In parole povere

Che cosa sta succedendo?

I dati parlano chiaro: se in una prima fase PUNTERFORUMITALIA sembrava essere uno dei siti sottoposti ad attacco Ddos, successivamente è emerso che SOLO il dominio PUNTERFORUMITALIA.COM è stato preso di mira. Questa risposta è arrivata dopo ore di lavoro, soprattutto notturno visto che il nostro datacenter è collocato negli Usa e sebbene beneficiamo di un servizio di assistenza a cinque stelle, è sempre meglio parlare con la gente di giorno; e il giorno là corrisponde a notte fonda in Italia. Ad ogni modo la risposta è arrivata all'atto del trasferimento del dominio su altro server. Se fosse stato uno di 255 IP coinvolti come si supponeva all'inizio, il cambio di questo dato, avrebbe in qualche modo mitigato se non fatto cessare gli episodi di attacco. Invece, ci sono venuti dietro... compresi i doppi sensi che la frase lascia intuire.

Per dirla in altre parole, il tentativo è stato quello di metterla in quel posto non solo al sottoscritto e al suo staff, quanto più a tutti gli oltre ventimila iscritti alla community.

L'obbiettivo è molto semplice: togliere dai piedi una realtà scomoda come PUNTERFORUMITALIA.COM

Analizziamo assieme quelle che possono essere le eventuali ipotesi.

1. Motivazione commerciale: PFI rappresenta il punto di incontro di migliaia di amanti del genere "divertimento per adulti". E' moderato a dovere e cerca di operare nel pieno rispetto di tutte le figure coivolte, dai clienti ai fornitori di servizi di accompagnamento, cercando di fornire un ampio database di esperienze maturate da una pluralità di persone al fine di sviluppare il concetto di condivisione. Ovvio è che chi ben lavora, parlo delle inserzioniste, qualora un domani pubblicassero il proprio annuncio, otterrebbero una redemption molto più ampia rispetto all'inserzione su portali di tipo tradizionale, avendo alle spalle il volano delle recensioni REALI. Non ritengo però che esistano realtà in grado di mettere in piedi o comunque di agganciarsi ad una rete cracker in grado di scagliare un attacco di questa portata. Sarebbero necessarie competenze tecniche (che sinceramente non vedo in circolazione, anzi noto una grande improvvisazione nel settore specifico) oppure importanti risorse economiche per commissionare a terzi una prestazione di questa portata. Questi ultimi chiederebbero, come ho già specificato in passato, diversi pezzi da centomilaeuro per sopportare un rischio che coivolgerebbe un ufficio dedicato non tanto della Polpost italiana quanto dell'F.B.I. statunitense (il server è all'estero e viene direttamente coinvolta la webfarm che ha come obbligo quello di segnalare alle autorità competenti, i tentativi di questo tipo). Recente è la notizia della condanna a 10 mesi oltre a pesantissime ammende, comminate ad uno studente statunitense che si divertiva a "tirare giù" i server.


2. Motivazione Morale: sinceramente non vedo proprio il SILAS della situazione incaricato dall'Opus Dei di turno di provocare il cut off dei servizi di punterforumitalia.com. Tutto è possibile, ma cerchiamo di dare la giusta dimensione alla community e di non fare fantapolitica. Chi vede PapaMazinger a schiacciare il pulsante del Ddos alzi la mano!


3. Ricerca prestigio e fama online: In genere la fama degli hacker si costruisce anche così: individuazione di un obbiettivo, proclamazione dell'attentato quindi pubblicizzazione dei risultati.

La mia valutazione propende decisamente in quest'ultima direzione. Ciò non toglie che alcuni episodi hanno destato sospetto nel sottoscritto .

E il sospetto scatena curiosità.

Siete in tanti a leggere, mi rendo disponibile ad analizzare i Vostri suggerimenti e le segnalazioni che vorrete fare rispetto a "stranezze" che reperite in rete relativamente alla frequentazione che fate nelle community e nei social network ai quali siete iscritti.