giovedì 28 giugno 2007

Il grande fratello ci osserva!

Non è che l'attività di putantourer viva un bel periodo!
Leggete questo articolo, soprattutto quando si riferisce ad una zona della quale ho parlato qualche posta fa....

CESENATICO – Si è conclusa in Toscana con l'arresto del 28enne di nazionalità rumena Alex Octavian Sabau e del connazionale 31enne Mihai Marian Suciu, incriminati con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, l'operazione ''Nicu'' avviata la scorsa estate dalla Questura di Forlì e coordinata da Calogero Germanà, che ha portato all'arresto di altri otto connazionali anche per furto in aziende.

Nei guai in precedenza finirono Dorinel Pintilie, George Chifu, George Adrian Oprea, Minaita Razvan, Ionel Tofan, Georgescu Viorel Sorin, Nicoleta Cupcea e Gianluca Verdecchia.

Il primo intervento della Polizia si verificò in un condominio di via Raffaello a Valverde, abitualmente frequentato da clienti di prostitute reclutate dall'est europeo, nella fattispecie dalla Romania. Nel corso della retata fu scoperto anche un furgone carico di refurtiva rubata in negozi e ditte marchigiane
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Questo è il link alla notizia

La starlette (seconda parte)

Una volta giunto, se non ricordo male, al secondo piano, sento aprirsi una porta e ed un saluto provenire dall'interno.

Penso subito che questo incontro sarebbe stato diverso dagli altri in quanto non mi era mai capitata tanta disinvoltura ed accoglienza al presentarmi sull'uscio di una girl.

Mentre mi appresto ad entrare, compare lei.

Noto subito che le fotografie corrispondono al vero.

Lei è una bella ragazza, molto alla moda. Veste un paio di jeans, scarpe da tennis ed una camicetta nera che fa fatica a contenere il petto prosperoso.

Senza tacchi raggiunge agevolmente l'altezza di un metro e settanta.

Molto gentilmente mi fa accomodare e ci sediamo sul divano in salotto. La casa è molto carina, ben arredata e curata. In modo molto originale, sono volutamente appoggiati per terra alcuni quadri.

Ci sono due stanze al piano terra: una da letto piuttosto grande che scoprirò successivamente essere lo scannatoio ed un'altra più piccola adibita a guardaroba.
E che guardaroba!

Centinaia di capi di abbigliamento delle migliori marche. Alla tipa piace fare shopping.

Fra le due camere c'è un bagno in stile moderno con la cabina doccia in cristallo.

Il salotto è soppalcato ed in alto c'è il letto dove la tipa riposa le sue stanche membra.

Facciamo quattro chiacchere di rito e ci fumiamo una sigaretta (all'epoca ero ancora assillato da questo vizio che con grandi sacrifici sono riuscito ad eliminare).

Dopodichè mi fa un cenno e mi chiede

- andiamo di là? -

Mi accompagna in camera da letto, accende alcune candele e uno stereo e poi mi dice:

- aspettami qui che mi vado a preparare -

Non nascondo che ero molto arrapato.

Pian pianino ordinatamente mi spoglio.

Una volta nudo (sempre con le mutande addosso per verificare l'effetto pirellone), mi tocca aspettare ancora un paio di minuti durante i quali lei si sta spogliando e preparando per l'incontro vero e proprio.

Nel frattempo mi fa delle domande dall'altra parte delle camera. Domande alle quali cerco di rispondere ma non riesco a farmi capire un po' per la differenza di linguaggio, un po' perchè non ascoltato.

Mi siedo sul letto e quindi lei appare.

Molto carina, devo dire.

Il fisico corrisponde alle mie aspettative e il gusto nell'abbigliamento si rispecchia in un completino intimo di color pastello e semitrasparente.

- Ti piaccio? - mi dice

- Porcazozza che figa! -

Lei mi sorride, ci abbracciamo e ci baciamo.

Sento che mugola mentre limona, sinonimo di piacere.

Le mie mani corrono in tutte le direzioni. Soprattutto verso il seno che cerco insistentemente per tastarne la consistenza e per pizzicare i capezzoli che nel frattempo si sono abbondantemente inturgiditi.

Ci buttiamo sul letto.

- togliti le mutande! - mi fa

Una volta nudo

- porca miseria! - sgrana gli occhi e mi tocca il cazzo come a verificare che fosse vero.

Con un piccolo sforzo, cerca di stringere l'asta per verificare la consistenza.

Dopo un paio di battutine, si ingolla la cappella.

Una bocca capiente e umida. E' molto brava nell'arte del pompino.

Nel frattempo io continuo a toccare e sfregare quel corpo che mi piace tanto.

Le infilo prima un dito, poi due su per la figa.

Lei mugola e si bagna.

La patacca è completamente depilata nella parte inferiore, mentre in quella superiore presenta un pelo biondiccio rasato.

Continuiamo così per un paio di minuti, dopodichè sono costretto a chiederle di smettere se non voleva che le riempissi la bocca.

Si alza di scatto e prende un preservativo che infila in un attimo. Successivamente prende una cremina che mi dice essere stimolante e se la passa sulla bernarda.

Non appena punto la cappella, mi infilo fino alle palle.

Lei inarca la schiena con un mugolio di piacere e mi incita a continuare. Ovviamente con una eccitazione così importante non duro molto, ma successivamente mi ha detto di avere goduto lo stesso.

Mi alzo e mi reco in bagno.

Una volta terminato il lavaggio, andiamo in sala a fumare una pagliuzza (chi ha orecchie per intendere intenda).

Grandissimo relax a cinque stelle.

Una volta terminato, ci guardiamo negli occhi e io riprendo a toccarle il seno.

Dopo poco mi dice di volere tornare nello scannatoio e questa volta di scoparla per bene.

Limoniamo fino al letto e una volta sdraiati, cerchiamo con la bocca i rispettivi genitali.

Eseguiamo un lunghissimo ed appassionato sessantanove dove ho la possibilità di vedere un figone polposo e bagnato dentro al quale mi ci getto dentro con lingua, bocca e anche un pezzo di naso.

Ricominciamo la cavalcata.

Questa volta sono più in forma e sudiamo entrambi in un atto veramente infoiato.

Finisco alla pecora, con colpi di maglio e maroni che sbattono nonchè un dito a virgola ben piazzato nel buco del culo.

Rimaniamo distesi sul letto ansimanti.

Successivamente mi alzo e mentre lei si lava io faccio una doccia.

A differenza di altri, come saprò in seguito, io ho avuto una ottima esperienza che circa due settimane dopo ho ripetuto.

Adesso dicono si sia inflazionata molto e che le performance non siano più all'altezza, ma a me il fatto di essermi trombato con soddisfazione una starlette, mi arrapa anche solo il ricordo di quel pomeriggio.

...una dimenticanza alla quale pongo subito rimedio. La ragazza è pubblicizzata su quasi tutti i siti con nominativi diversi e forse anche con numeri di cellulare diversi. L'annuncio più attendibile è quello relativo a NICOLETTA dove peraltro sono presenti anche altre recensioni più o meno positive.

martedì 26 giugno 2007

La starlette (prima parte)

Chi di voi non conosce la storia del povero Marco Pantani?

Penso che quasi tutti siano a conoscenza del fatto che il ciclista vincitore del giro d’Italia e idolo delle folle, sia morto a causa di un uso spropositato di sostanze stupefacenti.

Da quello che si è potuto apprendere dai media e quindi anche dai giornali, il ragazzo è stato vittima di una grave forma depressiva e ad un uso eccessivo di cocaina che lo ha portato inesorabilmente a toccare il fondo presso il Residence delle Rose nella notte di San Valentino (credo) di qualche anno fa.

In molti si saranno sicuramente soffermati sul fatto che più desta attenzione ovvero come ha fatto una persona come lui a finire in quel modo.

In pochi sanno, se non hanno letto approfonditamente le cronache, che dietro la figura del buon Marco, c’era una donna.

In pochissimi sanno inoltre, che questa donna è un’escort professionista e soprattutto che ha avuto l’annuncio su molti siti internet e che ora lo mantiene solo su escortforum.

Alcuni amici fidati, infine, sanno che il Big s’è scopato in più di una occasione la famigerata DAMA NERA.

Per dire la verità, quando sono venuto a conoscenza della sua vera identità, era già passato un anno e mezzo. Però fa sempre una certa impressione venire a sapere di essere stato con una “starlette”.

All’epoca stavo muovendo i primi passi nel mondo dell’escorting.

Bada bene, non in quello delle loft girl.

Cioè era già da tempo che giravo per gli appartamenti a cercare qualcosa di interessante, ma era una delle prime volte che andavo insieme ad una escort professionista.

Ricordo che ero indeciso fra la suddetta e Nausicaa (di cui ho accennato qualche post fa).

Fatto sta che un pomeriggio di novembre, decido di contattarla convinto soprattutto dalle fotografie che a quell’epoca giravano sul defunto Stuzzico e che promettevano di incontrare una ragazza che corrispondeva in pieno ai canoni da me ricercati.

In particolare mi attirava, come il miele attira le api, quel seno prosperoso difficilmente contenuto da un body di pizzo.

Non so perché ma mi ricordava una dama di inizio ‘900. I fianchi abbondanti ma non eccessivi, che creavano una sinuosa silouette.

Eppoi che dire di quello sguardo con un leggero strabismo, da gatta. Non che sia particolarmente amante dei gatti, ma in quelle foto che purtroppo non riesco più a rintracciare in rete, la ragazza mi guardava con occhi come da dire “non aspetto altro che te”.

Insomma, un annuncio corredato di immagini, molto ben costruito.

Avevo già telefonato un paio di volte per capire di che cosa si trattava e soprattutto per chiedere location e prezzi.

La voce al telefono non mi è mai sembrata entusiastica e per nulla invogliante.

Le foto però, quelle ogni tanto mi tornavano in mente e quando una immagine sale così insistentemente, diventa per me difficile trovare un’altra strada se non quella che conduce all’incontro.

Ricordo ancora adesso, come se fosse passata solo un’ora, che a bordo della mia auto, fermo ad un semaforo ad aspettare il verde, mi continuavo a chiedere:

- che faccio?
- Vado o non vado?
- Non è che mi prendo una colossale fregatura?
- E se poi non mi piace?
- Cazzo, 300 euro sono veramente molti!

Letteralmente mi stavo tormentando ma come spesso accade, sono passato in automatico all’azione.

Apro lo sportellino del cellulare e compongo il numero.

Dopo qualche squillo mi risponde la solita vocina un po’ scocciata con un forte accento dell’est Europa.

Apparentemente non mi riconosce quindi faccio tutte le mie brave domandine di rito.

Il tutto dura circa un minuto, massimo un minuto e mezzo e finisco con il prendere appuntamento di lì ad un’ora.

Quando ho finito la telefonata, sono esattamente dall’altra parte della città.

C’è tutto il tempo per arrivare puntuali, ma non di perdere tempo per la strada.

Mi devo recare a Riccione in zona porto canale.

Non sono mai stato a nessun appuntamento da quelle parti.

Sinceramente faccio fatica ad immaginare la tipologia di appartamento, visto che fino a quel momento, le mie esperienze non sono state felici da questo punto di vista. Di solito si tratta di condomini fatiscenti, piuttosto che di residenze estive opportunamente “riconvertite” a puttanodromi invernali.

Questa volta faccio fatica a credere ai miei occhi.

L’appartamento è ubicato in una zona signorile della Riccione “bene”. Una piccola palazzina di sei appartamenti, se non ricordo male, dalle pregevoli finiture.

La cosa mi ha molto tranquillizzato e per una volta avevo la certezza che nessuno avrebbe sospettato della mia presenza in zona. T

anto più che una volta parcheggiata la macchina e telefonato per avvertire del mio arrivo, la ragazza si sporge dalla finestra, per verificare chi sono e come sono.

Io alzo gli occhi e la vedo per un istante: con i capelli al vento mi sembra anche meglio di quello che immaginavo.

Questa sua mossa, dal mio punto di vista, ha consentito a un eventuale osservatore, di pensare che io fossi veramente un suo amico.

Mi reco molto tranquillamente al cancellino che lei con un ottimo tempismo, provvede ad aprire proprio mentre accenno ad appoggiare la mano sulla serratura.

Questa volta sono molto più tranquillo del solito.

La cosa si sta mettendo bene.

Salgo fino al secondo piano.

Fin qui nulla di strano rispetto ad una visita da amico.

I corridoi sono molto puliti e non c’è il solito odore stantio di disinfettante piuttosto che quello tipico dei trombodromi ovvero quello di fazzoletti umidificati.

giovedì 21 giugno 2007

Attenzione alle new entry

Come spesso capita durante il periodo estivo, la riviera romagnola è oggetto di sbarco di numerose ragazze che si improvvisano del mestiere.

Ad un primo colpo d'occhio, la cosa può sembrare positiva, ma ben presto ci si accorge che molte di queste fanciulle non hanno nulla a che fare con una professione di relazioni come quella della escort-accompagnatrice-intrattenitrice.

Si rischia quindi di finire in casa dell'impacciata di turno, che non ha neppure idea da che parte prendere un ingrifato italico alla ricerca di uno svuotamento.

Il primo errore che commettono è sicuramente sulla richiesta del rate.

Ormai esiste un grado di sensibilizzazione da parte dell'utente finale verso questo argomento tanto che per una fornitrice, risulta alquanto controproducente puntare subito al rialzo.

Ultimamente sto notando una maggiore consapevolezza dimostrata dal consumatore finale.

In più di una occasione ho accennato al fatto che, quando si arriva di fronte alla ragazza prescelta, molto spesso si è alla fine di un film iniziato qualche ora prima nella propria testa.

Io lo chiamo "il viaggio" e qui si trovano un paio di post dedicati proprio a questo argomento.

Il coefficiente bellezza, in questo caso, ha sempre fatto la sua parte. Quanti di noi sono usciti da un incontro con la strafiga di turno, senza più un soldo in tasca ma con tante domande nel cervello tipo: questa è l'ultima volta, non mi faccio fregare più, la prossima volta che mi capita so io che prezzo pagare.

E puntualmente, con cadenza regolare, ci si ricasca.

Appunto perchè la mentalità italiana ed in particolare quella borghese romagnola, è tarata sul "chi più spende meno spende". Ma quando c'è qualcuno che continua sistematicamente a perpetrare fregature, prima o poi si matura un concetto ed un atteggiamento diverso rispetto al problema.

Ed è questo il tanto agognato grado di evoluzione del putantourer consapevole.

- Io voglio scopare ma non per forza al prezzo che vuoi tu. Se non ti sta bene darmela, e darmela bene per X rosole, ce n'è sicuramente un'altra disposta a farlo. -

Alcuni chiamano questa tecnica come "il giratacchi". Ovvero se tenti di prendermi in giro, mi alzo e me ne vò.

Se la mia signorilità mi imponeva fino a qualche tempo fa un certo stile, anche nei confronti di queste ragazze che molto spesso partono da un presupposto sbagliato, oggi sono più portato a "tirare dritto".

Preferisco sapere che cosa sto comprando piuttosto che accontentarmi di una bella scatola, ma vuota.

Culo e ritorno in 90 minuti (seconda parte)

Il cervello ronza.

C’è una mosca dentro che gira e rigira nel vuoto totale.

Questa mosca ha un nome: Camilla.

Non che sia una gran figa, come ho avuto modo di descrivere poco più sotto.

Apro lo sportellino del cellulare e cerco il numero che ho preventivamente memorizzato.

Un paio di squilli e mi risponde.

Mi presento e lei sembra riconoscermi subito.

Questa volta mi riferisce che la sua location è cambiata e che non riceve più a Cervia, bensì in quel di Valverde, proprio nell’appartamento di “quella” sua sorella così interessante per le sue doti anali.

Sono al lavoro e fa caldo. Manca quella scintilla produttiva in grado di trasformare positivamente una giornata che sembra volgere al termine senza nulla di particolare.

Ad un certo punto, la mosca che ho in testa, si posa.

Bene, è ora di partire.

Scendo nel parcheggio e accendo la macchina. Sento subito il ronzio del climatizzatore che cerca in tutti i modi di cambiare la temperatura nell’abitacolo.

Non è una bella sensazione. Il corpo sembra quasi ribellarsi a questa commistione di climi e temperature così differenti. Sento la necessità, di slacciarmi il nodo alla cravatta. Tanto di lì a qualche minuto, l’avrei dovuto fare comunque.

Ingrano la prima e parto. La destinazione è nota e non faccio fatica ad indirizzarmi efficacemente verso Cesenatico, anche se in quell’orario del pomeriggio riminese, il traffico va progressivamente intensificandosi.

Una volta sulla SS 16, aumento progressivamente la velocità che porto stabilmente sui centoventi all’ora.

So che il limite è posto ai 90.

La macchina corre via liscia mentre nell’abitacolo la temperatura si è finalmente stabilizzata ed io ho smesso di sudare. Fortunatamente per chi mi incontra, sono un tipo molto pulito e nel caso particolare, mi ero fatto una doccia rinfrescante appena un’ora prima.

Passo lo svincolo di Torre Pedrera e imbocco il tratto a quattro corsie della statale in direzione Ravenna: accelero ulteriormente.

Per percorrere i sette/otto chilometri che mi separano dalla destinazione, impiego solo pochi minuti. In men che non si dica quindi, mi ritrovo sotto casa della tipa.

Una volta trovato il parcheggio, faccio la solita telefonatina confirmatoria. In quel frangente, ho solo pensato che forse qualcuno mi aveva preceduto. Mi avrebbe fatto incazzare parecchio la cosa. Non sono un amante delle file, soprattutto quando si tratta di fare sesso. Fortunatamente non è così ed infatti mi risponde dicendomi di salire al primo piano e che avrei trovato il portone dello stabile aperto.

Già, uno di quegli stabili architettonicamente progettati pro-troia.

Una volta di fronte alla porta d’ingresso sento una serie di rumori e di chiavistelli che si aprono. Sembrava di entrare dal portone di un castello fortificato.

Una volta dentro, mi rendo conto che Camilla per telefono aveva fatto finta di riconoscermi e che probabilmente non aveva più memorizzato il mio numero di telefono sul suo cellulare.

Facciamo un po’ di convenevoli di rito e alla sua domanda su che cosa avrei voluto fare, io rispondo molto tranquillamente che mi sarebbe andato bene il trattamento che non avevo ricevuto la volta precedente.

Via, si parte.

Io mi spoglio da una parte e lei che a differenza della volta precedente indossa un tubino nero, si reca in bagno e con la porta aperta, si accovaccia sul bidet iniziando una lunga procedura di rinfrescaggio della bernarda.

Una volta nudo, lei ha finito e ci incrociamo sull’ingresso della toilette dando vita ad una scenetta che oggi mi fa pensare a due conviventi che, poco prima di andare a lavorare, si sfiorano senza considerarsi durante le operazioni di preparazione per di uscire di casa.

Quando torno, mi chiede subito di sdraiarmi supino sul letto. Così facendo, riparte con il lavorino della volta precedente: linguetta da vipera molisana sulla cappellona in tiro.

Dopo un bel po’, allunga il braccio, prende un preservativo (rosso… bleah che schifo!) e mi inguanta il salame.

Il tutto senza mai mollare la presa e continuando a seghettare per mantenere il tono della faccenda.

Fatto ciò, si inghiotte senza difficoltà la testa ed incomincia a pompare.

Devo dire che questo lavoretto è stato svolto con grande perizia e professionalità, regalandomi veramente delle belle sensazioni.

Ad un certo punto si alza, si sdraia lei supina e allarga le gambe chiedendomi di infilarla.

Glielo punto e le do’ una botta secca fino alla base dell’asta. Lei rivolta gli occhi indietro, spalancando la bocca.

Non mi posso sbagliare, le piace.

Alza un po’ di più le gambe per agevolare la penetrazione e mi stringe violentemente con la mano destra la mia chiappa sinistra, avvicinandomi ulteriormente.

Mi scappa un gemito che lei prontamente ammutolisce ammonendomi di fare silenzio.
Io allora la guardo e le dico
– l’altra volta avevi detto che ti potevo fare il culo –
- No – mi risponde
- Come no? Sono venuto qui per questo! –

Mentre mi continua a guardare, estrare il punteruolo, si lecca quattro dita della mano destra e una volta insalivate, se le passa sopra l’orifizio anale, mentre il dito medio va in esplorazione per inumidire e lubrificare lo sfintere.

A questo punto si prende il cazzo fra le mani e se lo punta.

Il resto l’ho fatto io.

Ziipppp! Fino alle palle.

Un culo morbido morbido.

Lei rovescia la testa indietro e spalanca la bocca in un urlo silenzioso.

Sempre con la mano sulla mia chiappa, stringe fino a lasciarmi il segno, ma ormai ho capito che questo è un segnale di incitamento.

Io pompo un altro po’ finchè non vengo anche io travolto da un orgasmo che mi fa vibrare i muscoli delle braccia e mi costringe ad inarcare la schiena.

Il tutto non è durato molto, ma è stato molto intenso.

Mi estrae e una volta sfilato il profilattico, mi pulisce.

Mi rialzo, mi lavo e mi vesto.

Quanto ho pagato?

Beh, alla fine ho fatto un po’ lo gnorri. Lei voleva un centone ed io le ho detto che la volta precedente ci eravamo messi d’accordo per 120 e due giri.

Ha fatto finta di cadere dalle nuvole.

Mi è sembrato corretto sganciare 70 eurozzi (cinquanta di prestazione standard più l’utilizzo del culo).

Sembrava non gradire il mio comportamento. Le ho messo in mano i soldi, che non ha rifiutato e tanti saluti.

Ho rifatto la strada non so perché, mantenendo la stessa velocità dell’andata.

Fatto sta che una volta alla base, mi sono reso conto che erano passati i classici 90 minuti regolamentari di un match di football.

martedì 19 giugno 2007

Questa volta la testa è a sinistra.

SÌ ALLA REGOLAMENTAZIONE.
APPLICARE LA LEGGE CONTRO LO SFRUTTAMENTO .
GRILLINI, VATICANO E PROSTITUZIONE: SBAGLIATE IPOTESI REPRESSIONE CLIENTI



(19/06/2007) - Come primo firmatario della proposta di legge “Norme in materia di prostituzione”, la 2229, sulla regolamentazione della prostituzione ritengo sia profondamente sbagliata la proposta vaticana che invoca il codice penale per i clienti delle prostitute.

La repressione della prostituzione a suon di articoli del codice penale è storicamente fallimentare.

Fermo restando quindi, la necessità e l’urgenza di una lotta severa allo sfruttamento, alla tratta e allo schiavismo di prostitute e prostituti, extracomunitari e non, esistono già abbondanti strumenti legislativi che vanno semplicemente applicati e la mia proposta aggrava la repressione nei confronti della prostituzione e della tratta delle schiave, i rapporti tra adulti consenzienti devono stare fuori dall’intervento dello Stato ed anche dal giudizio morale.

In un moderno Stato liberale, quando la prostituzione è una scelta legittima, la prostituzione può essere regolamentate e non repressa perché ciò che avviene nella vita privata senza violare la legge non dovrebbe essere oggetto di alcun intervento normativo.

La mia legge chiede il riconoscimento della dignità della persona che si prostituisce e della sua salute, e la regolamentazione dell’esercizio della prostituzione con la “zonizzazione”, e cioè l’individuazione nelle città di zone ove sia consentito l’esercizio della prostituzione senza fastidio per la popolazione residente, e propone l’innovazione della legge Merlin.

Il Vaticano, invece di invocare la repressione, dovrebbe interrogarsi sulle sue responsabilità, per quanto riguarda la propaganda sessuofoba che ha impedito la diffusione del preservativo nella lotta alle malattie a trasmissione sessuale e continua ad impedire quell’informazione sessuale nelle scuole, che garantirebbe una vera e autentica libertà sessuale. Non è con la repressione che si affronta un problema così delicato, ma semmai, con maggiori dosi di libertà e di consapevolezza in materia sessuale
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On. Franco Grillini - Sinistra democratica.

Questo è il LINK alla notizia.

Finalmente qualcuno che usa la testa non solo per appoggiarci sopra il cappello!

Culo e ritorno in 90 minuti (prima parte)

Non è il nuovo record.

Anche perchè non ci sarebbe da stimarsi più di tanto.

E' il tempo che ci ho messo per andare a trovare una girl, darle una trapanata al deretano e ritornare alla base.

Dopo qualche giorno di inattività dovuta soprattutto ad esigenze lavorative, l'ormone ricomincia inesorabilmente a farsi sentire.

Questa volta mi ronza nella testa una pulzella indicatami da un amico, la quale non ha annuncio su internet, ma solo un riferimento sul RDC.

L'amico in questione, mi aveva indicato questa non tanto per la sua bellezza, quanto per le sue doti di vera mignotta ciucciablighi, con una innata passione per il sesso anale.

Il problema è sempre quello burdelli: le dimensioni del mio pene.

Proprio come diceva Elio nella famosa canzone di John Holmes.

Non tanto per i trenta centimetri di dimensione artistica che non sono il mio caso, quanto più per il diametro della testa e del fusto che molto spesso oltre allo stupore, generano anche un certo "terrore" nelle ragazze che incontro.

Forse le uniche che ho notato non intimorite, sono ancora quelle di razza rumena. Anzi adesso che ci penso, sono proprio quelle che stanno zitte e si impalano fino alle palle oppure se lo ingoiano in un classico golaprofonda.

Sarà forse che dalle loro parti, il conte Vlad, ha fatto scuola

Tornando all'incontro, guarda caso la pulzella è una amica intima di una mia conoscenza ed in particolare della ragazza descritta nel post a puntate "che gran puzza di emme".

Ero già passato a sondare il terreno un paio di settimane prima.

All'epoca aveva appena affittato un capanno... ehm pardon... un appartamento in quel di Cervia.

Parlo di capanno in quanto ho avuto l'impressione di essere accolto in un pollaio riadattato ad appartamento. Non che fosse sporco anzi, ma quello che mi comunicava era un vago tentativo da parte dei proprietari di trasformare un edificio il cui scopo originario era lontano dall'essere una civile abitazione.

Quella volta mi venne ad aprire una signora, perchè di questo si tratta e non di una ragazza, di circa 35 anni. Alta 160 cm e con il fisico apparentemente in ordine.

Fasciata in un body rosa ed un paio di scarpe nere con zeppa e tacco a spillo modello pornodiva. Di solito non sono particolarmente espansivo, ma avendo avuto una dritta "certa" sul tipo di performances concesse, mi sono permesso durante la trattativa di essere piuttosto spavaldo toccando culo e tette e mimando quello che avevo intenzione di fare.

Morale, mi accordo per un doppio shot full optional con secondo giro a sintonizzazione su rai2 per la modica cifra di centoventieurispicci.

Appena ritirato in conquibus, in quattro, quattr'otto e due dieci, sono nudo e pronto a farmi strapazzare per benino.

Ovviamente il mio amico pilone è già in tiro e sta facendo la sua porca figura agli occhi di una stupefatta "Camilla".

Parte facendomi stendere supino sul letto.

Mi mette le mani sulle caviglie e, come una gatta, si avvicina al pirellone.

Ne saggia la durezza e la consistenza della cappella. Il tutto senza mai staccarmi gli occhi di dosso.
Inizia un movimento ondulatorio (sega) un pochino impacciato in quanto non riesce a chiudere bene la mano intorno all'ingombrante asta.

Avvicina la bocca al testuto ed estrae una linguetta perfettamente triangolare e dura come la pietra che muove a destra e sinistra sfiorando il mio glande proprio come una vipera molisana.

La cosa è estremamente piacevole e l'idea è quella di finire il primo round con una bella sborratona "du c'a ciap a ciap" così, senza dire niente.

Mentre è all'opera faccio la mossa di metterle una mano tra le gambe e così facendo lei si sposta per agevolarmi.

Tocco la patacca e la sento mooolto umida.

L'eccitazione sale, e di brutto.

Lei si interrompe.
Mi guarda.

- c'è un problema! -

- cioè? - rispondo io

- cose di donne... -

- opporcaputtanazzatroia di quella maledetta vigliacca bastarda inchiodata al tronco d'albero! Echeccazzo! Non sapevi che ti dovevano venire le tue cose, mannaggia a te! -

Dico questo alzandomi e correndo in bagno.

Mi igeinizzo al massimo le mani e intanto che ci sono, mi lavo anche l'uccello.

La fortuna è stata che il tutto è successo prima di un qualsivoglia contatto.

Dopo poco arriva anche lei che si inginocchia sul bidet e inizia a lavarsi la passera.

E' quasi dispiaciuta e si scusa a profusione.

Mi dice che se voglio, le posso fare anche solo il culo!

Ma guarda la Marianna!

Siamo proprio agli estremi!

Io ringrazio, mi vesto e me ne vado, ma non prima di avere ritirato per intero il prezzo pattuito.

Sono uscito molto tranquillamente devo dire, anzi dicendo che più avanti avrei richiamato.

Ed infatti, così ho fatto questo pomeriggio.

lunedì 18 giugno 2007

Un’avventuraza

Questa storia risale a qualche tempo fa.

Solo ora mi permetto di scriverla visto che avevo pubblicato la recensione su EF ma per motivi legati alla mia privacy, sono stato costretto a contattare l’amministratore del servizio per una pronta cancellazione.

La TIPA infatti, mi si era letteralmente attaccata come un gatto ai maroni!

Non riuscivo più a scrullarmela di dosso. Non che si fosse innamorata, per carità e meno male!

Per il fatto che a suo avviso la recensione da me postata non era attinente al vero.

Dovete sapere che, ingannato dal servizio fotografico, mi sono recato da una girl alla quale avevo già fatto visita un paio di anni prima. E la cosa più sconfortante è che non è neppure una figa che rientra nei miei canoni.

Perché allora mi sono fermato?

Qui bisognerebbe aprire un capitolo a parte.

Come ho già accennato in più di una occasione, il putantourer medio, quando si presenta alla porta di una girl, nella sua testa ha già vissuto per un buon 80% il film dell’incontro, motivo questo di un basso indice di performance ottenuto al primo colpo.

Chiaro che esistono eccezioni.

Conosco persone che si “segano” prima di un incontro in modo tale da capitalizzare al massimo l’investimento.
Io faccio parte della categoria, come ho già detto in un altro post, di quelli che non buttano via niente di un incontro.

Punti di vista naturalmente.

Fatto sta che sono rimasto attratto dalle foto sicuramente non per la bellezza della ragazza, quanto più per una questione di amatorialità che trasmettevano.

Pensavo che se anche non fosse stata il massimo, forse sarei riuscito a coinvolgerla adeguatamente e quindi avere una performance interessante.

Una volta al telefono, mi indirizza nel puttanodromo numero due di Rimini ovvero il residence Romea (immaginate se questa parola viene censita dai motori di ricerca e compare questo post subito dopo il sito internet della struttura… ci sarebbe da ridere!) già luogo di altri incontri più o meno interessanti uno dei quali con la “scimmia urlatrice” di qualche post fa.

Insomma, dal mio punto di vista c’erano tutti gli ingredienti per ottenere un buon incontro.

Il prezzo indicato nell’annuncio non era sicuramente dei più economici ma, anche in questo caso, mi ero lasciato guidare più dalla voglia che non dalla ragione.

Pensavo fosse una amica di un’altra girl con la quale in passato mi sono trovato più che bene e quindi sono andato per emulazione.

Il fatto stesso dell'avermi riconosciuto dopo il primo squillo di telefono, mi avrebbe dovuto far sospettare che la fanciulla ha la brutta abitudine di memorizzare i numeri di telefono.

Così infatti è stato.

Arrivo quindi all’appartamento.

Salgo e mi apre la porta questa tizia che in un primo momento non riconosco ma che successivamente mi ritorna in mente.

La prima volta non fu una brutta esperienza: lei mi sembrò dolce e partecipativa, ma comunque una troia sui generis.

Una non professionista.

Contrattiamo e mi spara il prezzo rilevato sul sito internet.

Ormai ero lì ed ho pagato. L’errore è stato quello di non concordare anticipatamente il numero di shots e i servizi compresi.

Non vi dico come è andata una volta nudi sul letto.

Una tristezza globale dove io mi aspettavo chissà che cosa mentre lei faceva il suo minimo sindacale che poi capirò anche coincidere con la sua massima capacità di intrattenitrice.

Insomma ingrifato più che mai, faccio fatica a tenere la botta e in 15 minuti più o meno, sono KO.

Bella roba!

Non ricordo bene come, fatto sta che mi sono alzato sono andato in bagno a rinfrescarmi e nel mentre lei si è rivestita come se nulla fosse.

Finito tutto? Non ci potevo quasi credere.

Non ho voluto fare discussioni anche perché non è nel mio carattere, ma una volta pagata (il rates le è stato consegnato alla fine) mi sono trattenuto un cinquantino.

Era comunque troppo per una mezza sega, una leccata di palle ed una chiavatina.

Forse aveva inciso il fatto che alla fine mi sono permesso di chiedere se potevo fare una doccia.

Insomma, una volta in strada, mi rammarico per l’ennesima volta di avere ceduto alle tentazioni di una che non meritava neanche un quarto di quello che ha percepito.

Decido che è il caso di segnalare la megera agli amici del forum e, molto diligentemente, una volta a casa, provvedo ad inserire una dettagliata recensione sull’incontro.

Cazzo! Scusate l’epiteto, il sistema non fa in tempo a postare il mio scritto, che lei mi chiama al cellulare.

Neppure a farlo apposta, ero proprio vicino ai miei familiari (eh sì, anche il Big ha una famiglia!) e stavo rischiando di brutto.

Naturalmente ho bofonchiato qualcosa all’apparecchio nella speranza di non essere interpretato. Fortunatamente il mio spirito di conservazione, mi ha permesso di salvarmi.

Con una scusa, mi alzo da tavola e mi allontano.

Uscendo di casa la ricontatto e le chiedo che cosa stava succedendo.

Lei mi risponde che io ero un mascalzone, che non si scrivono certe cose di chi professa onestamente il proprio lavoro e via dicendo.

Dal canto mio ero preso dal panico e non vedevo modo di riuscire a sganciarmi da quella situazione.

Le prometto quindi che avrei provveduto alla cancellazione della recensione.

Una volta da solo, ho contattato l’amministratore del servizio e gli ho spiegato la situazione.

Come è stata inserita, così è stata eliminata.

Ho passato comunque un paio di giorni a guardarmi le spalle da eventuali attacchi alla mia privacy.

Meditate gente, meditate.

venerdì 15 giugno 2007

Quando si dice: CATTOCOMUNISTA

Prostituzione: sit-in cattolici e comunisti a Padova


venerdì 15 giugno 2007 17:36


Manifestazione cotnro la prostituzione questa sera all’Arcella a Padova. Ad organizzare l’iniziativa l’associazione Papa Giovanni XXIII guidata da don Oreste Benzi. Alle 20,30 nel santuario di Sant’Antonio in viale Arcella è previsto un incontro pubblico con lo stesso don Benzi. Sono stati invitati il Sindaco, il questore e il dirigente della squadra mobile per dare la loro testimonianza sul fenomeno. Alle 21,30 vi sarà una fiaccolata lungo le vie del quartiere. Secondo l’associazione Papa Giovanni sulle strade di Padova vi sono ogni giorno circa 200 prostitute e il 40% sono minorenni. In maggioranza vengono da paesi dell’Est europeo.


Questo è il link alla notizia.

Che dire...

Io sinceramente non ce l'ho con il buon Benzi.

Penso che sia una brava persona e che meglio di così non possa fare.

Penso anche che se non avesse fatto il prete, sarebbe stato un ottimo puttaniere.

Buon fine settimana a tutti!

Mannaggia a me.

Ultimamente non ho molto tempo a disposizione per potere fare i miei soliti giretti in perlustrazione, di conseguenza, bisogna che vi accontentate di leggere le mie elucubrazioni di putantourer a riposo.

Nei giorni scorsi, vi ho illustrato che cosa sta succedendo nel territorio riminese, con particolare riferimento a quel fenomeno che gli addetti ai lavori, chiamano OTR (On The Road).

Ebbene, anche questa novità sembra essere arrivata al capolinea.

Sebbene non sia un amante di questo tipo di attività soprattutto per le implicazioni igieniche che comporta, devo dire che ancora una volta l’ha avuta vinta il sistema repressivo cattocomunista.

Come era prevedibile, se in un primo momento gli appartamenti si sono svuotati a favore delle strade, ultimamente questa tendenza si sta invertendo.

Sono saltate fuori, praticamente dal nulla, una serie di girl che nulla hanno da invidiare a pagatissime modelle da copertina platinata.

In particolare, quella che mi sta attirando maggiormente, è questa qua.

Diciamo che più che attirando, mi sta tirando.

Fatto sta che comunque non sono pienamente convinto anche se i canoni corrisponderebbero a una tipologia di ragazza a me gradita: alta, giovane, snella ma con le tettone.

Dicono che i tettomani siano i veri amanti delle donne, rispetto a quelli che prediligono il culo che comunque avrebbero qualche tendenza di troppo.

Mah.

Per me la donna è come il baghino: non si butta via niente.

Comunque facendo un giretto sul forum (vedi il link a lato), ho trovato testimonianza che questa volta il mio intuito non si è sbagliato.

A quanto pare le foto sono originalissime e la ragazza offre un servizio interessante soprattutto rispetto ai prezzi proposti.

Sinceramente è perché ho poco tempo a disposizione, altrimenti sarebbe la prima in ordine cronologico a ricevere la visita del pirellone.

L’unico dubbio, anche se ritengo che non abbia molta importanza, è legato alla nazionalità.

Per telefono, qualche giorno fa, si è descritta come ungherese ma dal mio punto di vista, trattasi di una rumena.

Inizio a rivalutare questa popolazione che fino a qualche tempo fa consideravo solo come la patria degli zingari rom e provavo ribrezzo al solo pensiero.

Poi ho scoperto che alcune oneste lavoratrici, fra le più apprezzate dai miei amici puttanieri del web, sono di origine rumena.

Quindi i pregiudizi si sono andati a fare fottere, come si suole dire.

Ad ogni modo è proprio vero che tira più un pelo di figa che un carro di buoi!

lunedì 11 giugno 2007

La Romagna fa scuola in tema di putan-business!

Maitresse incassava 30000 euro al mese

I carabinieri del nucleo operativo hanno arrestato una 67enne sospettata d'essere a capodi un giro di prostitute d'alto bordo.
Prostituzione d'alto bordo, in apparenza distante da quella di strada, che permetteva ad una donna di guadagnare cifre enormi. Una vicenda scoperta dai carabinieri del Nucleo Operativo di via in Selci, che in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma, hanno arrestato una donna di 67 anni di origine romagnola e residente da molti anni in un lussuoso appartamento nel centro di Roma, ritenuta responsabile di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Squillo d'alto bordoSecondo le indagini dei militari, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, la donna gestiva un giro di ragazze prevalentemente dell' Est che garantiva un volume di affari di 30 mila euro mensili. La donna arrestata, ricevute le richieste da parte di facoltosi clienti romani, disposti a pagare per ogni prestazione somme comprese tra i trecento ed i mille euro, inviava le ragazze a domicilio oppure organizzava incontri in tre prestigiosi appartamenti, ubicati nei quartieri Parioli, Salario e nei pressi di Fontana di Trevi. Le ragazze dovevano consegnare alla tenutaria, oltre a 250 euro mensili per l'affitto dell'appartamento, anche la metà del compenso per la prestazione eseguita. Gli appartamenti dove le ragazze alloggiavano, e in alcuni casi eseguivano le prestazioni, sono stati sequestrati insieme con documentazione attestante movimenti di denaro effettuati dalla donna in varie banche. I carabinieri hanno anche sequestrato 32 telefoni cellulari utilizzati per ricevere le richieste e coordinare le ragazze. La donna è stata portata in carcere.Problema marciapiedeSe l'indagine sulle squillo si è conclusa con l'individuazione della presunta maitresse, sui marciapiedi romani rimangono centinaia di ragazze, molte delle quali minorenni. Qualche giorno fa il ministro dell'Interno Giuliano Amato aveva dichiarato di andare proponendo da tempo il divieto della prostituzione in strada. Una soluzione indicata anche dal prefetto di Roma Achille Serra, e ribadita in aprile alla presentazione del rapporto sullo stato della sicurezza in pronvincia di Roma: in quell'occasione Serra aveva anche detto che "le telecamere non bastano, ci vuole un quartiere dedicato"
.

Ansa,City

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Che gran puzza di emme! (seconda parte)

Mentre ci spogliamo, o meglio mi spoglio, cerco di fare un pochino di conversazione per sciogliere l’atmosfera che come ho già detto, si stava facendo glaciale.

Una cosa strana, visto che solitamente la maggior parte delle ragazze di origine latina, ci mette passione nel lavoro.

Si stende in mia attesa.

Finisco la pratica di svestizione e rimango solo con le mutande addosso, ovviamente per verificare l’effetto pirellone.

Non devo attendere molto.

Sembra entusiastica di avere a che fare con un “pito” di quelle dimensioni e per me è una conferma alla piena accessibilità di tutti gli orifizi.

Parte con un bel Bj covered durante il quale dimostra la sua abilità di succhia peni.

Nel mentre, le sgrilletto la passera , nera ma non per il pelo che è quasi completamente assente.

Ogni tanto si ferma per verificare che la sua opera sortisca gli effetti desiderati, finchè, ad un certo punto, si alza quasi di scatto, si mette supina, allarga le gambotte e mi chiede di infilzarla.

Ovviamente non me lo faccio ripetere due volte.

Non ribadisco neppure che per me il primo giro rappresenta solo una sorta di warm up: un paio di minuti evvia!

La tipa mi guarda con i suoi occhioni e mi dice:

- degià finido?

Beh? – dico io – fino a prova contraria ho pagato io, o no?

- Mi stavo divertendo – mi fa di rimando, aggiungendo un sorrisino.

Mentre parlo, mi alzo e mi reco in bagno per una sciaquatina e così fa anche lei.

Nel periodo tra uno shot e l’altro, rimaniamo distesi sul letto a fare un paio di chiacchere. Non mi molla mai il pisello: continua a giochicchiarci anche adesso che non è in forma.

Mi racconta della sua vita e delle persone che quotidianamente incontra durante la sua attività: giovani, vecchi, di mezza età, belli e brutti.

Ma quello che mi colpisce maggiormente, è il fatto che presta estrema attenzione all’igiene dimostrata dal partner.

E qui vi voglio, cari fratelli lettori.

Ci sono molti di voi che andando con una ragazza a pagamento, si dimenticano di trovarsi di fronte una persona.

Quello che si compra, è un servizio sessuale che richiede un contatto fisico. Quindi esigere l’igiene è importante quanto fornirla.

Non mi stupisco che esistano girl che mandano affa qualcuno non pulito, così come per esempio, faccio io con alcune girl che non rispettano i canoni igienici da me richiesti.

Durante le tante considerazioni, il mio ragazzo al piano di sotto, riprende vigore.

Questa volta, ci si avventa a bocca larga in un godurioso bj cabrio.

Una volta in tiro, si rimette in posizione e mi chiede di sbatterla per bene.

Se è vero che il primo round per me non è nulla, è vero anche che il secondo faccio pari e patta: anzi, qualche cosa di più.

Sento il rumore dei maroni che sbattono sulla sua passera.

Ad un certo punto, mi guarda e mi dice – fammelo provare nel culo –

Grande! – penso io – questa sì che è una vacca!

Allarga le gambe sollevando il bacino. Non lo vuole nella classica inculata a pecorina, bensì alla missionaria.

Lo prende con entrambe le mani e se lo punta sul buchetto imburrato.

Se all’inizio l’affondo è problematico, successivamente scorre tutto come l’olio.

Vado avanti così per un buon dieci minuti: proprio una bella inculata!

Una volta finito, pretende di volerlo estrarre da sola e di pulirlo prima di sfilarmi il preservativo e di tornare in bagno.

Che cosa centra la puzza di emme? Durante questo incontro, nulla.

Il tutto si è verificato qualche giorno dopo, quando sono tornato a trovarla.

Questa volta l’incontro è stato più lungo e più coinvolto. La tipa si è fatta trapanare il deretano in tutti e due gli shot anzi, il secondo avrebbe voluto che la inculassi e basta perché aveva paura di venire di fica e parole sue– quando vengo, me sento distruta e non riesco a trabajar – .

Morale della favola, ad un certo punto, durante l’atto si è alzata, si è appoggiata al muro con entrambe le mani.

Ha messo un piede sul letto in modo da creare lo spazio per farmi entrare.

Ha allargato le chiappe con una mano e con l’altra se l’è puntato.

Poi piano piano, un colpetto alla volta, sono entrato raggiungendo tutta la lunghezza dell’asta.

Pompando a fondo, estraendo e infilando fino alle palle, ecco, quello è stato il momento che sborrando, ho sentito una gran puzza di merda!


Ho ritrovato il link che vi consente di avere le info su
KAROLINA

venerdì 8 giugno 2007

Che gran puzza di emme! (prima parte)

A quanto pare settimana scorsa, avevo il testosterone in circolo in quantità industriale.

Sono state molte, infatti le occasioni durante le quali non sono riuscito a trattenermi.

In particolare, sollecitato da un amico per posta elettronica, volevo andare a fare visita, contrariamente alle mie abitudini, ad una girl che ha l’inserzione sul RDC.

Questa tipa, a detta dell’amico, avrebbe avuto la peculiare passione per il sesso anale fatto con falli di tutte le dimensioni e, siccome per me questo è da sempre un tabù salvo casi eccezionali (vedi Paola), mi si prospettava un incontro particolarmente interessante.

Avevo a disposizione tutto l’occorrente: numero di telefono, location, preferenze della girl e soprattutto rate minimo e massimo per condurre una trattativa economicamente soddisfacente.

Non faccio altro che alzare la cornetta, comporre il numero telefonico e prendere un appuntamento.

Al telefono non dico altro.

All’orario concordato, mi presento sotto casa.

Telefonatina apriporta.

Il palazzo è uno dei soliti casermoni utilizzabili pro-troia.

A volte penso che l’architetto di queste abitazioni, fosse un illuminato: ha progettato queste case con l'obbiettivo di creare dei miniappartamenti estivi con la possibilità di trasformarli agevolmente in trombodromi invernali.

Primo piano appartamento tre – recitava la vocina per telefono.
E così faccio.

Una volta sulla soglia, la porta si apre da sola.

Entro in un bugigattolo con al centro un letto a due piazze, un divano sulla destra, di fronte a me il bagno e avanti sulla sinistra un altro localino che penso sia il cucinotto.

Una volta chiusa la porta, vedo la ragazza.

E’ alta e abbastanza formosa. Ma non troppo. Non una velina, questo è sicuro.

Molto più sul genere da me gradito ovvero quello del mignottone da sbattere senza ritegno.

E’ un po’ scura in volto, forse la luce fioca non le rende giustizia.

Più tardi scoprirò degli occhi da cerbiatta bellissimi e molto luminosi e un perfetto nasino all’insù.
(so che non c'entra nulla con la gran puzza di emme, ma tant'è che quando una ragazza ha un lato positivo, è mia abitudine descriverlo)

Lei è fasciata da un top nero e porta un paio di zoccoli neri con tacco e zeppa modello lap dancer.

Come al solito mi presento.

Mi sembra piuttosto freddina.

Cerco comunque di fare un pochino di conversazione per sciogliere il ghiaccio e alzare la temperatura in generale. Purtroppo mi ritrovo a cominciare la trattativa economica.

In breve, una volta sciorinate le varie prezzature dei servizi offerti, mi accordo per un paio di shots con eventualmente l’uso del SEXO ANAL.

(continua)

Amato? Sì, ma da chi?

6 giugno 2007

Amato: «Reato la prostituzione su strada. Punire i clienti»

Considerare reato la prostituzione su strada e punire anche i clienti. È quanto auspica il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, rispondendo in web conference alle domande dei cittadini. «Sto proponendo da settimane - ha spiegato Amato - ma senza grandi esiti positivi, di seguire l'esempio svedese e proibire la prostituzione in strada, il che consentirebbe alle forze dell'ordine di agire più efficacemente. Sappiamo - ha sottolineato - che si possono fare retate in strada e poi tutto ritorna come prima. Con la legislazione attuale si ripulisce una notte e tre notti dopo siamo punto e a capo».

«Io - ha proseguito - non mi illudo così di eliminare la prostituzione, ma credo sia possibile toglierla dalla strada, riducendo in questo l'impatto della criminalità sullo sfruttamento delle ragazze». Ovviamente, ha osservato, «ciò significa che occorre prevedere che ci sia un reato cui sarebbe partecipe quel porcaccione del cliente, nei confronti della cui privacy non ho alcuna sensibilità».

link dell'articolo

...intanto "porcaccione" ci sarà lui....

e i reati di maialaggine non sono quelli dei presunti puttanieri nelle strade italiane, ma i furti a carico dei pensionati e delle vecchiette perpetrati quotidianamente dallo Stato, soprattutto in un periodo di dichiarazione dei redditi come questo.

Per quello che riguarda "la privacy": caro Amato, che a quanto pare da come parla non lo è poi così tanto, spera solo di non essere mai preso con le mani nella marmellata...

'fanculo i cattocomunisti (anche se gli altri non sono da meno)

Viva Sircana!

martedì 5 giugno 2007

Un giretto a Valverde di Cesenatico (seconda parte)

E pensare che per fare questa visitina non ho neppure mangiato.

E’ quello che mi è passato nella testa strada facendo.

Il traffico è scorrevole in quanto a quest’ora la maggior parte delle persone normali è a tavola che mangia.

La maggior parte delle persone normali, appunto.

Quando lascio il territorio riminese, all’altezza di Torre Pedrera, premo con più forza l’accelleratore fino a raggiungere il limite massimo consentito della statale.

A questa velocità, impiego solo qualche minuto per superare l’ipermercato e per portarmi in zona Valverde.

Seguo diligentemente le informazioni fornitemi qualche minuto prima dalla ragazza ed in breve sono sotto casa sua. L’appartamento è proprio sopra un bar piuttosto trafficato di turisti e non è difficile confondersi fra le persone che dopo pranzo, tornano verso i propri ombrelloni in spiaggia.

Faccio un ultimo colpo di telefono per avvisare che sono arrivato. Mi faccio inoltre spiegare per benino l’ingresso, visto che dalla strada non è visibile.

Nell’arco di pochi istanti sono fuori dalla porta di ingresso dell’appartamento.

Lo stabile sicuramente ha visto tempi migliori. Mi sono immediatamente chiesto come si fa a prendere in affitto un appartamento in un condominio del genere. Ma soprattutto come fa il titolare del caseggiato a consentire un degrado di quel tipo. Vabbè che finchè ci sono persone che pagano, tutto è possibile.

Una volta sull’uscio, premo il campanello per avvisare della mia presenza.
Sento stacchettare dietro la porta.

Mi apre una bionda di circa 1.70. Il viso è carino e il fisico sicuramente rispecchia quanto visto nelle fotografie. Quindi nessuna brutta sorpresa.

Chiaramente per gli amanti delle “veline” c’è a disposizione l’amica: non male nemmeno lei. Molto alta e molto magra, proprio un fisico adatto agli amanti delle modelle.

Mi presento e così fa anche lei.

Si passa da un piccolo ingresso ad un locale unico adibito a cucina e sala. C’è una porta, quindi la camera da letto e il bagno. Ci sono i letti che si vedono nelle fotografie, un armadio e un soffitto che trasuda umidità e muffa. Insomma un appartamento degno della periferia di una grande città piuttosto che di una cittadina turistica.

Una volta soli, lei si gira verso di me e incomincia la trattativa.

- Se vuoi fare una volta sono 50, mentre per una ora e due volte, sono 100.

Secondo voi, qual è stata la mia scelta?

- Direi che la seconda va bene.

Questa volta ci metto veramente pochissimo a svestirmi, in quanto ho solo un paio di pantaloncini ed una maglietta.

Lei fa altrettanto.

Mi mostra un fisico non magro, ma comunque piuttosto tonico.

Avevo voglia di sbattere una ragazza con po’ di carne addosso.

La patatina non è perfettamente depilata all’apparenza ma successivamente, scoprirò essere molto pulita e profumata e molto più ordinata di quello che sembrava in prima analisi.

Nel giro di qualche minuto, la ragazza si ritrova con il birellone in bocca.
Se devo essere sincero, le rumene da me incontrate fino ad oggi hanno avuto tutte la peculiarità di inghiottirlo fino alla base dell’asta.

E questa non è da meno.

Continua per un buon dieci minuti finchè non sono veramente in tiro. Nel mentre la palpo e la sgrilletto per bene.

Prima di piantarglielo fra le gambe, provvedo alla datizzazione (daty=dinner at the Y = leccata di passera n.d.r.) che sembra gradire moltissimo.

Una volta pronta, le alzo le gambe e … zac.. fino alle palle tutto in un soffio. Nel mentre ci baciamo e Luana smulinella come una invasata.

Come al solito, la tenuta al primo colpo non è mai il massimo e così dopo qualche bella stantuffata, vengo.

Finito il primo giro, passo al lavaggio di rito e successivamente, rimaniamo sdraiati sul letto a chiacchierare.

Parliamo un bel po’.

Lei mi racconta della sua vita itinerante per l’Italia e di come si sia avvicinata a questa professione per capitalizzare maggiormente i propri sforzi professionali. In passato le due ragazze, hanno fatto le cameriere e successivamente, sono state assunte da un night club in provincia di Verona.

Visto che comunque, come spesso accade, lavoravano guadagnando poco rispetto al padrone, hanno deciso di “mettersi” in proprio.

Il tempo passa ed è ora di passare all’azione.

A questo punto, siamo caldi a dovere entrambi e tutto scorre con maggiore affiatamento.

Ripetiamo i medesimi passaggi del primo round con la sola differenza del tempo dedicato.

A metà atto, la giro a pecorina, proprio la stessa posizione che ho visto nelle fotografie.

Pompo e ripompo.

Quasi geme.

Le accarezzo lo sfintere e le chiedo, molto dolcemente, se è praticabile Rai2.

Mi dice di no.

Ci riprovo ma lei è veramente risoluta.

A questo punto dico – allora finisco cosìììì…. – e incremento la frequenza dei colpi mentre lei mi dice – sììììì… -

Il finale è il solito di tutte le mie storie.

Una volta pulito e rivestito, mi chiede quando posso tornare.

Esco salutando l’amica che mi sorride e penso – ridi, ridi … che se ti prendo di apro come una canocchia!

OKKIO al vigile!

Credo di fare cosa gradita a tutti nell'informarVi che nell'ambito della operazione "Passere pulite" nel week end scorso è successo quanto segue :

"RIMINI – Sono quattro gli automobilisti multati lo scorso fine settimana dagli agenti della Polizia Municipale impegnati nel servizio anti-prostituzione nel Comune di Rimini.

Nel mirino sono finiti un marocchino di 28 anni, due riminesi di 32 ed un riccionese di 58 che saranno costretti, come i sei già colpiti le scorse settimane, a pagare una sanzione di 1.000 euro.

Multate di 200 euro anche due prostitute di 22 e 23 anni perchè indossavano ''abiti indecenti''.

Intanto le lucciole, per eludere i controlli, stanno cominciando a distribuire ai clienti abituali dei biglietti da visita in modo tale da stabilire un incontro in un luogo ''sicuro'', lontano da occhi indiscreti e soprattutto lontano dai Vigili impegnati nel servizio anti-prostituzione."

La notizia è stata reperita dal seguente ARTICOLO

Un giretto a Valverde di Cesenatico (prima parte)

Ancora incazzato per la bruttissima esperienza OTR di venerdì sera, mi connetto alla rete per vedere se c’è qualche preda da spolpare.

E’ qualche tempo che vengo magneticamente attratto da QUESTE FOTO.

Lo so, non sono un gran che.

Fatto sta comunque che mi attizzano in modo preoccupante. Tant’è che non mi faccio mancare una telefonatina di sondaggio per verificare almeno la location.

Dall’altro capo del telefono, mi risponde una tipa che mi sembra piuttosto gentile.
Sinceramente la voce non corrisponde all’immagine che mi ero fatto della ragazza.

Infatti è molto dolce e suadente anche se non utilizza i soliti termini che peraltro mi fanno girare le balle, tipo tesssorro, amorre.

Mi conferma comunque che la location è in quel di Valverde di Cesenatico, posto nel quale non ho mai avuto delle belle esperienze.

Ma c’è qualcosa d’altro che mi ha fatto ben sperare e che mi ha indirizzato verso quel lido.

Qualche giorno fa, sono stato contattato via email da un amico che mi ha fornito dettagliate informazioni su una tipa che lui reputa non una gnoccolona, ma comunque un bel puttanone che si fa fare di tutto a prezzi realmente contenuti.

Nell’ambito del discorso, accenna al fatto che recandosi a trovare l’amica della suddetta, ovvero GIULIA (o ISA, aseconda dei siti) e ne è rimasto particolarmente soddisfatto, decantando le lodi di GFE (girl friend experience) avute durante l’incontro.

Mi ha accennato anche al fatto che trattasi di ragazze provenienti dalla Romania e non le solite brasiliane.

Le rumene infatti, soprattutto quelle che praticano nei loft, non avendo nella maggior parte dei casi nessuno alle spalle, si sentono particolarmente libere e disponibili agli incontri regalando, molto spesso, rapporti difficilmente replicabili con altre ragazze provenienti sempre dai paesi dell’est Europa.

Almeno questo è quello che dice la mia esperienza.

Questo insieme di fattori, ha fatto scatenare la tempesta ormonale dentro di me.

Presto detto quindi il motivo per il quale mi sono recato con tanta tempestività in loco, anche a discapito di un annuncio poco attraente se non per le immagini del BDC della signorina in questione.

Decido quindi che la pausa pranzo è l’ora migliore per passare all’azione, tanto che, durante la mia richiesta di informazioni, mi faccio specificare per benino quale sarebbe l’orario più opportuno per fare una visitina.

lunedì 4 giugno 2007

Eleonora (seconda parte)

La tipa si presenta benino: anche se non altissima, anzi diciamo piuttosto bassina, il fisico è tutto in ordine.

Lei è a piedi nudi sul parquet e mi viene incontro sculettando.

Sicuramente il suo punto di forza è il fondoschiena.

Mi tratta come se ci conoscessimo da una vita. Un paio di bacini sulle guance e mi fa accomodare sul divano. Subito Pedro, un simpatico carlino, cerca di salirmi in braccio e lei gli fa cenno di andarsene. Il poverino si allontana e ci guarda da lontano.

Sinceramente sono rimasto un po’ spiazzato da questa accoglienza. Di solito mi fanno accomodare in camera e non si fa due parole se non dopo avere pagato.

Invece Eleonora, complice forse il mio abbigliamento formale fatto di completo grigio, camicia bianca e cravatta blu, è rimasta a parlare per un bel po prima di passare all'azione.

Si siede di fianco a me accavallando le gambe nude. Mi accorgo che sotto la sottoveste non porta le mutandine. Continua a girarsi e rigirarsi. Non sta un attimo ferma e continua a parlare. Mi chiede da dove vengo, dove vado e persino dove mi piacerebbe andare.

Nessun cenno al rates.

Ad un certo punto, si alza e mi dice

- Dai, andiamo di là!

Ovviamente non me lo faccio ripetere due volte anche perché la motivazione della mia visita era appunto quella di andare il prima possibile in camera da letto.

Dimenticavo, in questo primo frangente, non ha mai smesso di confermare la sua nazionalità greca. Mah… l’accento ha un che di non identificabile, ma fa pensare a tutto meno che alla Grecia.

Io pian piano mi svesto cercando di mettere le mie cose in ordine sopra una sedia. Lei in men che non si dica, si cava da sopra le spalle l’abitino di raso e rimane completamente nuda sul letto.

Ha i capelli meshati corti con un taglio sportivo ma quello che mi attira di più non è la capigliatura ma bensì la pettinatura della patacca: a zero!

Un bellissimo monte di venere sotto il quale si schiude come un bocciolo di rosa una passerina completamente rasata, pulita e profumata.

Dopo questa vista, accellero la pratica di svestizione.

Resto come spesso accade, solo con le mutande addosso.

E’ un mio vezzo infatti, quello di farmele togliere per verificare lo sguardo delle ragazze di fronte al mio vermellone. Non che un paio di mutande possano nascondere un cannone, ma io mi diverto così.

Ed infatti lei stupefatta mi dice

- …questo nel culo no, eh! –

E ti pareva – penso io.

L'abbraccio e lei si struscia come una gatta infilandomi la lingua in bocca.

Smulinella un po’, tasta il basso ventre, guarda il biscione con sguardo voglioso, si rivolge a me dicendomi

– Ci sta in bocca? –
- Prova – le dico io di rimando

Si infila la testa fra le labbra e comincia a pompare. Più pompa e più insaliva e la sensazione è veramente gustosa.

- Se continui così, vengo –
- Non in bocca però - mi risponde

Si alza rapidamente, prende un preservativo e mi incappuccia. Dopodichè, puntandosi la canna fra le gambe, mi chiede di spingere lentamente. Così faccio. Purtroppo la tensione è troppa e dopo qualche minuto esplodo.

- Non ti preoccupare – mi fa –facciamo anche la seconda. Tu non hai fretta, vero?
- No, no… -

Finalmente qualcuno che ama il proprio lavoro, penso io.

Vado nel pulitissimo bagno dove mi aspetta un asciugamano nuovo. Lei mi raggiunge per farsi il bidet e passando mi dà uno schiaffo su una chiappa e mi si struscia addosso modello lap dancer.

Torniamo in camera da letto.

La discussione langue quindi cerco di dirottare l’argomento su quello che succede sui siti internet. Lei sembra molto interessata anche perché, a quanto pare, questo è il primo annuncio che mette.

Le parlo quindi di EF e della sua comunità e di come molte hanno fatto fortuna con il passaparola ma soprattutto comportandosi da professioniste.

Queste ultime sembrano essere le paroline magiche

- Sei uno stronzo! – mi dice
- Perché ! – Rispondo io, - non ho fatto nulla
- Adesso mi devo impegnare di più… ma tu mi piaci…

A quel punto è ripartita con un altro bel BBJ.

Questa volta sono più sul pezzo. La prendo, la giro e le schiaffo la lingua nella passera in uno splendido 69.

Eleonora gradisce molto.

Mugola e si bagna fino ad essere pronta per l’impalatura.

Si alza a prendere il condom. Me lo infila abilmente.

Io sono supino e lei si accovaccia nella più classica delle smorza candela. Il pilone scorre come un coltello caldo nel burro e lei non può fare a meno di reclinare la testa indietro per il piacere.

Stantuffa così per almeno cinque minuti.

Ad un certo punto ho persino pensato che mi avesse spiattellato le palline che a differenza del fratello, non hanno dimensioni granitiche.

Per godere di più, mi cavalca strisciando la passera alla base del pene per ottenere una stimolazione clitoridea.

A questo punto viene. Io sono infoiato duro.

Mi alzo, la giro e la inforco a pecorina. Anche in questo caso sembra gradire molto. Le schiaffeggio le chiappe ed infine le infilo il pollice della mano destra nel buco del culo a mo’ di virgola.

Un altro paio di minuti e vengo.

Rimaniamo sdraiati esausti sul letto.

Prima di rivestirmi mi concede di fare una doccia e nel mentre mi racconta un po’ i cavoli suoi.

Io sinceramente non la sto nemmeno a sentire. Esco, mi asciugo e mi rivesto.

Lei è ancora nuda. Si accende una sigaretta e mi chiede se voglio bere qualcosa.

Io declino l’invito. Ormai è tardi e devo andare. Ci salutiamo mentre mi chiede di potere tenere il mio numero di telefono. Le rispondo di sì.

Nei due mesi successivi ci siamo incontrati un altro paio di volte. L’intesa, seppur la prima volta sia stata di buon livello, è migliorata di molto.

Mi sono sempre sentito di darle, visto che non mi ha mai fatto nessuna richiesta, 200 rose per un paio di ore del suo tempo.

Che dire più di così?

domenica 3 giugno 2007

Big e l’OTR (on the road)

In attesa della pubblicazione della seconda parte dell'incontro fra me ed Eleonora, tanto per creare un po' di suspence e per restare in tema con gli avvenimenti che stanno caratterizzando la zona della riviera adriatica in questi giorni (leggi il ritorno delle bamboline rumene sulle strade di Rimini), vi faccio un breve racconto.

Siccome penso di essere una persona equilibrata, prima di sembrare critico nei confronti dell'OTR senza dimostrare di conoscere la cosa, ho voluto testare di persona se percaso questa attività non nascondesse qualche segreto, visto che sembra essere oltre che economica anche piuttosto divertente.

Fatto sta che qualche sera fa, dopo essere stato a cena con amici e piuttosto alticcio, di passaggio sulla statale 16 all'altezza di miramare, ho incrociato la zona OTR di rumene di fronte all'aeroporto di Rimini.

Ho notato subito, oltre al viavai delle auto che provocavano un certo traffico, una tipa alta, mora, con scarpe decoltee e tacchi a spillo, una minigonna bianca ma dotata soprattutto di un bel paio di gambe che sapeva essere il suo punto di forza in quanto le metteva fieramente in mostra.

Giro alla prima a destra, proseguo per altri 300 metri e giro nuovamente a destra.

Me la ritrovo di fronte.

Al mio cenno di abbassare il finestrino, si avvicina: devo dire che non era poi malaccio.

Mi dice: - 30 (euro ndr) -
- dove andiamo? - rispondo io di rimando
- nel parcheggio qui vicino - mi risponde
- e per il culo - rilancio
- per il culo ci volgiono almeno 100 -

e ridacchia come se fosse la cifra più alta che le fosse venuta in mente.

Si gira e se ne va....

- Bella roba - penso io, ingrano la prima e passo oltre.

Mi dirigo verso casa con la maledetta vocina nella testa che mi dice: devi trombare, devi trombare, devi tr.....

Nell'arco di dieci minuti mi ritrovo a passare di nuovo in zona.

La tipa naturalmente non c'è più. Non poteva che essere altrimenti visto che aveva la fila di macchine che l'aspettava.

In compenso scorgo un altro paio di sagome.

Non ero per nulla interessato ma erano nei pressi dello stop ed era impossibile evitare di afficancarle.

Fatto sta che mentre aspettavo il mio turno per immettermi nel flusso di traffico, mi sento bussare al finestrino di destra.

Mi giro e vedo un paio di tette in pole position. Abbasso il vetro e mi sporgo per vedere di che si tratta.

Non faccio in tempo a fare questa mossa che la portiera si apre.

Coglione io che l'ho lasciata aperta.

Mi entra questa cosa che non saprei definire il sesso.

Mi si siede di fianco e mi dice: - portami a scopare -.

Continuava a fare un suono con la bocca. Come se avesse la scialorrea

Shhh, shhhh....

La guardo e vedo un viso completamente rifatto nei connotati: non capivo se era un trans, una vecchia rifatta... insomma una schifezza che mi faceva impressione solo a pensare che era seduta di fianco a me.

Complice i fumi dell'alcool (ragazzi ricordate sempre quanto ho scritto nel mio profilo!), preso quasi dal panico non tanto per l'inquietante presenza al mio fianco, quanto più per il fatto di essere visto da qualcuno di mia conoscenza, prendo e parto.

Faccio la stessa manovra di qualche minuto prima: giro a destra e dopo un po ancora a destra.

E questo/questa che continuava shhhh, shhhhh, shhhhh...

Ritorno alla posizione di partenza.

Apro il mio portaspiccioli e tiro fuori a fatica una banconota da venti. Gliela allungo e dico "ciao".

Pensavo di risolverla così.

Mi prende le mani e me le stringe.

Mi guarda dritto negli occhi e tra uno shh e l'altro mi dice: - portami a scopare... portami a scopare ti prego - .

- No, dai, scavati dai maroni per favore -

E continuava

- Portami a scopare, solo un po ti prego - .

- A t'o det scavti de caz -

... stavo perdendo la pazienza.

Le sue mani cercavano di stringere i miei polsi. Mi prende una delle due e mi fa toccare una tetta.

Sempre con calma, mi allungo, faccio click e apro la portiera.

Svincolo la mano sinistra, la chiudo a pugno e gliela mostro in mezzo alla fronte.

Faccio ruotare il polso della mano destra, mi libero e chiudo la mano sul suo sinistro.

A quel punto è bloccata con un cartone (pugno, ndr) in mezzo agli occhi. La guardo e le dico:

- se non ti scavi dal cazzo in questo istante, ti apro quella faccia rifatta come una anguria matura -

Sappiate che sono alto circa un metro e 85 per novantacinque chili... e non sono proprio grasso...

mi guarda delusa, quasi in lacrime. Abbassa lo sguardo. Io mollo la presa. Mette via la banconota a testa bassa, si gira e scende.

Prendo, chiudo la portiera, ingrano la prima e torno alla base per un sonno ristoratore che spero mi faccia dimenticare il tutto.

A questo punto secondo voi, io torno a fare l'OTR?

venerdì 1 giugno 2007

Eleonora (prima parte)

Oggi vi voglio parlare di una ragazza che progressivamente è diventata una amica.

O presunta tale.

Qualche tempo fa è apparso su "il fu oasi 2000" l’annuncio di una tale ELEONORA .

Non che le fotografie fossero particolarmente “interessanti”, ma tant’è che mi sono ritrovato con il cellulare in mano con il suo numero di telefono memorizzato.

La prima impressione non è stata delle più favorevoli, ed all’inizio ho pensato che forse non ne valeva la pena. Tanto più che mi ha indicato la location in una zona per me off limits dove, oltre ad esserci un noto puttanodromo, si trovano anche molte mie conoscenze soprattutto legate al mondo del lavoro.

Quindi ho desistito dal fissare un appuntamento ed il primo contatto in pratica si è concluso semplicemente con una richiesta di informazioni.

Ma quelle foto nascondevano qualcosa.

Il fatto che avessero un che di amatoriale, mi ingrifava tantissimo.

Avevo l’impressione di essere di fronte non alla solita professionista, ma ad una che lo fa per arrotondare una già avviata attività.

Telefonicamente mi aveva accennato di essere greca, cosa alla quale non ho creduto e non credo tutt’ora sebbene in più di una occasione mi abbia raccontato vicende legate al suo Paese di origine.

Morale della favola, perché ormai sapete che per me ogni promessa è debito, avevo accennato ad una mia visitina nel pomeriggio e così ho fatto.

Mi reco quindi alla location e una volta di fuori dal palazzo, rimango alquanto intimorito perché ho veramente paura di essere “tanato”.

Telefonatina apriporta e mi reco al terzo piano.

Il pianerottolo è spoglio ed in perfetto stile condominio anni settanta.

C’è il solito odore non identificabile di cremette misto salviettine umidificate.

La cosa non mi conforta in quanto in passato dietro a queste esperienze olfattive si sono sempre nascoste delle brutte sorprese.

Mi avvicino alla porta.

E’ socchiusa.

La spingo ed entro chiedendo permesso.

Lei è in fondo al corridoio che sta parlando al telefono mentre boccheggia una sigaretta. Mi lancia uno sguardo e mi fa l’occhiolino mentre con la mano libera mi fa cenno di entrare.

L’appartamento sicuramente non corrisponde allo standard medio. Parquet color noce scuro a terra e pareti colorate con soffitto bianco a creare un ottimo contrasto, evidenziato maggiormente da un paio di appliques sui muri che creano una atmosfera soft. Il corridoio porta in un unico locale a giorno, diviso da un separè sospeso in stile moderno.

Dietro si trova il cucinotto con tutto in ordine. Al centro un tavolo di cristallo e ai lati un divano e una poltrona in pelle scura. In pratica rispecchia quello che avevo visto nelle fotografie.

(continua)

Prologo

Mi rimetto a scrivere dopo alcuni giorni di pausa, dovuta al fatto che non mi sono sentito sicuro.

La cosa che più mi fa paura in questo momento, è di essere in qualche modo accusato ingiustamente, soprattutto relativamente al reato di favoreggiamento, dal quale mi tengo debitamente alla larga.

Torno a dire che su questo blog si parla di una passione o di un hobby... chiamatelo come volete... ma di questo si tratta.

C'è quello a cui piace comprarsi i fogli di compensato all'OBI e tagliarlo con il traforo per farne la cassetta per i colombi e ci sono quelli come me che girano, spendono fior di quattrini magari solo per togliersi la soddisfazione di inculare (passatemi il termine) una bella figa...

Sicuramente io appartengo a questa seconda categoria anche se talvolta non disdegno... l'uso della sega (e qui chi ha orecchie per intendere...).

Veniamo a qualche cosa di più interessante, ovvero il racconto della mia esperienza con questa pulzella chiamata ELEONORA.

Vi avviso che il post è diviso in due, per dare una maggiore leggibilità al post.