oscia... se ne ha buttata giù!

Una settimana di freddo e di neve. Cominciata con un buio e piovoso lunedì dove si è vista addirittura la grandine, per arrivare a venerdì sera con fiocchi di neve in pieno stile dolomitico.

Bella, molto bella e rende caratteristico ogni paesaggio, ma dal mio punto di vista è meglio se la neve cade in montagna e non al mare in posti come Rimini.

Non c'è niente da fare: alla caduta del primo fiocco, il riminese al volante si trasforma da abile dribblatore del turista marittimo armato di ciabattine infradito, occhiali da sole e telo spiaggia, nel ben più pericoloso "uomo col cappello". Già, quello che se lo vedete andare contromano  vi fa gli abbaglianti per dirvi che state andando al contrario. Quello che senza motivo alcuno sta sulla corsia di sorpasso a quaranta all'ora. Quello che manda affanculo i pedoni che hanno appena rischiato la pelle al suo passaggio.

La caduta dei primi dieci centimetri sono è il momento più drammatico.Nonostante le strade siano ancora pulite, c'è già qualcuno al ciglio della strada che monta le catene. Altri passano da uno sportivissimo 70 km/h in piena zona centro studi all'ora della campanella, a 20 all'ora con il muso stampato davanti al parabrezza e il tergicristallo che va all'impazzata.

E ancora non è successo nulla.

In ufficio poi il collega "più furbo" degli altri ti dice - ah, meno male che al 16 di agosto ho montato le gomme termiche... -  salvo poi che riceve una telefonata dalla moglie che si è impastata in un fosso.

Niente di che, ma al di là del paesaggio caratteristico della Rimini innevata, questo è quello che in poche parole succede alla caduta dei primi fiocchi.

Dimeticavo: l'effetto neve del sito non è stato impostato dal sottoscritto.