
Il caldo sembra non mollare la sua lunga presa iniziata ai primi di maggio.
Ancora, in giro, la maggior parte dei climatizzatori è accesa. E' anche vero che in questi ultimi anni si è consolidata l'abitudine di tenere questi apparati attivi anche quando fuori il clima consente una semplice refrigerazione tenendo aperta qualche finestra in più.
Si nota la calura soprattutto nei loft e durante gli atti sessuali. Si suda e spesso si fa fatica a scindere se l'avvampatura del proprio partner è dovuta alla copula, piuttosto che per stranezze metereologiche.
Il più bello, è vedere una donna sudata, partecipativa, esausta del sesso dato e ricevuto... nel mese di febbraio. Quando fuori fa ancora piuttosto freddo, con la neve sulle strade e il contrasto di qualche perla di sudore che scivola lungo la curva della schiena e si va a infilare in quella bellissima piega che è l'innesto dei glutei.
La vedi formarsi e staccarsi dopo qualche sussulto dovuto al respiro affannoso, poi scivolare dapprima velocemente, poi più lentamente fino al centroschiena per poi proseguire fino al suo naturale capolinea, là dove ogni maschietto vorrebbe trovarsi ora e sempre.
Ma a chi appartiene questa schiena? Non è importante.
Quello che conta è che con il tempo e gli anni, sto diventando sempre più attento ai dettagli, alle cose che fanno diffferenza in un incontro. Che sia un suppellettile appoggiato distrattamente da qualche parte, che sia una scatola di trucco, un indumento intimo, un profumo e a volte anche un sapore. In tanti anni, ho accumulato molte esperienze recettive e ad ogni incontro, si risvegliano a volte mi consentono di stare all'erta in vista di qualche pericolo.
Sarà la maturazione del “senso di punter”?