mercoledì 26 settembre 2007

Commenti liberi

Dunque ragazzi, oggi ho preso una decisione importante:

DA OGGI IL BLOG E' ABILITATO ALLA PUBBLICAZIONE AUTOMATICA DEI COMMENTI

Perchè? Così, tanto per animarlo un po'.

Siete in molti e provenienti da tutta Italia. Pensate ci sono anche lettori che accedono a questo sito da diverse parti del mondo.

La cosa mi può fare solo piacere e il mio spirito democratico, oggi per lo meno, mi ha spinto a fornire un libero sfogo anche a voi, puttanieri del terzo millennio che fino a ieri eravate costretti a sussurrare questi argomenti nel buio fumoso di un bar, piuttosto che con l'amico fidato.

A Voi la parola, quindi....

lunedì 24 settembre 2007

I’m back

Sono ritornato...

Innanzi tutto ringrazio tutti i lettori che puntualmente si sono recati su questo blog per verificare la presenza di qualche nuovo aggiornamento.

Purtroppo ho voluto confidare un po' troppo nella tecnologia, pensando di continuare a postare anche dall'estero ma non mi è stato possibile.

Comunque sono ritornato e sono pienamente operativo.

Sto preparando alcuni racconti delle B.G. Adventures accaduti qualche tempo fa. Faccio particolare riferimento alle richieste di coloro che in questi mesi, mi hanno chiesto insistentemente come è andato il mio incontro privato con la bella Angela di Torino o la magnetica Angelika di Rimini (la quale ha decisamente aumentato il suo fatturato negli ultimi due mesi).

Inoltre ho predisposto molte altre iniziative che presto saranno operative nel portale WWW.BGPRODUCTIONS.NET istituito da circa un mese a questa parte e per il momento operativo solo nella pagina di disclamer, che vi consiglio però di visitare frequentemente in quanto le novità non tarderanno ad essere pubblicate.

Insomma, direi che c'è parecchia carne al fuoco.

Un saluto.

B.G.

sabato 15 settembre 2007

I risultati del sondaggio

Il sondaggio si è chiuso.

Anche questa volta, una nutrita schiera di votanti ha manifestato i propri pensieri rispetto al mondo dell’escorting.

La domanda che veniva posta alla platea dei punter riguardava le motivazioni che fanno di un uomo un puttaniere.

Sono stati presi in considerazione quattro aspetti, strettamente collegati l’uno all’altro e veniva chiesto di esprimere la propria preferenza in funzione della spinta emotiva principale che porta ad andare con una prostituta.

Partendo dal basso, un 15% ha affermato di andare a puttane seguendo un principio di coerenza:, questo è un modo per ottenere lo stesso risultato che si ha andando a “fighe” in modo tradizionale e paradossalmente, contenendo le spese. Ciò è emerso anche da alcune osservazioni fatte dall’amico “Novizio” nei post pubblicati nei giorni scorsi ovvero una prostituta è una scorciatoia economica al flirt che spesso non porta a nulla.

Il maschio latino dà segni di debolezza per un buon 25% di popolazione vacillando di fronte ad un rapporto che non lo soddisfa, probabilmente non solo dal punto di vista sessuale. Qui veramente è necessaria una riflessione per coloro che hanno manifestato questo pensiero. Non è questa la sede però, per analizzare tali problemi esistenziali.

Un altro 27%, cerca quelle esperienze che altrimenti difficili se non in alcuni casi impossibili da trovare. In questo caso si palesa nuovamente l’arretratezza della cultura sessuale della nostra società, perlomeno in quella italiana.

Fa da padrona con il 32% delle preferenze la classica “svuotatina”.

Peccato che questi scritti debbano essere vincolati alla lettura solo di una platea specifica, ovvero di coloro che sono interessati al mondo che oggi viene definito con il termine di “escorting”.

Molte donne che non praticano l’arte, dovrebbero fare tesoro di questi dati perché, oltre ai sondaggi di “Donna Moderna” piuttosto che di “Amica” o detta alla romagnola, pez ch'a ne pez a “Novella 2000/3000”, bisognerebbe ascoltare il cuore dei propri mariti se sposate o fidanzate, piuttosto che l’amico o il collega, nei caso delle singles.

Il punter è l’espressione di una società dal punto di vista sessuale in mano alle donne.

Sessualità che viene tenuta stretta fra le gambe fino a fare ragnatele e muffa.

Peccato perchè, come diceva il saggio puttaniere, chi se la tira... prima o poi se la strappa!

venerdì 14 settembre 2007

Sono un Punter! Ma ancora non lo so… (seconda parte)

La tanto sospirata seconda parte del racconto del nostro amico "novizio" mi è finalmente arrivata per posta elettronica e provvedo immediatamente a pubblicarla.



 "Finalmente rifunziona Efit poi apre P&P. Mi leggo le novità e mi  rileggo le vecchie recensioni.
Un pensiero insistente mi assale: ma io mi faccio un culo così e spendo una marea di soldi per fare cose per altro che non mi interessano per compiacere delle troie trentenni (talvolta al limite   dello scopabile) e più interessate al mio "730" che altro. I punter, invece, si scopano delle 20enni superfighe senza nessuna fatica, decidono loro cosa e quando e a lavoro finito versano il rate arrivederci e grazie.


Alla fine la singola chiavata costa molto più a me: sia in termini di denaro che in termini energetici!

Ormai è deciso: ma con chi andare?

Sicuramente con una che fa rai2 (sesso anale ndr), bella, giovane, ben recensita e dal rate da 100 € che sembra faccia anche sconti ai fidelizzati (non faccio il nome ma avete già capito chi è).

E io mi fidelizzo, che mi frega!

Vado, busso, scopo mattina-pomeriggio-sera, svuoto i coglioni magari un paio di volte al mese e sono in pace con il mondo.

La chiamo per aver garanzie sul numero e fissare un appuntamento (non è un caso che mi chiamo novizio): lei mi risponde con una vocina e mi dice di richiamarla appena sono in zona.

Le faccio presente che mi ci vuole un ora per arrivare lì, e che quindi mi sarebbe piaciuto arrivare a colpo sicuro.

Figurati! Il problema era del tutto mio.

Be’ magari per la prima volta è così chi sa quante telefonate a vuoto e scherzi riceve al giorno! Quindi arrivate le ferie un martedì primo pomeriggio mi preannuncio che tra un ora sarò lì!



Arrivo che sono le quattro e mezza; parcheggio, provo a chiamare… non risponde! Bo faccio una passeggiata… aspetto mezz’ora e richiamo … telefono staccato!

Sono molto vicino alla sua location e noto un tizio sui quaranta che è seduto e anche lui è li che chiama e ha l’aria di aspettare.

Vuoi vedere che…

Continuo la mia passeggiata e provo a chiamare ogni quarto d’ora.

Suona libero e poi nulla!

Fa caldo inizio a sudare e inizio ad essere stanco. In più inizia a farmi schifo l’idea di quanti si sia ingroppata nel pomeriggio prima di me!

Sono le 5 e tre quarti. Passo davanti alla location il quarantino non c’è più cavolo mi ha fregato sul tempo, chiamo: risponde mi dice di portare pazienza che a dato il via ad un altro e dopo mezz’ora è il mio turno, devo richiamare tra mezz’ora.

Inutili le mie proteste!

Passeggio, mi sembra che tutti mi guardino e mi giudichino… ormai ho fatto 30 farò anche 31.

Sono le 6, arriva uno squillo richiamo: si è liberata!

In 2 minuti sono lì a farmi aprire il cancello. L’attesa è stata snervante ormai voglio semplicemente una cosa: trombare!

Mi apre alla porta sorridente. E’ una gran figa ed ha modi simpatici.

Ci sediamo in cucina. Scambiamo quattro convenevoli mentre lei fuma una sigaretta. Le dico che per me è la prima volta con un escort.

Mi dice :”ti spiego come funziona. 70 euro per una cosa completa. 100 con un po’ di culo.”.

Io che ero già preparato: “Per me va bene 100!” E andiamo in camera.

Ci spogliamo e mi sdraio sul letto con l’idea di farmi scopare! Lei mi passa le enormi tette su tutto il corpo; una singola passata…onde ottenere l’alza bandiera.

Lo incappuccia e fa’ un pompino modello idrovora: da urlo!

Francamente non avevo mai ricevuto un servizio di quel livello con il preservativo. Anzi molto meglio di tante altre scoperto. Non credevo fosse possibile una cosa di quel tipo.

Ha anche la malizia di guardarmi mentre lo fa: dopo una decina di minuti è arrivata l’ora di chiavare e mi si mette sopra alla smorza candela.

E’ un piacere vederla muoversi, con un bel sorriso sulle labbra e i pesanti seni che fanno su e giù. La palpo sento tra le mani un corpo sodo e snello mi soffermo sulle natiche e risalgo fino ai seni, mentre i carmini capelli a caschetto le coprono disordinatamente il viso.
E’ una forza della natura di fatto sta facendo tutto lei! Ed io sto li sotto e la guardo mentre sobbalza sul mio pene. Ad un certo punto mi dice: “facciamo pecora?” - ma certo!

Si dispone a quattro zampe di fronte a me il bel culo, orlato da un tribale prosegue con una schiena magra e le lunghe braccia volte in avanti. Alla testiera del letto uno specchio che mi permette di vederla anche di fianco mentre a ritmo abbastanza sostenuto me la sto chiavando.

Ogni tanto qualche ansimo di piacere da parte sua (penso finto), si gira verso lo specchio e mi guarda con un sorriso appagato. Io intanto sono attratto dallo sfintere che dovrebbe essere la pietanza successiva del menù.

Lo vedo è un po’ gonfio, chissà quanti km ha già fatto solo oggi! Inizio a giocarci con le dita ma non riesco a penetrarlo. Si gira e mi dice:” è arrivato momento di culo… ma così non và!” poi prende la crema e si imburra con il medio il fiorellino.

Una leggera pressione e sono dentro! Mentre la sbatto gli sguardi si incrociano allo specchio! Ogni tanto lo faccio uscire per il solo gusto di farlo rientrare… non so quanto siamo rimasti così, sicuramente abbastanza. Io avevo perso il concetto del tempo.

Dopo un po’ lei mi dice “dobbiamo finire non posso stare altro tempo con te, quindi ti rimonto sopra poi basta..”.

Mi fermo, lei si alza, sono madido di sudore. Lei amorevolmente mi asciuga il sudore con lo scotex e si scusa sia per la fretta che per il fatto che avevo sudato. Sono quasi esterrefatto! Le mie partner non avevano mai agito così: mai deliziato da tante cure!

Le chiedo al posto della cavalcata finale, un pompino… lei accetta.

Mi sdraio attendendo il cambio della gomma.

Ed invece inizia a succhiarlo – contenta lei! – ed infatti dopo un paio di succhiate fa: “ma sa di culo!” ridacchiando.

Poi prende della carta assorbente e lo ripulisce alla meglio.

La generosità del pompino è analoga a prima ma continuo a non venire. Quindi prova uno smorza candela offrendomi le spalle. Lo spettacolo è estasiante e anche la sensibilità ne guadagna.

Ormai mi vergogno, malgrado tutto non eiaculo.

Per venire non resta che togliere il preservativo e venire di mano. E così è stato.

Restiamo sul letto qualche minuto…Lei mi si appoggia al fianco e mi abbraccia. Ora sono io a scusarmi, gli dico che per me la prima volta con una donna è sempre difficoltosa. Mi promette che la prossima volta mi darà un appuntamento e che faremo le cose con calma. Il suo contatto fisico mi da piacere, sento il suo pesante seno che si appoggia sulla mia pancia.

La guardo in viso: la bocca è aperta in un sorriso sereno e i bellissimi occhi verdi che mi guardano mentre parlo brillano.

E’ arrivato il momento di vestirsi e di versare il rate.

Poi mi fermo in cucina ci sediamo e gli scrocco una sigaretta; faccio due battute, gioco un po’ con il cane, mi informo di lei.

E  parla tranquillamente di se in maniera disinvolta, anche dei suoi affari.

Mi alzo per andare alla porta lei mi viene vicino mi abbraccia e inizia a baciarmi: un paio di volte sulle guance e sulla bocca. Sento le sue labbra sulle mie è una cosa inaspettata perché non richiesta ma ha un sapore sincero.

Esco promettendo una visita appena tornato dalle ferie.

Il sole mi scalda nonostante l’orologio segni le sette: sono stato con lei un ora!

E sono stato molto bene.

Mentre vado alla macchina ripasso mentalmente quello che abbiamo fatto, mi compare il suo viso sempre sorridente, mi diverto pensando alle sue gaffes, conservo il suo sapore sulle labbra.

Sono sovraeccitato e i miei pensieri sono assolutamente eccessivi: la teoria era corretta!

...Con professioniste così delle “dilettanti” non me ne frega più niente!

Sicuramente ci tornerò a fine agosto… Chi sa se è fidanzata quasi quasi ci provo e mi ci metto insieme o ci flirto un po’. Ma che me frega se fa’ marchette è simpatica, carina, spigliata e allegra.

Cosa posso voler di più! Non mi dispiacerebbe andarci a cena o farci una passeggiata da qualche parte, non che sia disponibile a pagare per questo....

Mi sento assolutamente appagato e contento. Sento nel corpo le endorfine che entrano in circolo. Ho aperto una nuova frontiera per la mia vita sessuale.

A parte i pensieri eccessivi sopra riportati che sono stati quelli a caldo figli della foga della soddisfazione, nasceva in me la consapevolezza che potevo essere appagato anche dal sesso mercenario.
Come concludere… Rimini Ha un punter in più! "

lunedì 10 settembre 2007

Sono un Punter! Ma ancora non lo so… (prima parte)

La domenica mattina, come peraltro gli altri giorni della settimana, mi alzo presto.

Penso che dormire, in fin dei conti, sia una grossa perdita di tempo anche se non se ne può fare a meno. Così ho regolato il mio metabolismo su cinque ore e mezza, massimo sei ore di riposo al giorno e una piccola pennichella dopo pranzo.

In questo modo, mi sono reso conto di avere una ottima disponibilità di tempo e soprattutto riesco ad organizzare al meglio le mie molteplici attività.

Una delle cose che amo fare, è leggere e documentarmi via internet, al mattino soprattutto quando la mente è bella fresca e ricettiva.

Il fine settimana poi, le ore che seguono l'alba, sono sempre le più silenziose e sembrano quasi accompagnare la mente nelle sue divagazioni.

Così la prima cosa che faccio, è verificare nuovi messaggi di posta elettronica.

Fra i tanti che ricevo, ce n'è una interessante del nostro amico "novizio" che mi chiede che cosa voglio fare con il suo scritto che prontamente mi allega.

Provvedo innanzi tutto a leggerlo.

Mi diverte molto e come la volta precedente, ovvero il post "la mia prima escort", mi fa ritornare indietro di anni e soprattutto mi fa riflettere su alcuni aspetti della vita da 21st century punter e di come si arriva ad esserlo.

Siccome penso sia il racconto di una esperienza condivisibile, decido di pubblicarlo anche se questa volta mi rendo conto che l'amico ha molto da dire e che necessita di parecchio spazio.

Buona lettura!

PROLOGO

"Prima di poter partire con il racconto della mia seconda volta forse e meglio aprire un piccolo prologo su quello che è successo in mezzo e in particolare il ruolo fondamentale di voi recensori prima del forum di EFit poi di P&P.

L’insuccesso con Angela mi aveva dato la spinta a cercare di placare la mia sete verso altri lidi , ma non mi aveva tolto il piacere morboso di consultare EFit. Dopo aver visitato tutte le pagine delle escort emiliane e letti tutte le rece ho iniziato a fare studi approfonditi notando che c’erano città con pochissimi annunci (specialmente al Sud) e dai prezzi elevatissimi.

Un'altra considerazione e che in fin dei conti Rimini era tra le città con la più alta concentrazione di escort per abitante.

Leggevo recensioni sperando di trovarne di negative per il solo piacere di trovarne di veramente bastarde (in realtà molto poche)… In breve ero ancora attratto dal mondo delle escort come curiosità e null’altro!

Un giorno però ormai annoiato dalle solite ricerche ormai ripetitive incappo sul forum del sito e l’istinto mi guida chiaramente sul forum di Rimini dove quindi conosco voi.

Le sere in cui non esco mi leggo morbosamente tutte le 200 pagine del forum e poi scopro anche le recensioni! E li l’apoteosi.. non si tratta più di giudizi sempre positivi e entusiastici ma si sente che lo spirito è di dare le informazioni come si conoscono e si sentono onde fornire un servizio ai lettori del forum con certosina cura da archivista.

L’altra cosa che rimaneva estremamente intrigante è che si parlava di luoghi a me noti in cui faccio fatica a credere talvolta che possano esserci delle prostitute.

Un'altra novità assoluta sono le disquisizioni sui prezzi e l’esistenza addirittura del club del 50ino.

Per quanto ne sapevo fino allora i rate erano dai 200€ in su! Invece esiste un mondo comunque di qualità a prezzi decisamente più bassi.

L’altra cosa impressionante era il fatto che per molti di voi (parlo in particolare dei senatori del forum) la cosa veniva gestita come un importante hobby con frequentazioni assidue sia del forum che delle escort (non vorrei offendere nessuno dicendo quasi una ragione di vita).

Di fatto si tratta di una comunità che non mette neanche in discussione la propria moralità e che non ha nessuna remora a esprimere i propri gusti sessuali. Un altro elemento sociologicamente interessante e che siamo all’incirca quasi tutti della stessa età, di cultura medio-alta e professionisti o imprenditori.

Il Punter tipo quindi ha 35 anni è laureato e fa l’impiegato? Forse no in senso assoluto, ma quello che affronta l’attività con questo tipo di approccio a Rimini e dintorni, si!

Ed è questo che mi ha fatto riavvicinare morbosamente al forum e al mondo delle escort. Quel senso innato di somiglianza che diventa appartenenza. Cioè la mia storia, cultura, le mie abitudini e le mie aspettative sono molto simili alle vostre.

Nel mondo stereotipato, chi va a mignotte è un frustrato, un vecchio bavoso, un malato e pervertito!

Il punter che traspare da queste pagine invece è una persona realizzata, giovane che porta avanti con energia il suo hobby tra un impegno di lavoro e l’altro. Se va bene a voi non ci dovrebbe essere motivo per cui non dovrebbe andare bene anche a me, mi sono detto!

Torniamo a noi e collochiamoci ai primi di luglio: prima il black-out della mia linea telefonica durato tutta la prima metà di luglio e poi quello di EFit mi allontanano momentaneamente dal mondo delle escort; o meglio delle recensioni su di loro!

In quel periodo uscivo con una ragazza dell’est a cui piace molto fare sesso. Ho avuto l’occasione di trombarla solo due volte ma in entrambi i casi la cosa è stata entusiasmante (in particolare per lei). Di fatto in parte per la mia “allergia” al goldone nei primi rapporti con una tipa le reazioni del mio pisello possono essere di due tipi o si affloscia (con relativa figura di merda!) o rimane su duro come un palo e ci metto una vita a venire!

Per sua fortuna (e non solo) siamo ricaduti nel secondo caso!

La prima trombata mi ricordo che a un certo punto mi sono dovuto fermare sudato fradicio perché era quasi un ora che la pistonavo in tutte le posizioni ma io non venivo…

Dopo un po’ che mi ero ripreso mi sorride e mi fa:”che ne diresti se ripartiamo perché tu non sei venuto mai io tre volte…quasi quasi un altro paio di volte verrei volentieri!”.

Chiaramente non mi sono fatto pregare.

La mattina dopo in ufficio avevo delle occhiaie imbarazzanti!

La seconda volta dopo che era già venuta a ripetizione più di una volta mentre la metto alla pecorina nascosto dietro un ciuffetto di peli si intravede un anellino di carne che aveva l’aria accogliente. Mentre continuo a chiavarla e sento le contrazioni del suo utero inizio ad approcciarlo con circospezione.

Prima lo accarezzo con la punta dell’indice per vedere le sue reazioni… positive o per lo meno non negative!

Troppo presa dalla chiavata… poi mi decido e gli penetro un dito nel culo!

Nessuna reazione da davanti (quindi le piace!) e non dispiace neanche a me scandagliare la dentro e sentire il mio cazzo duro dall’altra parte.

Quando viene poi lo sfintere si stringe eccitandomi ancora di più e facendomi aumentare il ritmo.

Chiaramente il mio obbiettivo è un altro ovvero quello di allargare la via, quindi passo al pollice che entra senza problemi nell’accogliente sfintere.

L’eccitazione è a mille… prossimo passaggio sono due dita e POI ME LA INCULO!!!

Non faccio in tempo però… mi toglie la mano da dietro si ferma un attimo e mi dice:â
€ scusa è tardi domani mattina ci dobbiamo svegliarci presto…” quindi mi sfila, mi toglie il preservativo io mi sdraio sul letto e mi fa una generosa pompa con la quale vengo dopo pochi minuti.

Va beh poco male sarà per un'altra volta…

Bisogna sapere aspettare d’altronde mi posso accontentare!

Ci facciamo la doccia due chiacchiere poi l’accompagno alla macchina.

La stessa notte mi tiro una pippa pensando a cosa mi aspetta al prossimo round!

Sono eccitato non vedo l’ora. Questione di giorni: 3, 4 sicuramente non più di una settimana!

E invece un cazz…

Non si è fatta più chiavare e poi neanche sentire!!!

Patetiche le mie chiamate successive, in cui mi ero trasformato nella categoria uomo zerbino che tanto odio!

Quindi sono rimasto con quella voglia di quel culo: neanche negato, semplicemente non preso!

Nel frattempo ho conosciuto, sovietiche, protosovietiche, bielo-slave con cui facevo il simpatico, offrivo drink e talvolta portavo a cena per ricevere l’immancabile 2 di picche!

Con evidente sperpero di energie e di denaro.

A 34 anni fare le 5 in discoteca inizia a essere pesante specialmente se non raccatti su niente.

Evidentemente la luna positiva del fine primavera inizio estate era arrivata al termine!"

sabato 8 settembre 2007

Nuovo minipool

Sempre alla ricerca di caratteristiche fondamentali per la creazione del profilo del nostro punter del 21° secolo, la domanda del minipool di questi giorni è relativa alla motivazione che spinge un uomo a diventare un puttaniere.

Come al solito, vi invito ad andare in profondità e quindi di non rispondere superficialmente. Può sembrare banale ma dal mio punto di vista non esiste un punter, che ricopra questo ruolo s'intende e che non sia un estemporaneo dell'attività, che non si sia fatto questa domanda almeno una volta nella vita.

A me in particolare, mi sovviene quando esco da un incontro e più di frequente quando quest'ultimo si è concluso con un nulla di fatto piuttosto che con una esperienza da dimenticare.

Sono questi i momenti in cui si riflette e ci si domanda se effettivamente esiste una necessità primaria che spinge insesorabilmente ad andare a puttane perchè non dimentichiamoci mai, qualsiasi nome utilizziamo per catalogare le nostre "amiche", ma sempre di questo si tratta.

venerdì 7 settembre 2007

Ma vaffan… - (seconda parte)

L’immagine di chiusura del post precedente, la dice lunga. Non aprite quella porta. Ebbene io, tutto nudo, con il pirellone di fuori, mi ci sono avventurato lo stesso.

Avevo appena finito quella pantomima di atto sessuale con la Dani, avevo chiesto un po’ di carta per ripulirmi del mio seme e per asciugarmi le lacrime dovute alla tristezza della copula.

Dopo aver rispettosamente domandato se potevo usufruire dell’utilizzo della toilette, vedo la ragazza che mi fa segno di aspettare un attimo perché doveva sistemare una cosa.

Si avvicina all'unica porta, oltre a quella d'ingresso e la apre quel tanto che basta per mettere dentro la testa e conversare con qualcuno. Sento una voce un po’ stridula ma il timbro era comunque maschile.

Parlottano tra di loro quasi un minuto.

La trattativa si conclude con la ragazza che chiude e mi dice che posso andare.

Piano piano mi avvio.

Apro la porta.

Pensavo ci fossero altri locali, invece con mio stupore mi rendo conto che oltre a quello già visto c’è solo il bagno. Una volta dentro chiudo e girandomi mi trovo di fronte un box doccia. La penombra mi impedisce di avere una visuale ottimale ma mi rendo conto di non essere da solo. I miei sensi di punter (ci manca solo che inizio a camminare sui muri e a sparare ragnatele dal pisello), mi indicano un potenziale pericolo.

Resto lì immobile in poco più di un metro quadrato.

Fisso la parete di vetro smerigliato del box e mi rendo conto che il mio sguardo viene ricambiato da qualcosa che sta lì dietro.

Passa un interminabile minuto durante il quale mi sono trovato con tutti i sensi tesi e pronti a reagire all’eventuale pericolo.

Il fatto di essere nudo non mi interessava minimamente.

Ero come il primo uomo sulla terra in caccia, pronto a reagire all’attacco di un qualsiasi predatore.

Non successe nulla.

Quasi per magia, la tensione si è allentata e mi sono diretto nell’attiguo locale da bagno dove ho provveduto con le abluzioni di rito.

Una volta uscito, mi sono diretto da Dani e le ho detto

– c’è qualcuno di là... –

lei abbassa lo sguardo, forse intimorita dal mio tono deciso ma mi risponde affermativamente.

– è un trans? –

non mi dice né sì ne no. Mi fissa e successivamente con il suo mezzo sorriso d’acciaio, mi risponde che condivide l’appartamento con una amica trans.

Ma guarda questa: mi piglia per il culo senza ritegno fino alla fine – questo è stato l’ultimo pensiero che mi ha accompagnato da lì a quando sono uscito ritirando una parte del corrispettivo pattuito.

Quand’è la fine, cento rose spese male, anzi malissimo ma poteva andare anche peggio.

Non faccio una questione di razzismo, ma mai nessuno mi convincerà che transessuali e gay hanno ragione e che il loro stile di vita sia quello giusto.

Parentesi aperta e chiusa.

Come dicevo, la mia avventura non è finita qui.

Seppur con le pive nel sacco, il giorno successivo, cioè ieri, ho tentato la sorte recandomi questa volta, da una ragazza che avevo già testato in passato e che mi aveva leggermente deluso ma che ultimamente mi sono giunte info piuttosto interessanti.

Questa volta sapevo tutto quello che c’era da sapere: la location, il tipo di appartamento, i servizi forniti, il corrispettivo del regalo da portare e pure la compagnia di cui la ragazza godeva. Ma comunque c’era qualche cosa che mi suggeriva che anche questa volta non sarebbe andata come pensavo.

I soliti sensi di punter.

E avevo ragione.

L’appartamento, se così si può dire, è rappresentato da un vano sottoscala riadattato ad uso abitativo. Regna il buio totale e più che un trombodromo sembra la tana del topo.

Mi sono avvicinato alla location nel bel mezzo di una tempesta tropicale dove volava via di tutto.

Compresa la mia passione per le puttane.

Ho dovuto fare due giri dell’isolato per trovare parcheggio e finalmente sono riuscito a scendere dalla macchina, ma proprio nel momento di maggiore intensità dell’uragano.

Quando sono deciso, sono deciso e nulla mi può fermare.

Bagnato come un pulcino, arrivo di fronte al portone di Via Faenza al numero 11.

Spero che qualche omino della postale in fervida lettura dei miei racconti, giri l’indirizzo a chi di dovere per andare a fare un sopralluogo visto che siamo al limite della decenza.

Non tanto per il lavoro esercitato dagli occupanti, quanto più per quel t.d.c. del proprietario che non ha esitato ad affittare un loculo come quello a persone che si vede lontano un chilometro quello che fanno nella vita per tirare avanti.

Anche in questo caso, parentesi aperta e chiusa.

Insomma, dopo circa cinque minuti di anticamera davanti al portoncino d’ingresso finalmente qualcuno mi viene ad aprire.

Lei è bellissima.

Non posso dire altrimenti. Veramente una bella ragazza e in quel frangente ho pensato che tutte le mie tribolazioni erano valse a qualcosa. Pensiero questo che subitaneamente, mi sfugge dal cervello al momento di allargare lo sguardo su quello che avrebbe dovuto essere lo scenario del mio pomeriggio scopereccio.

Buio totale.

Una parete di legno a fare da divisorio ad un locale già piccolo. In fondo, si vede la luce del bagno che sembra la via dipinta dalle persone uscite dal coma.

Percorriamo i tre o quattro metri che ci separano dalla “camera da letto” e ci infiliamo in un posto chiuso da una tenda a fiori. C’è un comodino con sopra un abat jour che funziona a intermittenza come se la lampadina non fosse fissata adeguatamente.

C’è una sedia alla mia sinistra e di fronte il letto incastrato tra la parete di legno ed il muro. Più che una stanza, pareva il locale per la risonanza magnetica dell’ospedale Infermi di Rimini.

Lei si siede sul letto.

Ha un completino di intimo bianco con reggiseno a balconcino, mutandine e autoreggenti nonché un paio di pantofole con tacchetto e peluche di caribou anch'esse bianche.

Accavalla le gambe e mi sussurra chiedendomi che cosa volevo fare.

Le rispondo:

- Io ti do centocinquanta, ma tu mi fai fare due giri completi di tutto –

- ...Mrrrrrrr.... rooonnffff .....

Sentivo questi rumori in sottofondo

- Ma chi c’è... C’è qualcuno di là? – sempre sottovoce

- Esta una mia amiga –

- Amiga o amigo? –

- Amiga es un trans, aqui fasemo servizio completo, eheheh

- Mrrr ... rooonnfff ...

- Ma che fa, dorme?

- Sì .... tu fai due giri veloci però...- mi dice cercando di cambiare discorso.

- Per centocinquanta bisogna fare con calma... - i
o di rimando.

E ancora – mrrraaa...ahhh...–

- Ma che cazzo succede!

- Fai piano por favor

- Ma fai piano cosa??? Ma....si stanno inculando di là!

- Porchè... non te gusta...te da fastidio? -

Come se fossi io quello matto che non vuole scopare "solo" perchè di là ci sono altri due uomini che si stanno facendo i complimenti.

- No, no... scherzerai... io le cerco come il pane queste cose, anzi se non c'è un travone nella stanza a fianco, non mi diverto ... - le dico con fare ironico

E concludo - Vabbè dai... ci vediamo la prossima volta... magari ti porto duecentocinquanta caramelle e ci divertiamo un po’ di più –

e aggiungo – pori mata... (povera matta)

Lei mi guarda delusa, io mi alzo e me ne vo.

Adesso capite che cosa ho pensato uscendo....

MA VAFFANCULO PORCA TROJA!

giovedì 6 settembre 2007

Ma vaffan… - (prima parte)

Un periodo realmente triste. Il panorama puttanologico nel riminese sta subendo un declino inaspettato. Dopo il ferragosto, insieme ai turisti, se ne sono andate anche le pulzelle.
Per meglio dire, non ne sono arrivate di nuove. Ma non è neppure questo a rendere desolante la situazione. Ci sono poche mosche bianche delle quali ormai mi sono stancato di parlare anche perché rischierei il favoreggiamento e questo assolutamente non voglio che succeda soprattutto su questo mio blog dove si cerca di esprimere liberamente le proprie idee senza danneggiare né portare benefici a chicchessia.

Oltre a queste, tutto il resto è un disastro.

A partire dai webmaster che non sanno più come fare per pubblicare foto false che nascondano la reale identità di persone al limite della decenza, della presentabilità che ricevono in posti simili a tuguri disastrati dal terremoto.

Ecco, si dovrebbe colpire chi ha il coraggio di affittare locali di 30 metri quadrati fatti di sottoscala umidi e ammuffiti e che si li fa pagare come attico in pieno centro.

Il perché di questo sfogo? Nel mio hobby di punter, in due giorni ho avuto avventure da mission impossibile. Questo è il motivo. Fosse per l’aspetto fisico di chi mi sono trovato di fronte, ci farei una risata visto che comunque non è il dottore ad ordinarmi di andare a troie e soprattutto se sono di fronte a qualche cosa che non mi sconfinfera sono sempre pronto a girare i tacchi e ad andarmene via.

Ma veniamo ai fatti. Come ho già scritto sul forum, mi sono rimaste solo poche new entry da esplorare una delle quali è una certa Dani che fino a qualche giorno fa riceveva in quel di Lido di Classe o di Savio non ricordo bene e che mi è stata “segnalata” da un amico via posta elettronica.

Amico che fino a ieri era per me un punto di riferimento rispetto ad incontri con ragazze che non avevo ancora conosciuto. Fatto sta, mi scrive che questa ragazza fornisce un servizio full optional per centocinquanta roselline in oltre una oretta di permanenza.

La guardo e la riguardo nelle foto finchè non mi convinco che non è malaccio. L’annuncio poi, recita che trattasi di una ex pornostar e di conseguenza questo è un elemento pesante nell’ambito del mio processo decisionale. Insomma, dal mio punto di vista, c’erano tutti gli ingredienti per avere una bella esperienza.

La chiamo e mi faccio dire la location sita in quel di Pinarella di Cervia. Non appena giungo in loco, non credo ai miei occhi: finalmente un appartamento degno di questo nome in una zona sufficientemente al riparo da sguardi indiscreti e soprattutto facente parte di un complesso residenziale di recente costruzione.

Arrivo al primo piano come indicato e mi faccio aprire la porta.

Prima della ragazza, do uno sguardo all’interno dell’appartamento e mi rendo conto che la casa è veramente carina ed in ordine.

Non sussiste il classico odorino di fresh and clean.

Nessun rumore.

Da dietro la porta spunta lei.

Altezza nella media brasiliana quindi circa un metro e sessanta centimetri, vestita di una maglietta ed un paio di jeans con ai piedi infradito di colore fucsia.

In un primo momento ho fatto veramente fatica a riconoscerla anche perché nelle foto, come spesso accade, le ragazze sono truccate e tirate a staggia, mentre lei mi si è presentata acqua e sapone.

Quando l'ho vista su internet, c'era qualche cosa nel sorriso che non mi convinceva fino in fondo. Ed ora ero di fronte alla risposta: la ragazza espone un sorriso metallico frutto dell'applicazione di un apparecchio ortodontico stile Ronaldo adolescente ma per dire la verità mi ha ricordato di più il nemico di 007, lo squalo, nel film Moonraker.

Anche in questo frangente il mio spirito di conservazione, mi fa presente che non è obbligatorio il FK.

L’appartamento è arredato con stile moderno, pulito e in ordine.

Entriamo in un locale adiacente il soggiorno, organizzato a camera da letto. Su questo ci sono tanti cuscini colorati e a un fianco, sopra un mobile, un bel televisore LCD di ben 32”. La mia speranza che si rivelerà vana, era quella di vedere girare un bel pornaccio in modo tale da scaldare a dovere tutta la situazione.

Con una mano sul fianco, mi guarda con la testa leggermente inclinata e cominciamo la trattativa.

Le faccio presente, così come accennato telefonicamente, che sono un amico di tal dei tali.

- Ah, brava persona tal dei tali – mi dice

- Anche io lo sono quindi voglio lo stesso trattamento – di rimando
- Ok no ai problema (mi sembra si dica così e poi non me ne può fregare di meno, i miei pensieri ora sono ben altri!)

Poso le tre banconote da cinquanta sul tavolino e lei non le tocca neppure.

Mi è sembrato un buon segno.

Forse l’unico e ultimo.

Non faccio in tempo a fare la mossa di slacciarmi i pantaloni che lei è già praticamente nuda.

Si siede sul letto in attesa dei miei comodi.

Già non ci siamo più.

Non che io mi imbarazzi, ma sinceramente mi sono presentato per fare qualcosina di più interessante che non un canonico giretto di giostra.

Lei rimane lì e io cerco di accelerare i tempi per evitare di perdere quel minimo di eccitazione che si stava rapidamente smarrendo a causa del precipitare della situazione.

Una volta nudo, mi sdraio sul letto.

Lei mi si avvicina e mi si sdruscia addosso dandomi dei rumorosi bacetti sul petto e sul collo.

In quel frangente avevo incominciato a rivalutare le parole del fantomatico tal dei tale e mi è venuto in mente che probabilmente il punto di forza della tipa, era l’altro grado di GFE.

Povero illuso che sono.

Si alza subito e mi dice che lei vuole fare il pompino con la camisina (preservativo)

- E prendi la camisina – le dico io.

Mi si ripresenta con un gommino di plastica spessa un dito e con la pretesa di farmelo scorrere sulla punta del cannone come se fosse del diametro di un mignolo.

Io la guardo e penso – Madre de Dios, questa non sa fare neanche una sega…. Figuriamoci una pompa! –

Le tolgo di mano sta benedetta camisina e faccio da solo. Una volta incappucciato, guardo il mio ragazzo che mi ricorda uno di quei personaggi da film catastrofico che fanno girare ultimamente in televisione.

Per capirci il tenente che veste la tuta anti contaminazione batteriologica.

Inizia il supplizio della pompa.
Due segatine di mano e una pompatina di bocca
.
Due segatine di mano e una pompatina di bocca .
Due…

- E basta! Montami sopra che ti trombo!

Lei si gira e cosa fa? Prende la maledetta cremina. Ma non un po’…. Spreme come un adolescente fa con i suoi brufoli, il contenuto del tubetto e si impatacca la basagna per bene.

Poi sale in groppa.

Prova a infilarlo.

Si muove un po’.

Non riesce a combinare nulla di buono.

Riprende la cremina e via! Un altro impataccamento.

Si ricomincia daccapo.

Questa volta centra il buco e piano piano mi faccio largo dentro di lei.

Nonostante il lubrificante artificiale sia parecchio, non riesco a penetrarla più di tanto. Sembra avere un tappo che impedisca il normale inserimento del pene.
Dopo un po’ mi guarda e mi dice:

– cosa tu guarda? –
Io non le rispondo neppure.

Continua con sto su e giù che diventa sempre più triste.

Non volevo piantare lì tutto, anche se la mente continuava a lavorare sul modo di sfuggire a quella paradossale situazione.

Finalmente un’idea: bingo!

- Girati che ti prendo da dietro –

ovviamente solo a pecorina, ci mancherebbe anche che riuscissi a sfondare quel culo.

Anche se non con cattiveria, lo avrei fatto veramente.

Iniziamo la pecora.

Questa volta il ritmo lo detto io e non ci sono santi che tengano.

La impalo fino alle palle che sbattono rumorosamente contro le chiappe.

Vedo che socchiude gli occhi e che trattiene un gridolino. Proprio quello che cercavo.

Continuo così per un bel po’ e sinceramente per venire, ho dovuto pensare a qualche altra avventura più positiva occorsami nel passato.

Il bellissimo viso della Bellucci, in questi casi aiuta moltissimo.


Una volta finito e non vedevo l’ora, mi allunga la carta per la pulizia finale.

Le chiedo di potere utilizzare il bagno, e faccio la mossa di avviarmi verso l'unica porta che poteva nasconderlo ma qui viene il bello con il successivo collegamento alla giornata appena trascorsa.

(continua)

mercoledì 5 settembre 2007

La mia prima escort - seconda parte

"E difatti prima mi passa le tette su tutto il corpo con automatico innalzamento dell’asta, poi inizia un bel BBJ.

Fin qui tutto ok.

Arriviamo all’incappucciamento dopodiché mi cavalca.

Io sto sotto e la guardo muoversi su di me ma la cosa mi lascia del tutto indifferente!

Gli tocco le tette ma la cosa non mi eccita.

Lei a un certo punto si ferma e si alza e mi fa guardare il fratellino che ormai è moscio con il goldone che gli fa da pennacchio. Mi dice che mi devo rilassare e che non mi devo preoccupare che proviamo la pecorina.

Cambia il gommino e lui è gia su.

Glielo metto dentro ma ci risiamo con quella sensazione di estraneità a quello che sto facendo. Anzi quasi quasi mi dà fastidio la fatica fisica e il cominciare a sudare mentre la monto.

Mi rendo conto che non mi arriva nessuna sensazione dal pisello e che sto scopando una figa secca.

Proseguiamo così per una decina di minuti poi è lei che di nuovo si ferma e lo sfila immancabilmente moscio.

A questo punto armata di pazienza riparte con un bel pompone. E tra pompa e lavoro di mano vengo!

Fine primo round.

Ci ripuliamo andiamo in cucina e ci fumiamo una paglia facciamo quattro chiacchiere
Io mi scuso gli dico che il preservativo è una cosa che mi uccide le prestazioni in quanto praticamente non sento molto poco e tengo a precisare che comunque lo ritengo un male indispensabile.

Ci ritroviamo entrambi nudi sul divano le sue gambe stese sulle mie inizio ad accarezzargliele fino ad arrivare sulla passera a passate molto lunghe.

Sento l’eccitazione che inizia a salire.

Lei cerca di scaldarmi mi abbraccia mi bacia e così scopro che nel servizio è compreso anche l’fk cosa che non credevo potesse appartenere tra le prestazioni professionali.

Non mi entusiasma molto perché comunque manca la passione (non vuol essere una recensione su Angela che ritengo comunque bravissima ma il racconto della mia prima escort) non è la stessa cosa di quando lo fai con una morosa o con una avventuriera.

Cosa manca, forse il gusto della conquista la passione che senti dall’altra parte, il voler condividere con la tua partner il piacere cosa che con una prostituta non c’è.

Perlomeno, non c’era in quell’occasione, perché dai vostri racconti sembra che talvolta ci siano stati degli attimi di puro godimento dalle due parti ma credo che sia molto raro.

Sicuramente non poteva essere questo il mio caso in una domenica mattina con me impacciatissimo che non sapevo come dovevo comportarmi e che non sapevo cosa fosse lecito e cosa no.

Sicuramente non volevo trovarmi a ledere in qualunque modo la dignità della persona di fronte a me.

In qualunque caso sembra che i tempi siano maturi e si torna a letto per il secondo round.

Neanche a dirlo che dopo una decina di minuti risiamo al punto di partenza.

Mi dice se voglio fare qualcosa di particolare… Anche se ormai sono allo stremo e forse non ho più neanche voglia di fare sesso gli chiedo il sedere.

Lei sbuffa un po’ ma prende la crema (luan cioè un anestetico) e se lo passa sulla parte.

Mentre attendiamo che la crema faccia effetto la monto ma finito l’effetto eccitante dell’idea del culo che mi aspetta mi riammoscio un'altra volta.

Ormai la crema a fatto effetto e si mette alla pecorina. Aspettavo questo momento con ansia sono anni che nessuna mi concede lo sfintere e la cosa mi eccita molto.

Lei prende l’asta e in un unico colpo zip è dentro e inizio a pistonare.

Alla fine è una delusione anche questa vuoi per usura del mezzo vuoi per il preservativo dopo un po’ siamo daccapo.

Lei che lo tira fuori avendo cura di trascinare anche il preservativo e mi guarda più sull’incazzato che sul desolato.

Ci sdraiamo un attimo gli parlo delle mie riflessioni.

Lei mi consiglia di comperare dei preservati extra sottili in farmacia e che per il resto c’è poco da fare: d'altronde non è la mia ragazza.

Proviamo un altro paio di posizioni e un altro pompino ormai non è più il verso.

Gli dico che la molliamo lì così mi do una sciacquata in bagno, mi vesto e le lascio il conquibus sul tavolo ringraziando.

Lei mi saluta dicendomi di cercarmi una ragazza.

Esco che è si e no mezzogiorno alla fine gli ho anche regalato un ora!

Ma alla fine non mi interessa è una bella giornata di sole ed io sono contento.

Alla fine ho fatto la mia prima esperienza con una escort.

Non posso dire che sia andata bene ma ora sono un individuo più completo di prima e ho una consapevolezza in più: il sesso a pagamento non fa per me!

Inutile fantasticare dietro le foto dei vari siti e sognare chi sa quali prestazione delle superfighe li esposte ho avuto la prova provata che la cosa non fa per me.

Mentre rifletto però sento dentro di me quel senso di appagamento tipico del dopo rapporto sessuale.

Penso alle ultime parole di Angela cioè che mi devo trovare una ragazza (ed effettivamente era un po’ che non battevo un chiodo!).

E si aveva proprio ragione lei non c’era via d’uscita se volevo fare del sesso per me appagante non poteva essere con le escort (ma mai dire mai…).

E così con la consapevolezza che non c’era altra via d’uscita ho avviato una buona stagione di conquiste in riviera (niente di clamoroso per carità) che è durata fino all’inizio dell’estate.

Poi i primi di agosto il ritorno da un Escort (con grande soddisfazione) ma magari ve lo racconto un’altra volta…"



...ed io non avevo dubbi che saresti tornato alla carica e che soprattutto la nuova avventura sarebbe stata migliore della prima!

martedì 4 settembre 2007

La mia prima escort - prima parte

Qualche giorno fa, leggendo il forum PUTTANE E PUTTANIERI, mi sono imbattuto in un post lasciato da un amico appena iscritto.

Nel presentarsi, ha avuto una bella idea: ha voluto condividere con tutti gli altri utenti, la sua prima esperienza con una escort.

Questo mi ha fatto capire tante cose e soprattutto mi ha dato la possibilità di confrontarmi con qualcuno che ha intrapreso il mio stesso percorso e mi ha riportato indietro di anni, quando anchio ero un "novizio" e cercavo di interpretare le varie sensazioni del meeting e dopo meeting.

Lo pubblico interamente limitandomi a fare un copia e incolla, senza apportare nessuna modifica che influenzerebbe il gusto della lettura.

"Buona sera a tutti.

Faccio parte di quel nutrito sotto bosco che legge le vostre avventure in maniera anonima e non partecipa alle discussioni.

Finalmente ho deciso di uscire allo scoperto sperando di dare anch’io il mio piccolo contributo alla comunità.

Mi devo definire un punter in erba visto che ad oggi ho avuto solo due esperienze, così ho pensato di raccontarvi la prima.

Tutto iniziò per caso una sera quando un amico per gioco mi fece vedere il sito EF.

Mi colpi molto l’idea della recensione perché dava delle garanzie sulla veridicità degli annunci.

Per uno assolutamente estraneo al mondo delle escort e della prostituzione la diffidenza sugli annunci sia cartacei che informato elettronici è uno scoglio insormontabile; non sai mai cosa ci possa essere dall’altro capo.

Pensi a dei ragazzini brufolosi che scaricate delle foto da internet si divertano a metterle on-line magari con il numero di cel della secchiona della loro classe.

Anche sulle escort avevo sentito parlare ma credevo che fossero cose di altissimo livello con delle cifre irraggiungibili. Invece scoprivo che alla fine andare con una escort era uno sfizio che valeva la pena almeno provare.

Così ho iniziato a consultare in maniera morbosa EF.

Un sabato di aprile, ricevuto un 2 di picche dalla tipa di turno (sono single e cacciatore), mi trovo a non uscire e immancabilmente mi collego EF e incappo nell’annuncio di Angela.

Le 50 recensioni mi sollevano dai dubbi sulla veridicità dell’annuncio e la sua offerta speciale da tre ore è molto allettante visto che essendo la prima volta per me con il sesso mercenario è meglio mettersi nelle mani di una che fa della calma una delle sue pregiudiziali.

Mi decido questa è la volta buona, devo provare e subito senza avere il rischio di ripensamenti. Provo a chiamare ma non risponde; sono le 11:30 sarà con un cliente…

Provo a mandargli un messaggio: “ciao volevo fissare un incontro con te da 3 ore per domani mattina è possibile?”.

Attendo e dopo una mezz’ora mi arriva la risposta “ per me si può fare…”. Teso e con le mani che tremano la chiamo.

Mi risponde con un vocione da orco ma la cosa non mi sconvolge visto che tra le rece c’era scritto che soffriva di cali di voce.

Ci accordiamo l’indomani per le 10. Passo una notte molto agitata e dormo veramente poco.

Il pensiero di quello che mi aspetta la mattina dopo non mi fa dormire; mi alzo e fumo una sigaretta almeno un paio di volte. Mi svegli 2 minuti prima che suoni la sveglia; mi collego a Internet e riguardo le foto di Angela poi mi faccio un doccia, prendo la macchina e vado in caccia della location da lei indicata.

Cerco di parcheggiare abbastanza lontano ho paura del giudizio della gente e degli sguardi dei vicini.

Finalmente arrivo davanti al portone di un casermone chiamo e mi faccio dire piano e interno.

Mi apre in vestaglia e mutandine.

Decisamente bella anche se forse non è proprio il mio tipo. Mi fa’accomodare e mi fa un caffè e facciamo un po’ di conversazione.

La tipa risulta anche interessante.

Capisco che non morde e riesco a rilassarmi un po’. Lei la prende molto con calma e precisa che non mi devo preoccupare perché poi il tempo me lo farà recuperare. Passiamo in camera da letto.

Si spoglia si sdraia e accende il pc; vuol verificare se ci sono delle nuove rece su EF.

Noto con piacere che ci tiene molto al suo lavoro e alla soddisfazione del cliente. Prima di iniziare le danze ormai completamente a mio agio gli faccio presente che per me è la prima volta e che francamente non so come comportarmi. Lei tranquilla mi dice di non preoccuparmi che ci pensa lei a me!
"

(continua)

sabato 1 settembre 2007

Vincono le brasiliane

Il mini sondaggio della settimana si è concluso con una decisa vittoria delle ragazze brasiliane (45%) che raccolgono da sole quasi la metà delle preferenze. Ricordo che la domanda era la seguente: UNA RAGAZZA SINONIMO DI "BOTTA SICURA", DEVE ESSERE... dove, più specificatamente si voleva fare riferimento al fatto che, nella babilonia dell'offerta di girl, a quale nazionalità appartengono le ragazze che, senza tante referenze, mediamente concedono un buon servizio.

Chiaramente la definizione "brasiliana" è un termine allargato che comprende tutte le ragazze appartenenti alla regione dell'America latina.

Sarebbe interessante approfondire questo argomento ed infatti, il prossimo sondaggio riguarderà le motivazioni che hanno spinto così tanta gente a votare per le ragazze dalla pelle mulatta.

Al secondo posto (30%), giungono le ragazze dell'Est Europa che smentiscono pienamente la fama che si sono create di belle ma glaciali. Non vorrei avere influenzato la platea dei votanti con le mie piacevoli esperienze vissute ultimamente nei vari trombodromi magiari presenti nel riminese.

Al terzo posto, ma nettamente sconfitte, le italiane (16%). Forse per il fatto che queste ragazze appartengono quasi sempre a categorie un po' elitarie o che in effetti, in circolazione ce ne sono veramente poche e di queste ancora meno sono valide.

Ultime le asiatiche (1%). Non accenno nulla in tal senso anche perchè la scuola dell'estremo oriente non ha da insegnare nulla a nessuno e sarà solo questione di tempo vedere in azione la proverbiale organizzazione del popolo con gli occhi a mandorla, anche in questo settore.

Tutto sommato, mi sembra che questi risultati abbiano anche una stretta correlazione con l'offerta del mercato dove ultimamente, a parte il fenomeno delle OTR, esiste ancora una netta prevalenza di ragazze provenienti dal Sud America.

Emerge quindi un' altra caratteristica del nostro 21st century punter ovvero una predilezione per i chunky booty del carnevale di Rio.

Definizione di PUTTANA

In molti mi hanno scritto, segnalandomi che forse non è opportuno utilizzare il titolo "PUTTANE E PUTTANIERI" o termini simili per non attirare troppa attenzione sul blog.

Personalmente, ritengo che parlare di un fenomeno e del mondo ad esso legato che interessa nove milioni di italiani, possa solo fare prendere consapevolezza del fatto che, non discuterne e nascondere la testa sotto la sabbia oppure peggio ancora farsi scudo di falsi moralismi, provoca solo problemi tipo quelli descritti qualche articolo più indietro.

Ebbene, mi sono preso la briga di fare un giretto in rete per verificare che cosa normalmente si accosta a questa parola, cercando una definizione il più possibile attinente la realtà.

A parte gli innumerevoli link ingannevoli di chi cerca di far beccare l'allocco di turno con downloader, numeri a pagamento e trojans vari, la mia attenzione è stata attirata da una semplice definizione presente sul sito WWW.PUTTANE.COM e che di seguito provvedo a pubblicare per intero.

"Puttane come lei.

Come è vero che c'è uomo e uomo, è altrettanto vero che c'è puttana e puttana.

C'è chi la da per un sorriso, c'è chi la da per un ruolo in tivù, c'è chi la da per la prospettiva di qualche buon decennio di alimenti pagati e c'è poi chi con la massima onestà la da per una congrua regalia di banconote seduta stante, in misura perfettamente quantificata.

Questa non è apologia della prostituzione, è una presa d'atto della realtà.

Eppoi c'è prostituzione e prostituzione.

Non si prostituisce forse il minatore che pur di sopravvivere si presta ad un lavoro distruttivo ed umiliante?

Non si prostituisce ancor di più il giornalista che pur di percepire un alto stipendio sceglie di mentire per favorire una parte politica?

Lasciateci quindi manifestare tutto il nostro amore per le puttane propriamente dette, le migliori interpreti del mestiere più antico del mondo che esiste da così tanto tempo che non si capisce come mai qualcuno ancora adesso si permetta di storcere il naso."


Che altro dire...