venerdì 16 marzo 2007

Questione di bioritmo

Il primo pomeriggio è stato sempre il momento di massima attività sessuale.Nel senso che il mio bioritmo, raggiunge il massimo della richiesta, nelle ore dalle 13 alle 16.

Molto spesso sono coricato per un breve pisolino e la mente, drogata dallo stato di tepore indotto dalla digestione, inizia a profilare le varie girls e a immaginarle.

Naturalmente, queste risultano essere sempre più belle di quello che in realtà poi si rivelano. E’ in questi momenti che “decido” che cosa fare. Ho la fortuna di svolgere una professione che consente di organizzarmi dal punto di vista temporale. Anche, quindi, modificare con leggero anticipo, quelli che sono i miei impegni, liberando spazio per le avventure.

La mia vita coniugale però, non mi consente, se non in rari casi, strappi alle regole. Quindi, di solito, la notte si dorme… posso dire tranquillamente che l’attività pomeridiana è più che sufficiente.

Il problema che ho accennato qualche paragrafo fa, è realmente serio.

L’ “ES” fa dei brutti scherzi. Il bastardo infatti, ti consente di galoppare all’infinito nelle sue praterie dove è possibile ogni cosa. Compreso il “ritocco fotografico mentale”. Mi spiego meglio… come ho accennato, la pennichella pomeridiana, almeno nel mio caso, è costituita da una prima fase di relax e una successiva di sonno vero e proprio. Durante la prima, lascio andare la fantasia ed è qui che mi affiorano le immagini delle girl che ho intravisto nei vari siti, ma soprattutto è qui che incomincia il mio putantour.

Non vorrei sembrare un pazzoide, ma in questa fase avviene l’imprinting del viso, del corpo o di una parte di esso, della ragazza scelta per l’avventura. E guarda caso, sempre migliore di quello che si rivelerà in seguito.

Quando poi mi sveglio dopo circa una ventina di minuti, il danno è ormai fatto. Sono nel pieno dell’erezione con una libidine stratosferica e non mi resta altro che prendere appuntamento.

Successivamente tornerò in più di una occasione su queste argomentazioni perché ritengo che questa fase, anche se vissuta in modo diverso da altri, sia estremamente comune.

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