domenica 29 giugno 2008

Quella serpentessa di Karizma

Molti la conoscono, molti la vorrebbero conoscere. KARIZMA  Fino a una decina di giorni fa, era solo una delle ormai poche ragazze che avevo in agenda ma che non avevo ancora incontrato.

Non so come è partita la cosa. O meglio, non ricordo.

Mentre sfogliavo per l'ennesima volta il suo annuncio su internet, cercavo di ripassare a mente tutte le recensioni che avevo letto su di lei: il grande rapporto GFE, il rate nella media, il BBBJ da "urlo" così come in molti lo hanno definito e perchè no, anche il CIM e lo SWALLOW anche se queste due ultime prestazioni non sono esattamente quello che cerco, soprattutto da una ragazza che fa del FK il suo punto di forza.

Fatto sta che dopo un brevissimo contatto telefonico, durante il quale mi comunica la location dell'incontro, ci diamo appuntamento per le 17.30 di un caldo pomeriggio riminese di metà giugno. Il condominio è arcinoto ai punter rivieraschi e non solo. Forse in questo periodo di controlli a tappeto da parte della Gestapo, non il massimo della privacy, ma tant'è: vado a scopare non a rubare nè a fare qualche altro reato.

A meno che scopare non sia diventato reato in questi giorni. Beh tutto può essere visto l'aria di censura che opprime il mare internettiano nella penisola italica.

Parcheggio quasi in divieto.

Ultimamente questa manovra mi ha regalato un paio di biglietti verdi sotto il tergicristallo. Vabbè, aspetterò la notifica a casa. Comunque non sono l'unico a posizionare l'autoveicolo nei posti meno appropriati. Sembra che a Rimini il problema posteggi non esista... almeno verificando la frequenza delle multe per divieto che vengono comminate con una facilità incredibile. Quasi che il bilancio comunale si regga per buona parte su questo tipo di introiti.

Il solito squillino al cellulare per annunciare il mio arrivo e in un paio di minuti sono al piano. Sfortunatamente devo salire fino al quinto e l'ascensore è fuori uso. Un passo avanti all'altro, con calma per non scatenare ulteriormente il rialzo della temperatura corporea che già faccio fatica a controllare e che mi provoca un disagio incredibile, arrivo fuori dal portoncino. Lei mi apre e immediatamente mi saluta con un bacio sulla guancia.

Carina, molto di più delle brutte foto che ha pubblicato su qualche sito internet. Una tipa direi sulla trentina, fisico estremamente curato ed asciutto anche se non altissima. Calza comunque un paio di sandali con un discreto tacco che compensano questo elemento. Passiamo dall'ingresso e salotto, alla camera da letto. Nessun odore particolare, tipo di fazzoletti umidificati piuttosto che di incensi di terza categoria. Tutto in ordine e all'apparenza pulito. Lei si muove avanti a me nella penombra della casa precedendomi all'apertura della porta, ma facendomi passare per primo con molta educazione.

Educazione che ben presto si lascia alle spalle non appena siamo nel letto. Una tigre, una belva ma meglio ancora una serpentessa che si avvinghia, mi bacia, mi lecca mi succhia il membro con voracità, approfittando di ogni situazione. Non tralascia nessun angolo, brandello di pelle. Insomma quello che gli uomini di mondo definiscono una donna "puttana a letto". Bacia a bocca semiaperta, ricevendo e donando la propria lingua, il proprio sapore. Mordicchiando le labbra quando sono al massimo della penentrazione. Gemendo e inarcando la testa per il piacere ma anche per quella fitta di dolore che so provocare quando arrivo molto in profondità, ma della quale, una volta provata, la donna va alla ricerca come di un piacere sublime.

Niente sigle particolari, semplicemente un rapporto incredibilmente sessuale con momenti di estasi e piacere reciproco, alla ricerca della soddisfazione. In pratica quello che ci si aspetterebbe da una professionista in "giochi per adulti".

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