giovedì 26 aprile 2007

Chemmenefrega!

Proprio oggi, ho fatto una bellissima discussione con una persona avendo come argomento, il perché si va con le prostitute e che tipologia di soddisfazione può dare.

Un aspetto interessante del dialogo è stato rappresentato dal fatto che io ho osservato come molto spesso mi ritrovo a raccontare fatti privati ad una ragazza che, a parte il rapporto sessuale a pagamento, con me non ha nessun tipo di relazione.

E’ stato il caso di Katia (non mi chiedete il link... ha appena tolto l'annuncio).
Anche in questo caso le informazioni mi sono giunte leggendo l’annuncio in rete.

Devo dire la verità: non si tratta di una bellezza stratosferica, ma il solo fatto che ha il coraggio di pubblicare le sue fotografie, mi ha tranquillizzato molto rispetto al rischio di avere una fregatura.

L’avevo, come in altri casi, contattata in passato per avere delle info dettagliate ed all’inizio l’avevo scartata in quanto forniva solo servizio di escort in albergo o in appartamento. Successivamente, visto la penuria di novità, mi sono rilanciato su questo articolo e di fronte alla mia obiezione riguardo al luogo di incontro, mi rispose di essere anche in grado di ricevere, con debito preavviso, presso la sua abitazione.

Fatto sta che non è riuscita a convincermi neppure in questo caso. A distanza di qualche settimana però, la curiosità è diventata veramente morbosa. Chiamo e questa volta, riconosciutomi, mi dice che è disponibile all’incontro presso un residence di Riccione. Non me lo faccio ripetere due volte. Fisso l’appuntamento e il rate e mi dirigo in loco.

Dopo anni di attività, oggi sono abbastanza rilassato durante le “operazioni” di ricerca della location. I primi tempi, ricordo di essere stato sempre molto impacciato e sempre timoroso di essere “riconosciuto” durante la mia attività.

Insomma, dal mio punto di vista, era abbastanza palese quello che stavo facendo.

Quell’uomo che arriva sulla macchina alla ricerca del numero civico, gira e rigira per trovare un comodo parcheggio.

Finalmente lo trova.

Non fa in tempo a spegnere l’auto che subito chiama qualcuno al cellulare.

Dopodiché, qualche istante e si sente nella vicina abitazione, il “tiro” del cancello che si apre. A quel punto scende dalla macchina. Guarda a destra. Guarda a sinistra e si infila nel portoncino.

Saprei riconoscere un puttaniere in caccia anche solo dall’odore. Così come ci sono amici che trovano la location delle girls, facendosi guidare dall’olfatto: quell’inconfondibile profumo di salviettine umidificate….

Fatto sta che è andata proprio così. All’interno del residence, la prima impressione è quella del classico albergo riadattato. Nulla di particolare. Mi devo recare al secondo piano utilizzando l’ascensore così come da istruzioni e da bravo bambino ubbidiente, così faccio.

Al solito: arrivo al piano e di fronte a me, la porta dell’interno selezionato si apre come per magia. Entro, do una sbirciatina nella penombra e vedo la mia preda. Non è malaccio, penso tra me e me. Molto spesso mi è andata peggio.

Altezza circa 170 cm forse qualche cosa in più con i tacchi. Capelli scuri ramati fino a metà schiena e, cosa che mi colpisce di più, il suo corpicino ha le efelidi. Non voglio fare l’acculturato: insomma la tipa ha le lentiggini. So che a molti non piacciono, ma alla tipa in oggetto conferiscono un’aria adolescenziale anche se non è più bambina.

Il primo quarto d’ora è dedicato quasi esclusivamente a quel minimo di conoscenza reciproca che consente di entrare in sintonia. Una volta nudo, non sto neppure a ripetere i soliti commenti sulla verga.

Fatto sta che senza proferire una parola, se lo caccia in gola. Non fino in fondo, ma comincia un bel pompone cabriolet. Succhia che ti risucchia, slinguetta che linguetta, insomma fatto sta che sono bell’e pronto alla spruzzata. Lei si raccomanda di avvertire e così faccio. Mi parte una bella fontana che le manca il viso solo di qualche centimetro. Bene la prima è andata.

La seconda è d’obbligo nonché compresa nel prezzo pattuito. Altre chiacchere e si ricomincia. Nuovo pompone cabrio dopodiché mi gomma e mi inizia a cavalcare a smorza. Non smette mai di guardarmi fisso negli occhi finchè non capisco che sta incominciando a godere.

A quel punto le prendo le chiappe e inizio a dare colpi utilizzando il bacino. A quanto pare alla ragazza piace il sesso potente. Accontentata. Gli ultimi dieci minuti, li dedico a una generosa pecorina durante la quale mi incita a ingropparla con veemenza.

Finisco così. Sento defluire il sangue dal mio “coso”, quindi estraggo l’arma. Lei si gira su un fianco dicendomi che è andato tutto moooolto bene…

Mentre mi rivesto le racconto un po’ di cazzi miei e le do un po’ di indicazioni per migliorare la sua attività nonché il servizio.

So di averle raccontato cose delle quali non gliene può fregà de meno… ma tant’è: chissenefrega!

martedì 24 aprile 2007

il caso Nausica Love

In molti mi hanno accusato di non essere costante nella pubblicazione delle avventure su questo blog.

E’ anche vero che le disponibilità non sono illimitate e ogni tanto è opportuno fermarsi per evitare di fare bancarotta. Posso garantirvi che a ragionare con il cazzo, ci vuole veramente poco a trovarsi senza soldi in tasca.

Ho visto una marea di utenti fermarsi dopo qualche mese vissuto al massimo. Continuare ad elemosinare informazioni alla ricerca di una girl che fornisse servizi interessanti a prezzi modici. Ma si sa, da sempre la figa è attratta dai capitali.

Un esempio tipico è rappresentato da quelle che lavorano nei night club e per arrotondare, ogni tanto fanno qualche marchetta. Ci sono alcune poi che, una volta verificato che si fa meno fatica e il lavoro rende molto meglio, passano dal cabaret al bordello. In questo passaggio ci sono soggetti che lasciano indietro la propria professionalità trasformandosi in una prostituta di bassa lega.

Altre, invece, capitalizzano le esperienze e rifioriscono come escort.

In questa sorta di limbo, molto spesso sono intrappolate vere e proprie bellezze che, fortuna vuole, ogni tanto mi capita di incontrare.

La storia più famosa e forse anche quella più polemica, è sicuramente rappresentata da NAUSICA LOVE per la quale voglio spendere due parole. Dal mio punto di vista è sicuramente il top del marketing (o marchetting che dir si voglia).

In poco meno di tre anni è riuscita ad elevare il proprio status da prostituta da 150 rose all’ora a qualcosa come una top level da 400/500 rose l’ora. Sembra quasi incredibile.

La prima domanda è avrà dato via il culo… eppure sono quasi sicuro che fino alla concorrenza di 300 euro/ora, sia rimasto vergine.

In sostanza si tratta di una delle poche che non ho avuto il piacere di incontrare. Sin dal suo primo annuncio, sono rimasto affascinato da questa bellezza dell’est dalle forme di modella e dalle gambe lunghissime.

Quando poi ho avuto l’occasione di sentirla per telefono, sono rimasto affascinato se non ammaliato come Ulisse dalle sirene. Eppure non ho mai avuto il piacere di incontrarla.

La cosa che mi ha incuriosito da subito è che usa sempre una serie di metafore per fare capire al nuovo cliente il tipo di servizio offerto. Nel mio caso, alla richiesta del rate, mi ha risposto “caro mio, sappi che qui non si va in trattoria ma in un ristorante di pesce di lusso. Difficile dire la spesa per una cosa che non è ordinaria”… efficace no come esempio?

Ben presto la tipa è diventata il simbolo della marchetta d’alto bordo nella riviera romagnola. E dire che non si è mai fatta scendere il sudore dalla fronte per ciucciare un pisello in più. Semplicemente, veniva contattata.

Ne ho sentite di cotte e di crude sul suo conto: dalla banale logorrea (non smette mai di parlare, nemmeno con il birillo in bocca, così l’ha definita un suo cliente) al fatto che è capace di “intrattenerti” come da accordo per un paio di ore, facendotela solo vedere.

Naturalmente insieme alla fama, sono arrivate anche le polemiche. Giunte soprattutto da coloro i quali semplicemente, non possono. Oppure non vogliono spendere importi esosi per un po’ di compagnia.
Sono quelli del club del cinquantino, tutti amici, capiamoci bene!

Ebbene da questa vera e propria falange di escortisti, si sono levati in più riprese, cori di protesta conto quelli che avevano il coraggio (o che semplicemente ne avevano) di spendere “petali verdi” così come se piovesse.

La tipa è stata addirittura accusata di avere la “fiatella”, cosa che per una escort non è il massimo della vita. Ma tant’è che a tutt’oggi perpetra il suo “marchetting” non solo in Romagna, ma anche in altre zone d’Italia dove so per certo che viene ancora ampiamente apprezzata e richiesta.
Ciao Nausica…

mercoledì 11 aprile 2007

the Big Gun e la scimmia urlatrice

Solitamente il rapporto con le girl che frequento, è assolutamente estemporaneo e legato ad un solo, massimo due incontri. Questo perché come ampiamente illustrato in precedenza, mi piacciono le novità.

Diversamente dal solito, ho incontrato questa tipa tre o quatto volte in quanto mi è rimasto impresso la sua caratteristica di scimmia urlatrice.

E’ una fredda giornata di gennaio. Giro per le strade di Rimini, passando da un cliente all’altro. Mentre guido, la mente si riempie, anche se non dovrebbe perché concentrata sul lavoro, dei problemi della vita quotidiana.

Decido quindi che è giunto il momento di una pausa. Metto mano alle mie armi: elenco con le pornoprede, telefonino e la fida CB (carta bancomat), il mio inseparabile flexible friend.

Passo a ritirare un po’ di contante e decido di dirottare

ELISABETH (ALIAS OLGA, ALIAS VALERIA, ALIAS INGRID)

E’ un po’ che la osservo, che la seguo attraverso le recensioni reperite in rete. Non mi ha ancora finito di convincere.

Decido comunque di chiamare. Per dire la verità ci avevo già provato in passato e la prima impressione non era stata particolarmente esaltante.

La location dell’incontro è a me nota. Un residence a Rivazzurra di Rimini già famoso per avere ospitato altre “signorine” con le quali, adesso che ci penso, ho sempre avuto una esperienza positiva.

Fisso l’appuntamento di lì a qualche minuto e mi viene risposto che va bene.

Parcheggio in una via laterale per evitare sguardi indiscreti (sarebbe da aprire un capitolo sul modus operandi di ciascun putantourer. Dico solo che più cerco di nascondermi e di passare inosservato, maggiore è la mia consapevolezza che chi mi guarda capisce le mie intenzioni, quello che sto facendo, dove sto andando e con chi. Delle volte mi faccio dei microviaggi su questo argomento proprio appena prima di entrare da una girl, e la cosa che mi diverte è che questo stato di cose mi eccita ancora di più).

Salgo lentamente gli scalini e mi avvicino alla soglia. Appena giro l’ultima rampa di scale la vedo. Stranamente e a differenza delle altre precedenti avventure, lei è lì sull’uscio che mi aspetta.

Sguardo languido. Un mano appoggiata sull’infisso della porta aperta, poco sopra il capo a fare da perno alla sinuosa figura, l’altra sul fianco.

Bhe, niente male come accoglienza.

Mi fa accomodare. Molto, ma molto carina. Una bella e giovane ragazza, poco più che vent’enne alta circa un metro e settanta, con capelli lunghi a metà schiena e biondissimi. Praticamente una valchiria.

Mi accoglie con un top scuro da ginnastica che scopre l’ombelico e un paio di pants neri a vita bassa. Almeno dimostra di avere un po’ più di fantasia delle sue colleghe. Ancora con il soprabito addosso, mi siedo e guardandoci negli occhi iniziamo la trattativa.

- Come ci mettiamo d’accordo io e te? –
- Sono 100 con calma – mi risponde
- Quindi 200 per un paio di giri, giusto? – di rimando
- 250, per un’ora – fa lei, allungando una gamba verso il mio basso ventre e togliendosi l’infradito mi massaggia il vermellone con la pianta del piede nudo. In quel momento sono più concentrato sulla trattativa che non su di lei.
- 200 un paio di giri con calma e divertimento, cosa ne pensi?
- Ok – mi fa.

Ci alziamo e mi accompagna in camera da letto. Sento che si muove nell’appartamento mentre io mi spoglio.

Come dicevo, non è la prima volta che mi reco in questo residence che pur essendo in prima linea, offre un buon grado di privacy (non c’è portineria) ed è stato recentemente ristrutturato, così gli appartamenti sono dignitosi e arredati con gusto.

L’operazione di svestizione, è per me un rito. Giacca, cravatta, pantaloni e soprabito devono rimanere in ordine sopra una sedia per evitare di stropicciarsi. In questo frangente, lei finisce di parlare al telefono, che poi spegne, quindi mi raggiunge in camera da letto. Non si è ancora tolta nulla. Io sono in piedi davanti ad uno specchio che mi sto sbottonando la camicia, e lei da dietro inizia un balletto tipo lap dance usandomi come asta per le sue evoluzioni. La sua manina parte dritta nelle mutande. Stringendo l’amico mi guarda stupefatta e mi dice – che cos’è? Voglio vederlo! – ed appena accontentata - …mai visto un cazzo così! – la solita frase di rito…

In men che non si dica si spoglia, mi butta sul letto, mi gomma a nuovo e parte con una focosa superpompa. Il tutto preceduto da microshow con un dildo che mi faceva concorrenza. Dopo un po’ si passa alla ginnastica vera e propria. E qui la sorpresa. Alla ragazza piace veramente il suo lavoro. Appena penetrata, si muove con foga e urla. Fa così tanto casino che sono costretto a chiederle di fare più piano ma lei di rimando mi risponde - …il residence è vuoto, e poi a me piace così… -

Devo dire che è stato divertente. Fra un round e l’altro lei si è fumata una sigaretta e abbiamo parlato del mio amichetto al piano di sotto (discussione abbastanza sterile, ma non sono andato lì per confrontarmi sui problemi della vita). Dopo un po’ è ripartita prima di mano, poi di bocca e subito a pecora dove si è fatta sbattere per un bel po’ terminando stravaccandosi sul letto.

In conclusione una esperienza positiva.

giovedì 5 aprile 2007

Back to action: Natalia a Pasqua

Se alla bestia non si fornisce nutrimento ad intervalli regolari, tenendola sotto controllo, finisce per scoppiare.

Ed infatti così è stato.

Nella giornata di ieri non sono riuscito a tenerla sufficientemente a bada e quindi, nel primo pomeriggio, l’ho sfamata.

Sono andato a fare una visitina a NATALIA

Era qualche giorno che mi soffermavo sulle sue fotografie cercando di capire se ne sarebbe valsa la pena o meno. Tanto più che un utente di escortforum, settimana scorsa ha rilasciato una recensione non proprio confortante. Ha definito la ragazza in oggetto come molto carina, ma anche una furbetta. Ovvero una tipa che per telefono promette mari e monti, poi quando ti si para davanti o meglio è stesa nel letto, elenca una serie di divieti nemmeno si fosse contromano in autostrada.

Fatto sta, che come dicevo, se è la bestia a comandare, si può fare ben poco.

Per dire la verità avevo orientato il mio interesse su di un’altra preda che sinceramente mi aveva attizzato di più. Ma tant’è che questa tipa, non solo mi fa attraversare tutta la città sotto la pioggia con un traffico micidiale, ma una volta sotto casa, ha la bella faccia tosta di dirmi che in quel momento era impegnata e che avrei dovuto fare un giretto “aspettando” in mio turno….

Non se ne parla neppure. Non sopporto di fare l’anticamera dai miei clienti che mi pagano profumatamente, figuriamoci se resto nella sala di attesa di una prostituta che neppure so come è fatta realmente e soprattutto come lavora.

Per farla breve, quasi incazzato, ho preso l’elenco delle prede precedentemente preparato a dovere e, scartata quest’ultima, telefono a Natalia.

Mi risponde una vocina molto dolce, da ragazzina. Purtroppo il suo italiano è limitato alle solite indicazioni della location. Di prezzi non se ne parla. Ma avevo i maroni pieni e soprattutto “giranti” di conseguenza sapevo di avere la possibilità di strappare una buona performance a fronte di un prezzo ragionevole.

La location è un noto residence di San Giuliano, già conosciuto per essere stato base di altre ragazze provenienti soprattutto dai paesi dell’Est Europa. Questa volta invece si tratta di una brasiliana di ventiquattro anni, portati benissimo, tanto da dimostrarne anche qualcuno di meno.

Alta circa un metro e sessanta con tutte le curvettine al posto giusto. Tipo velina della tv. Il viso è molto carino e lei non manca di ammiccare e di stuzzicarmi leccandosi le labbra e pizzicandosi i seni da sopra la maglietta aderente.

Mi apre la porta vestita come una ragazza qualunque: scarpe da tennis, jeans stretti a vita bassa e top di cotone con ombelico scoperto.

Mentre entro cerchiamo di fare due parole, ma la difficoltà di comunicazione è tanta e tale che decido di passare subito alla trattativa. Mi ha chiesto che cosa preferivo fare… ovviamente tutto e che mi sarebbe piaciuto fare un paio di scopate con calma.

Le chiedo il prezzo. Lei tace qualche istante. Allora io lancio una provocazione sparando 150 eurose. Lei tenta di rilanciare a 180, ma io ho già in mano 160 e chiudiamo così….

Per chi non mi conoscesse, non sono uno che prezza al rialzo. Anzi, per quanto mi è possibile, cerco di recarmi dalle ragazze con un budget predefinito onde evitare di sforare oppure di cadere in tentazione con il portafoglio nelle mani.

Per la piazza di Rimini e Riccione, una loft girl che chiede più di 150 eurose per un paio di shoot, deve essere una figa pazzesca o concedere delle performance al di fuori del normale. Le russe mediamente, pensando e non a torto all'Italiano pollo, tengono un rate decisamente più alto. Bisogna anche dire che sono anche mediamente le più fighe in circolazione.

Tornando alla tipina, una volta agguantati i soldini, neanche il tempo di contare fino a dieci ed è già nuda. Mi aiuta a svestirmi e mi incalza di gridolini di approvazione quando vede il palo della cuccagna.

Mi stende e ci si attacca come una idrovora. Non faccio in tempo ad assumere una posizione comoda, così come spesso accade, la mia coscia sinistra viene contratta in un dolorosissimo crampo. Meno male! Il lavoro di bocca era eccellente e stavo quasi per venire. La conclusione non tarda molto in quanto, una volta ripresomi, la ragazza ricomincia a pompare a dovere guardandomi dritto negli occhi modello film porno.

Ormai l'eccitazione è ai massimi livelli e lei fa appena in tempo a togliersi di bocca il toblerone ....spruzzz....una innaffiata modello tsunami!

Il tempo di riprendermi, mi alzo, vado in bagno a lavarmi e lei mi segue. Dietro me, nel piccolo ma ordinato bagnetto, continua con le sue moine fatte di baci e leccatine sulla schiena e carezze sulle chiappe che a detta sua le piacciono tanto.

Con tutto questo movimento, il vermellone non riesce nemmeno a chinare la testa: è veramente in forma. Lei me lo prende, si insapona le mani e me lo lava. Ovviamente l'accoppiata sapone e acqua tiepida è una manna che lo rinvigorisce nemmeno fosse la verga di Mosè nel deserto (non so se di può dire, ma è l'immagine che mi è venuta in mente in quel momento, visto che siamo sotto periodo pasquale ed in tv non fanno altro che fare girare i soliti colossal anni sessanta, narranti bibliche avventure).

Torno nella stanza scannatoio mentre lei mi fa capire che tarderà qualche minuto per perfezionare la propria igiene.

Mi sdraio e dopo poco lei è di nuovo con la testa in mezzo alle mie gambe a pompare come un meccanico delle bici al giro d'Italia. Dieci minuti e una volta incappucciato, se lo infila fino alla base a smorza candela.

I primi istanti sono permeati dall'immagine del suo volto trasfigurato in un misto di goduria, dolore e stupore per essere stata in grado di inghiottire la mia serpe. Non posso fare a meno di ridacchiare tra me e me. Dopo un dieci minuti durante i quali fa di tutto per godere, inizia a incalzare il ritmo fino a farsi scappare un guaito segnale del raggiunto orgasmo.

Adesso tocca a me.

La giro e inizio a infierire a pecorina. Lo spettacolo è davvero eccezionale. Un culo sodo, rotondo e di colore ambrato che nemmeno si muove sotto i miei colpi di maglio.

Sono proprio soddisfatto.

Purtroppo la foga è tanta e le mie "dimensioni" tali da costringere la ragazza a cambiare posizione. Finisco quindi alla missionaria che non è il massimo della vita ma tant'è questo è il lato negativo di avere una big gun tra le gambe.

lunedì 2 aprile 2007

Qui comincia l’avventura del signor…

Non è difficile per me avere a disposizione un congruo budget.

Maggiori difficoltà derivano, paradossalmente, dalla scelta della preda di turno.

A volte l’offerta è così ampia da non consentire una scelta ponderata. E questo purtroppo accade la maggior parte delle volte.

In più c’è da districarsi fra foto fasulle, annunci invitanti, recensioni di utenti che dichiarano che la tipa fa di tutto e di più per cifre ragionevoli. Insomma, fatto sta, che anche andare con le troie rischia di diventare un lavoro.

Sicuramente lo è per me in questo momento visto che ho deciso, mio malgrado, di mettere a disposizione di quante più persone possibile, l’esperienza di anni e anni di arte puttanologica e di putantour.

Ultimamente, come già accennato, sono un po’ fermo. Non c’è nulla che mi interessa in modo particolare. O meglio, qualcosa c’è sempre, ma sono state veramente troppe le fregature che ho subito.

…il puttaniere che c’è in te!

Innanzi tutto comincio con lo scusarmi con tutti coloro che periodicamente visitano il blog, nella speranza di trovare qualche aggiornamento. Ultimamente, causa sempre più pressanti impegni di lavoro, non mi è stato possibile procedere con regolari pubblicazioni.

Osservando il numero di visite al mio blog, mi rendo conto che l'argomento troie e co., a quanto pare, interessa a molti.

Qualcuno diceva “…sveglia il puttaniere che c’è in te… “.

Sì, perché la maggior parte di appartenenti a questa categoria, sono persone insospettabili. Sono di diverse fasce sociali, ma tutti ugualmente dediti all’unica passione che veramente unisce gli uomini ovvero la figa.

Mi sono chiesto spesso se nel mio peregrinare di donna in donna, non fossi per caso alla ricerca di qualcosa. Di una esperienza, di una sensazione, di una avventura. Insomma qualcosa che gratificasse il mio Io più profondo.

Quante volte mi sono guardato in mezzo alle gambe, osservando il mio “paletto”, chiedendomi come mai spesso comanda più lui di me. Sembra quasi connesso direttamente al cervello. E molto probabilmente lo è veramente.

Questo è un problema, soprattutto quando ci si presenta alla porta di qualche girl. Come già accennato in precedenza, lo si fa già ampiamente ingrifati e purtroppo, quello che ci si trova di fronte, raramente corrisponde alle aspettative. Ma è lui che decide.

Non tu.

Una vocina ti comanda di andare avanti, visto che sei arrivato fin lì. E non ci sono promesse che tengano, quasi sicuramente il rapporto durerà qualche minuto o poco più, lasciando più insoddisfazione che altro. Obbligandoti a recarti dalla prossima della lista.