martedì 13 aprile 2010

Considerazioni

C'è sempre un motivo. Nel mio caso ultimamente non scrivo più recensioni perchè mi sono sorti dei dubbi. Dubbi che peraltro mi porto dietro da tempo a questa parte. Ovvero, i miei scritti contribuiscono a rendere popolare i soggetti dei miei racconti? Direi proprio di sì. Soprattutto per il fatto che ritengo di essere piuttosto attendibile nell'esposizione dei miei contenuti. Purtroppo è anche vero che in Italia descrivere un incontro non è come recensire un film e se lo si fa in prima persona, attraverso il proprio blog, potrebbe dare qualche problema a lungo andare.

Sarà anche che mi sono un po' stancato di scrivere le stesse cose. Fondamentalmente faccio incontri per il mio piacere personale, cosa che ultimamente  faccio realmente fatica a trovare. Se devo fare un resoconto di tutta la mia carriera, sono realmente poche le situazioni dalle quali ho tratto piena soddisfazione. Un fiume di denaro speso per ottenere frammenti di accettazione. Il denaro poi, è la cosa che mi interessa di meno. Quello va e viene e troppo attaccamento provoca dolore, tensioni, tristezza e nervosismo.

Ovvio che anche la leggerezza in tal senso non è esente dall'avere effetti collaterali. Il rischio più banale è quello di rimanere a secco proprio sul più bello, proprio quando sono necessarie ulteriori risorse per fare fronte ad un improvviso impegno o opportunità da cogliere.

Ma tant'è, sono fatto così. Ho sempre trovato  una soluzione e cercato di capitalizzare al meglio tutte le mie esperienze. A partire da quelle negative. Mi piace il lato positivo delle cose perchè penso che lo sforzo fattp a pensare male equivale a quello di avere una visione illuminata della vita. Ed così anche negli incontri con la differenza che i numeri e le statistiche parlano chiaro.

Su migliaia di appuntamenti, sono solo poche decine le esperienze che posso annoverare senza  ombra di dubbio nei ricordi. Quelli che è un piacere revocare, raccontare, narrare. Ecco il motivo per cui nell'ultimo anno ho rallentato con l'esposizione degli articoli sul blog perchè ritengo che questo sia la copia della propria coscienza e in questa fase della mia vita, ho poca voglia di relazionarmi con essa.

Ciò non toglie che, se ho ripreso a scrivere (il famoso bicchire mezzo pieno) è forse perchè ho ritrovato l'ispirazione che mi mancava. E voglio andare avanti così, come ho sempre fatto, senza preoccuparmi più di tanto di esporre quello che mi passa per la testa soprattutto quando si tratta di un argomento che conosco bene : la mia vita.
 

C'è sempre un motivo. Nel mio caso ultimamente non scrivo più recensioni perchè mi sono sorti dei dubbi. Dubbi che peraltro mi porto dietro da tempo a questa parte. Ovvero, i miei scritti contribuiscono a rendere popolare i soggetti dei miei racconti? Direi proprio di sì. Soprattutto per il fatto che ritengo di essere piuttosto attendibile nell'esposizione dei miei contenuti. Purtroppo è anche vero che in Italia descrivere un incontro non è come recensire un film e se lo si fa in prima persona, attraverso il proprio blog, potrebbe dare qualche problema a lungo andare.


 


Sarà anche che mi sono un po' stancato di scrivere le stesse cose. Fondamentalmente faccio incontri per il mio piacere personale, cosa che ultimamente faccio realmente fatica a trovare. Se devo fare un resoconto di tutta la mia carriera, sono realmente poche le situazioni dalle quali ho tratto piena soddisfazione. Un fiume di denaro speso per ottenere frammenti di accettazione. Il denaro poi, è la cosa che mi interessa di meno. Quello va e viene e troppo attaccamento provoca dolore, tensioni, tristezza e nervosismo.


 


Ovvio che anche la leggerezza in tal senso non è esente dall'avere effetti collaterali. Il rischio più banale è quello di rimanere a secco proprio sul più bello, proprio quando sono necessarie ulteriori risorse per fare fronte ad un improvviso impegno o opportunità da cogliere.


 


Ma tant'è, sono fatto così. Ho sempre trovato una soluzione e cercato di capitalizzare al meglio tutte le mie esperienze. A partire da quelle negative. Mi piace il lato positivo delle cose perchè penso che lo sforzo fattp a pensare male equivale a quello di avere una visione illuminata della vita. Ed così anche negli incontri con la differenza che i numeri e le statistiche parlano chiaro.


 


Su migliaia di appuntamenti, sono solo poche decine le esperienze che posso annoverare senza ombra di dubbio nei ricordi. Quelli che è un piacere revocare, raccontare, narrare. Ecco il motivo per cui nell'ultimo anno ho rallentato con l'esposizione degli articoli sul blog perchè ritengo che questo sia la copia della propria coscienza e in questa fase della mia vita, ho poca voglia di relazionarmi con essa.


 


Ciò non toglie che, se ho ripreso a scrivere (il famoso bicchire mezzo pieno) è forse perchè ho ritrovato l'ispirazione che mi mancava. E voglio andare avanti così, come ho sempre fatto, senza preoccuparmi più di tanto di esporre quello che mi passa per la testa soprattutto quando si tratta di un argomento che conosco bene : la mia vita.



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