mercoledì 29 gennaio 2014

Il troll

Il troll, sostanzialmente e senza tanti giri di parole, è un benemerito testa di cazzo. Un rompicoglioni che non vede l'ora di farsi leone dietro una tastiera. Probabilmente un soggetto con grossi problemi nella quotidianità, nella relazione con le altre persone, ma anche con le altre specie diverse dal genere umano.

Purtroppo è una piaga presente in tutte le comunità virtuali e nei social network. La logica che segue questo tipo di utente, sempre che di logica si possa parlare, è quello di generare un alto grado di attenzione nei confronti dei propri scritti. Quello, insomma, di mettersi e sentirsi al centro dell'attenzione.

Che fare? Ben poco purtroppo, se non avvilirlo a suon di ban finchè non si stufa dirigendosi verso altri lidi, ricominciando da capo. Una regola è la seguente: ignorarlo. Il dispetto maggiore che si possa fare agli ecocentrici è di non degnarli di considerazione.

lunedì 27 gennaio 2014

Informazioni relative alla vita privata delle esercenti

Con questa stramaledettissima frase, spesso sono costretto ad intervenire nei post censurando contenuti che vengono pubblicati con un po' troppa leggerezza.

Per quanto i soggetti che partecipano alla community, siano attenti alla propria riservatezza, richiedendo anonimato, telefonando alle esercenti in forma anonima al fine di non distribuire il proprio numero di telefono, utilizzando nick names differenti a quelli che usualmente utilizzano in rete, altrettanto non esitano a pubblicare dati sensibili relativi alle inserzioniste.

Frasi come "torna in Romania a casa dei suoi genitori", oppure "...suo figlio l'aspetta a casa" e ancora "...si è separata dal marito e oggi vive con...", sono utilizzate spero con buona fede ma mettono a repentaglio l'integrità di chi offre servizi di intrattenimento per adulti.

Quando ci si cala in questo mondo, si ha la possibilità e la fortuna di vivere una avventura, come un supereroe. Ognuno si mette una maschera. Altrettanto fanno le esercenti.

E allora perchè contravvenire ad una così semplice e banale regola di comportamento?

lunedì 13 gennaio 2014

Inaccettabile

aggettivo

inammissibile che non si può accettare o tollerare proposta inaccettabile comportamento inaccettabile

Questo è quello che riporta il dizionario rispetto al sigificato di questa parola. Ho preso in considerazione questo termine in quanto è ciò che mi passa per la testa tutte le volte che leggo messaggi non conformi a quanto espresso dai regolamenti del mio sito. La policy, ovvero l'insieme dei comportamenti da tenere nell'ambito della partecipazione alla communtiy PUNTERFORUM.COM viene accettata all'atto del primo ingresso. D'accordo che tutti quanti, me compreso, quando ci troviamo di fronte tutta una serie di contenuti scritti in legalese abbiamo la tendenza a skippare, a premere “accetto” senza accertarsi di che cosa in effetti approviamo. D'accordo anche che gestire e normare tutta una serie di comportamenti non è semplice ed il rischio che si corre è rappresentato dal creare un elenco infinito di “questo no”, “quello non si può fare”, “quell'altro è sbagliato”. Ma accidenti! Almeno la buona educazione! L'utente sostanzialmente è ospite e spesso lo dimentica. Per quanto mi riguarda ho sempre fatto decine di esempi primo fra tutti quello della festa fra amici. Bussi, entri e ti diverti. Ciò non significa che sei in un sistema anarchico, quanto più che sei stato accolto. Altrettanto non ti è concesso cagare sul divano e se qualche cosa non va, sarebbe opportuno comunicarlo al padrone di casa invece di gridarlo ai quattro venti. Oltre a ciò, non si entra in casa d'altri con il semplice obbiettivo di insultarne il padrone o chi cerca di mandare avanti la baracca. Semplicemente ci si dovrebbe comportare come quando si frequenta un pubblico esercizio, ovvero se non mi piace, non ci vado più. Buona lì. Ed invece in una community online, imbirriti dalla forza della tastiera (siamo tutti bravi a fare il leone dietro un monitor, molto di meno quando ci troviamo faccia a faccia con chi ci muove obiezione), si arriva a dire di tutto e di più salvo poi chiamare censura, l'atteggiamento di chi, cercando di mantenere in vita determinate tematiche, è costretto a lavorare di taglia e cuci, magari ponendo la massima attenzione a quello che fa e che scrive perchè di solito il troll o presunto tale, è uno che si offende quindi il rischio è quello di non finirla più, di trascinarsi dietro pagine e pagine di polemiche.

Ora, se qualche utente di PUNTERFORUM sta leggendo, sapete i motivi della rigidità da parte di chi modera e amministra il sito.

martedì 7 gennaio 2014

Attenzione, sempre!

Il mondo del punter è affascinante per le sue mille sfaccettature. Come tutte le cose è però necessario avere moderazione, prudenza, cura di sè stessi e degli altri. Sì, proprio degli altri. Dove non si arriva a capire che le cose si fanno in due, è meglio astenersi. In particolare mi riferisco a tutti coloro che abbassano la propria soglia di sicurezza rispetto ad un tema mai così importante ovvero la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili (MTS).

Nel mio forum leggo sempre più spesso, la ricerca di pratiche che fino a qualche anno fa erano considerate ad alto rischio. L'adottare un comportamento spregiudicato, è dal mio punto di vista da ascriversi alla minore sensibilità alla paura che incute la regina delle MTS ovvero la sindrome da immunodeficienza acquisita, also known as AIDS e il suo vettore, il virus dell'HIV. Ne ho sentite e lette di tutti i colori: dagli assunti sulla sua insesistenza, alla teoria del complotto che vedrebbe famigerate case farmaceutiche, invischiate in una sorta di plagio nei confronti dei consumatori al fine di creare una malattia teoricamente incurabile quindi estremamente redditizia per le loro tasche. I fatti però sono altri: di MTS, a seconda del grado di infezione e di agente contaminante, si può anche morire.

Ora, che l'HIV sia stato ridimensionato nella sua importanza, questo è fuori discussione. Ma non è che una minore diffusione o maggiore difficoltà nella trasmissione o ancora l'avvento di nuove tecnologie mediche che allungano di fatto la vita degli ammalati, esclude la contaminazione da altri agenti patogeni quali per esempio, la candida, la clamidia, la gonorrea. Molte di queste sono MTS invece estremamente diffuse, fastidiose, contagiose che creano un disagio sociale per chi le contrae.

Ora vi elenco un piccolo vademecum per tenersi lontani dai guai:

Le infezioni a trasmissione sessuale possono essere evitate con certezza unicamente con l’astinenza. Se siete sessualmente attivi invece, potete diminuire il rischio di contrarre l’uretrite e la maggior parte delle altre malattie a trasmissione sessuale (compreso l’HIV) avendo rapporti solo all’interno di una relazione mutuamente monogama, con un partner sicuramente sano. Se avete rapporti al di fuori di questa relazione, potete diminuire il rischio di contrarre le MST seguendo questi consigli:
  1. Usate sempre il preservativo (o altri metodi di barriera in lattice) in tutti i rapporti vaginali, anali o orali. Se siete allergici al lattice, potete usare preservativi di poliuretano o di altri materiali sintetici che è possibile trovare in farmacia.
  2. Diminuite il numero di partner, più partner avete più il rischio aumenta.
  3. Evitate di assumere alcol o droga prima dei rapporti. Se bevete o vi drogate sarà più difficile ricordarvi di usare il preservativo per proteggere voi e il vostro partner.
Già, proprio il vostro partner e i vostri amici punters cioè in sostanza, quello che viene dopo di voi. Non siete capaci di pensare a voi stessi? Astenetevi e se proprio non ce la fate, pensate a quello che viene dopo di voi. Se avete invece una depravazione dettata soprattutto da una mancanza di consapevolezza e conoscenza dei fatti (mi riferisco ad esempio alla pratica di ingoio e al sesso anale non protetto) pensate che magari il soggetto che vi ha preceduti, può avere fatto la stessa cosa che avete intenzione di provare. Tornando a bomba, evitate accuratamente le esercenti che propongono con troppa spregiudicatezza rapporti a rischio, ricordando che non si è al sicuro semplicemente perchè si sta in un loft e non in strada. Se infine volete provare l'ebrezza di un classicissimo pompino scoperto, di un cum in mouth ricordatevi almeno di eseguire periodicamente i controlli sanitari del caso. Non ci vuole nulla per mezz'ora di divertimento, portare a casa un inaspettato regalo per tutta la famiglia.

venerdì 3 gennaio 2014

Capita anche che ti vada di culo.

Capita anche che ti vada di culo. Non sempre, ma quando succede è veramente appagante. Faccio questa affermazione in quanto nell’attività di punter è più facile trovare una fregatura che una perla. Forse è questo il motivo perché si chiama, appunto, perla. Difficile da trovare anche se, proprio come succede nell’ambiente biomarino, è possibile coltivarla. Sono sempre stato un curioso e compulsivo il che significa difficoltà a frequentare per più di un incontro, la stessa patatina pay. Deve succedere qualcosa, mi deve lasciare una sorta di retrogusto da assaporare quando tempo dopo, ci si ricorda dei fatti accaduti. Come dicevo, non sempre capita una botta di culo, ma può succedere. Ed è quello che inaspettatamente ho trovato dietro la porta quando mi accingevo a battezzare il 2014 con la mia prima punterata.

Da tempo rimiravo quelle fotine pubblicate in modo disordinato sul re dei fakes ovvero bakecaincontrii.com, dove in prima istanza tutto sembra essere proibito ma di fatto viene pubblicato proprio quello che gli amministratori si promettono di debellare nel disclaimer iniziale ovvero gli annunci che fanno riferimento a prestazioni sessuali a pagamento. Le foto di quell'annuncio non erano particolarmente intriganti, ma neppure così patinate come quelle di alcune sedicenti escort che fanno un esagerato ricorso a photoshop per ottenere una immagine più decorosa della propria. Neanche l’obbiettivo fosse quello di fare masturbare gli utenti, piuttosto che convincerli a fare una telefonata per un appuntamento hot. Non ero decisissimo. Ho telefonato più per curiosità che per altro. Dall’altra parte, quasi subito, si propone una vocina gentile ma anche affascinante, con una leggera inflessione di russo. Proprio quello che cercavo. Mi chiede se volevo andare a trovarla e qui mi spiazza perché sono io di solito che dichiaro il motivo della telefonata. Sì che vengo a trovarti! Fra dieci minuti sono lì…. E lei mi ha risposto che andava bene.

La location è un posto a me noto (quali d’altronde sono  i loft ancora inesplorati) sito a Marina Centro in un curiosa traversa  che sembra essere fatta  apposta per concedere un accesso facilitato all’alcova di una eventuale signorina che avesse voluto praticare il mestiere più antico del mondo. Qualche problema al cancello d’ingresso, dove il campanello non fa il suo lavoro. Poco male, ritelefono e mi faccio aprire direttamente. In casa l’ambiente appare decisamente accogliente. Un caldino invitante, tutto in ordine senza  i classici odori di cibo esotico o di fazzolettini umidificati che sinceramente, mi fanno scendere la catena prima ancora di cominciare.

Come quasi tutte le professioniste che ho frequentato in questi anni, si fa scudo con il portone, dando quell’immagine di mistero fino all’ultimo. Questa è una cosa che mi par di capire, molti odiano, ma che in me contribuisce a creare quella giusta sensazione di suspance fino all’ultimo secondo. Mi giro e la vedo: una bella ragazza sulla trentina, con i tacchi alta quanto me, quindi oltre il metro e ottanta, abbigliata con un completo intimo nero composto da perizoma brasiliano e reggiseno e tacco d’ordinanza da 12 centimetri. Quello che mi ha colpito sono  essenzialmente gli occhi di un azzurro trasparente e il nasino all’insù. Non so quanto originale, ma poco mi importa perché è veramente carino e ringiovanisce di molto l’ovale del viso tanto che ho detto circa trent’enne, ma potrebbe averne anche qualcuno in meno. Dopo un breve salutino, mi accompagna nello scannatoio dove sedendosi sul letto, mi propone un 70 quale prezzo di base e di arrivo. Non sono uno che rilancia né contratta al ribasso. So quello che posso spendere cosa e come ottenerlo. Motivo per cui il mio gettone è da 100 senza resto. Sempre. Ovviamente la ragazza è soddisfatta dell’affare concluso e tutto ciò aumenta il grado di predisposizione a quello che verrà. Parliamo qualche istante della sua altezza, del fatto che secondo lei sono un bell’uomo, di come ero vestito. Il tutto condito da battutine da parte sua, che dimostrano una ottima padronanza della lingua italiana. Anche i movimenti sono aggraziati, scelti con cura, quasi premeditati per creare il clima giusto. Seduta sul bordo del letto, si sporge indietro e a gambe semi allargate, le muova leggermente in una danza invitante che mi fa accelerare la velocità di svestizione.

Pronto per l’azione, le chiedo l’uso del bagno che si rivelerà occupato dall’amica. La cosa si fa stuzzicante. Sapere che c’è altra carne fresca da macinare, mi ispira ancora di più. Ritorno e mi si avvicina. Le mani dietro la schiena verso i glutei e la sua bocca vicino alla mia tanto che posso sentire il suo respiro che si mescola al mio. Con le unghie perfette, mi pizzica gli slip e cala dentro una mano, saggiandone il contenuto. Vedo la sua espressione cambiare da sensuale gattona a perplessa fino a quando non distoglie il suo sguardo dal mio e abbassa il capo, sedendosi a bordo del  letto,  verso il ragazzo del piano di sotto. Qui comincia il consueto rito iniziatico “mai visto una cosa così prima d’ora…” e via che cerca proporzioni con il suo corpo tentando prima di chiudere la manina intorno sia all’asta che alla testa, ma senza successo. Poi avvicinando un braccio per verificare se la dimensione era pari o superiore a quella del suo polso e avambraccio…. Ma nulla da fare. Da questi gesti, capisco che ha un discreto interesse verso l’attrezzatura e che probabilmente ci si sarebbe divertiti. Mi ordina di sdraiarmi e, parole sue, diversamente dal suo modus operandi, mi bacia e mi lecca l’attrezzo uncovered. Il tutto per qualche minuto poi, onde evitare di provocarmi dolore o peggio lesioni, prende un profilattico, me lo calza alla perfezione in men che non si dica e via che se lo fa scomparire in bocca. Il classico FBJ ovvero furious blow job. E non faceva finta… era proprio presa dalla situazione e cercava di fare il suo meglio di fronte ad un inaspettatato incontro del nuovo anno.  Poi tocca a me e con un buon lavoro di ligua sulla sua patatina, preparo il terreno a tutto ciò che seguirà. Non si lamenta per il fingering, nemmeno quando le infilo un dito nel culo leccandola da dietro con lei alla pecorina. Andiamo avanti così per un po’ finchè non mi dice “….adesso voglio provarlo”. Pronti! Allarga le gambe e la penetro dolcemente per tutto il valore della mia corsa. Lei geme ed io pure perché sento che è veramente pronta ad accogliermi, senza resistenze, con molta partecipazione. Gira il capo verso destra, mordendosi una mano. Capisco che è un pezzo avanti quando, continuando a muovermi dentro di lei, sento il fresco degli umori colati sui miei testicoli oltre al bacino che si inarca verso l’alto per cercare di assaporare il tutto, tutto a fondo. Sul muro c’è uno specchio ed è veramente bello vedere i nostri corpi che si uniscono nell’amplesso. Quelle gambe lunghe semiflesse e la la sua bocca socchiusa. Non posso evitare di baciarla, anche se solo superficialmente. Poi si cambia e passa lei a condurre un gioco che purtroppo sa volgendo al termine. Prende il suo ritmo, cercando di divertirsi il più possibile. Prima movimenti sussultori, poi la classica strisciata di chi, essendo orgasmicamente clitorideo, cerca la stimolazione e in contemporanea la penetrazione. Infine vengo anche io.  Con grande piacere e soddisfazione. Inutile l’ultima parte del racconto, dove tutto è sfocato nei ricordi, perché quello che rimane è la soddisfazione dettata da un incontro piacevolmente eccitante, quanto inaspettato.

Ci salutiamo sulla porta, un bacio anche alla sua amica, non carina come lei ma è intrigante il pensiero di fare movimento a tre. Chissà, forse al prossimo incontro.  

giovedì 2 gennaio 2014

I primi giorni dell'anno

Siamo agli sgoccioli. Le ferie, per chi ha avuto possibilità di farle, sono ormai giunte al termine. Manca solo il giro di boa della Befana e poi si rientra, finalmente, a regime. Basta start and stop in mezzo alla settimana, conditi da cene, cenoni e pranzi luculliani. La forma fisica ne risente così come l'aspetto psicologico. Il down serotonico causato dalla dieta post natalizia, crea una depressione che dura fino alla fine dell'inverno quando invece proprio in questo periodo, è fondamentale concentrarsi sulla semina per raccogliere nei mesi estivi. Non parlo ovviamente di agricoltura, ma di figa... come al solito. Un po' di attività fisica (molta nel mio caso), riattivare le relazioni interrotte per le festività, sono tutti lavorini che preparano il terreno. Poi chi vivrà vedrà, c'è sempre e comunque la buona patatina pay che corre in aiuto quando serve, ovvero sempre. Vorrà dire che verremo apprezzati dalla escort di turno piuttosto che dalla potenziale scopamica, che puntualmente rimane tale, che continua a tirarsela fino poi a strapparsela.
Bene, per oggi ho finito.... a proposito, mi sono fatto una discreta chiavata con una bella ragazzotta dell'est Europa che neanche credevo. L'avevo infatti battezzata come fregatura e invece.... ma questa è un'altra storia che racconterò a breve. Bye.