetto italiano, si fa per dire visto che man mano il tempo passa il suo bisciacare diventa sempre più incomprensibile,  mostrando una buona padronanza anche dei termini dialettali soprattutto della zona della Toscana. Capirò l'origine di questa inflessione in quanto la ragazza proviene da Montecatini e da un tour a Padova prima di approdare a Rimini passando per locali lap come il PepeNero e il Play Boy di Misano Monte. Ma tutto questo dialogo avviene dopo la consegna del rate che il mio "senso di punter" mi consiglia  vedere dove viene nascosto.

Non so perchè, solitamente non è mia abitudine osservare dove vengono depositati i "regali", ma questa volta ho avuto la sensazione che tale informazione mi sarebbe tornata utile da lì a poco.

Arriviamo in camera e lei parla, parla... parla.

Io sono ancora completamente vestito e sinceramente non so da che parte prendere la situazione. Finchè ad un certo punto finalmente non tace e si sdraia sul letto. In men che non si dica si toglie reggiseno e mutandine mostrando nell'ordine prima un seno di una perfetta terza misura, successivamente una patatina perfettamente depilata che aspettava solo di essere assaggiata. Rimango a torso nudo ai bordi del letto con lei che mi guarda e allarga le gambe. La osservo e le lancio uno sguardo malizioso come a creare una intesa che purtroppo non viene ricambiata. Le metto quindi le mani sul sedere passando fra lei e la superficie del letto attirandola nella mia direzione. Una volta in posizione, dapprima le bacio il collo scendendo ai capezzoli fino alla passera dove cerco un varco con la lingua fra i petali della sua rosa. Appoggiata sui gomiti, mi guarda al lavoro e dopo poco, noto che riversa indietro la testa in segno di piacere.

Neanche un istante e si gira di scatto chiedendomi :

- che ore sono? -

- 'azzo te ne frega - rispondo io. Alchè si alza e si dirige nell'attigua anticamera che funge da cucinotto. Guarda il suo telefonino e sospirando si siede o meglio tenta di sedersi sulla sedia.

- cosa succede? - le dico

- pensavo.... pensavo... -

La frase resta in sospeso, tanto che mi ritrovo a finirla io.

- pensavi fossero le cinque del mattino? -

- ....si... -

Andiamo bene! Da questo momento in avanti inizia una difficile trattativa che mi vede protagonista di una richiesta di restituzione del maltolto e dall'altra parte la tipa che cerca di trovare una scusa, forse era fuori di testa veramente, dicendo che comunque aveva fatto ciò che è stato pattuito e non avrebbe restituito nulla. Anzi, dal suo punto di vista ero io che dovevo darle i soldi visto che non li aveva presi. Ho cercato di riportarla alla ragione con tutta la calma possibile e fruibile in una situazione come questa.

Niente da fare.

Cerca di sedersi e manca clamorosamente la sedia. Mi allungo per sostenerla e lei mi sgrida dicendo di non toccarla. Una volta accomodata, mi guarda, poi abbassa gli occhi e si mette a piangere fino a raggiungere i singhiozzi.

- Ti manca vero? - le dico

- che cosa? - mi fa lei

- la "bamba" (cocaina ndr) - di rimando

- sì.... -

A quel punto se ancora c'era qualcosa da comprendere, arrivo alla conclusione che la tipa si trova in un bel down da astinenza da coca sta cercando di compensare con l'alcool.

Insomma, come direbbe un amico del forum, una 'sturiaza (storiaccia ndr).

Il tira e molla per il denaro continua finchè non sento l'ultima molecola di pazienza, defluire dalla parte parietale del mio cranio.

- dammi i soldi o chiamo i carabinieri -

Sembra disorientata soprattutto dalla mia fermezza. Ora sono completamente vestito, con una mano in tasca e il cellulare in mano pronto a fare la chiamata. Non ho
nulla da perdere: io sono italiano, in regola con tutti i documenti e sono stato vittima di una truffa documentata da un annuncio presente su internet. Vediamo come va a finire la storia.

Rimaniamo così: io in piedi e lei seduta, nuda e a gambe incrociate. Ci guardiamo in cagnesco e ogni tanto mi mugugna contro qualche impropero - sei un uomo di merda... mi fai schifo -

- i miei soldi... grazie.. se vuoi ti lascio un cinquantino per il disturbo e perchè ti voglio aiutare (nel senso che se finiscono in coca, spero che la polvere ti intasi il naso)

Nel mentre squilla il suo cellulare.

E' un tipo che si appresta ad arrivare.

Lei lo tratta malissimo e nonostante tutto, dopo qualche istante lui richiama. Carmen gli indica l'appartamento dandogli, per quanto possibile, le necessarie indicazioni a raggiungerla.

La situazione mi sta sfuggendo di mano. Una terza persona complica di molto le cose. Faccio riferimento al mio massimo autocontrollo e non appena il soggetto si presenta alla porta, io gliela richiudio con un piede senza farmi vedere.

La ragazza insiste e riapre la porta.

Il ragazzo vedendola nuda (in tutto il suo splendore) non può fare altro che gettare il capo all'interno.

Ci guardiamo negli occhi 

- vattene! - gli sussurro

- No! Rimani - lei di rimando

Il ragazzo è indeciso tanto che devo utilizzare un tono più fermo

- Vai via... torna più tardi... non vedi che è fuori come un terrazzo?

Obbediente alle mie direttive, chiude la porta e se ne va.

Lei mi manda a quel paese e nel tentativo di sedersi, perde l'equilibrio e cade. Rialzandosi, si maledice di trovarsi in quella situazione.

- Dammi i miei soldi... sto perdendo la pazienza!

- Non li ho io i tuoi soldi! E poi che cosa ti devo dare?

Dicendo questo si alza e si dirige nella stanza a fianco. Getto immediatamente una occhiata sul tavolo recuperando dalla memoria l'ubicazione del mio denaro.

E' lì, dentro una agenda aperta su una pagina scarabocchiata. Allungo la mano, prendo i soldi. Ci sono tutti: centocinquanta roselline. Ma la parola data da un punter è importante come il sangue nelle vene e come dice l'amico Lucullus, sarò un puttaniere ma non un pesciarolo.

Sfilo un pezzo da cinqunta e glielo lascio sul tavolo.

Prendo la porta ed esco....

Considerazioni? Un pomeriggio buttato nel cesso.

giovedì 11 settembre 2008

Non sono deceduto... almeno per ora

Mi sono solo permesso di prendere qualche giorno di ferie. Dove sono andato? In Trentino Alto Adige al confine con l'Austria. Posti bellissimi, ricchi di storia e folklore nonchè di una ottima cucina. Rispetto a quest'ultimo punto, nonostante le intense scarpinate ed escursioni in mountan bike, credo di avere buttato su qualche kilo di troppo. Poco male... uno dei buoni propositi quando si rientra dalle ferie è proprio quello di rimettersi in ordine fisicamente. Ultimamente poi, a seguito dei molteplici infortuni calcistici, il tono fisico è calato di brutto: non vorrei mai che la girls di turno rimanga insoddisfatta della mia presenza. Detta questa stupidaggine, vi lascio e ci risentiamo lunedì con nuovi aggiornamenti, considerazioni e recensioni ma anche con qualche novità che credo non mancherà di creare scalpore nella comunità di PFI.

A presto!

mercoledì 3 settembre 2008

Se è vero, sono proprio degli stupidi

Non mi piace dare dello stupido a qualcuno, ma in questo caso non mi posso esimere dal segnalare che un'altro condominio o meglio questa volta un affittacamere di via Cariddi a Rimini, è stato "sospeso" nei giorni scorsi dai CC del comando di Rimini.

La notizia mi dicono sia stata pubblicata anche sulla stampa locale che a quanto pare non ha dato neppure la giusta importanza alla cosa visto che praticamente l'articolo è passato quasi inosservato. Le informazioni mi sono giunte da ragazze che hanno provveduto a ritornare alla loro location iniziale, contattandomi per sospendere l'annuncio sul sito internet Dame di Compagnia.

La cosa che mi lascia perplesso è il fatto che lo stabile utilizzato ad affittacamere e nel quale erano presenti anche "belle di giorno e di notte", appartiene alla stessa famiglia interessata dai provvedimenti conseguenza di un precedente blitz avvenuto alla fine di giugno in un altro puttanodromo nella stessa via ma al numero 3.

Il reato probabilmente è lo stesso ovvero, al di là della professione esercitata dalle inquiline, il sequestro è scattato per un reato amministrativo ovvero tutte, dico tutte le occupanti non erano registrate e senza contratto di locazione depositato così come vuole la legge.

Ora, nel primo caso il rischio probabilmente è valsa la candela visto che facendo una botta di conti e tolte le spese legali nonchè la multa, il guadagno è stato notevole visto che l'attività truffaldina ai danni dell'Ufficio delle Entrate è stata perpetrata per diversi anni e il numero di appartamenti era notevole così come la cifra mensile richiesta alle inquiline.

Ma per quello che riguarda lo squallido affittacamere... ma non potevano fermarsi prima, cercare di fare passare almeno la stagione estiva dove notoriamente determinate attività sono maggiormente sotto la lente d'ingrandimento soprattutto in quella zona a forte caratterizzazione turistica?

Per carità, ripeto, non voglio fare il processo a nessuno in quanto i comportamenti delle persone vanno sempre contestualizzati e probabilmente se i titolari hanno agito in questo modo è perchè spinti da cause di forza maggiore... almeno spero, altrimenti che cazzoni!