giovedì 29 maggio 2008

Che scandalo!

L'anno scorso imperversava il caso vallettopoli. Giornali, tv, rotocalchi, riviste patinate non hanno fatto altro che portare alla ribalta un argomento vecchio come il mondo. Oggi, a bocce ferme, quando l'interesse mediatico si è fatto meno pressante, cosa è cambiato? Nulla mi risulta.

E tutto questo baccano creato intorno a personaggi più o meno noti di tutto il mondo e settori a che cosa ha portato?

Nemmeno al raggiungimento della più sana consapevolezza che i soldi acquistano un po' tutto, ma soprattutto una cosa: il sesso.

Ancora una volta la cosa che più mi turba è il fatto che la gente si meraviglia di questo fenomeno. Bene, proverei a fare la più scontata delle trasposizioni. Togliamo di mezzo la figura del calciatore, dell'industriale di successo piuttosto che il manager rampante.

Caliamoci all'interno di qualsiasi settore della vita "normale". Puntiamo gli occhi sulla bella ragazza più vicina a noi. Facciamole da "grande fratello" e che cosa scopriamo? Nulla di nuovo rispetto a quello che già non conosciamo: anch'essa, per le sue competenze e in funzione dei propri obbiettivi di vita, si vende.

Da qui, la prostituzione è un fenomeno sociale o è la società che si prostituisce. Lo so, è un po' marzulliano come definizione ma proviamo a guardare i video seguenti con uno spirito di osservazione diverso dal solito telespettatore medio cerebroleso.

 

 
In questa seconda parte, la ragazza protagonista del video, tenta la fuga dal locale. Ma sarà realmente così o solo per esigenze di copione visto che comunque, scegliendo di partecipare a questa videoinchiesta,  dichiara palesemente di voler partecipare ad un certo tipo di mondo?
 

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