C'è grossa crisi...

Gli appartamenti si svuotano e si riempiono le strade. Sembra il giorno successivo all'entrata in vigore della legge Merlin. Tutte in strada a cercare di accalappiare il pollo di turno. Da un certo punto di vista, questa è una situazione pro-punter. Ovvero in questo modo, si riesce a fare una scrematura delle ragazze che effettivamente hanno le attitudini e le caratteristiche solo per operare OTR, individuando quello che sono nella posizione di riuscire ad operare come loft dove secondo me, sono necessarie altre attitudini che non la sola disponibilità e presenza fisica.

Non sono amante del sesso in strada. Anzi è una cosa che detesto, pur avendola provata in passato. Il tutto per le scarse condizioni igieniche, l'impatto sociale, i problemi di sicurezza e anche per il fatto, ma questa è una mia convinzione personale, che le ragazze in appartamento siano nella maggioranza dei casi "affrancate" e quindi libere di fare quello che dice la propria testa senza dover rendere conto al ricattatore di turno.

Ripeto per fare chiarezza, questa non è una verità assoluta, ma solo un punto di vista personale.

La strada offre la territorialità, ovvero la riesumazione di un atavico istinto di sopravvivenza. Le gang che si occupano di gestire il business OTR, hanno come primo obiettivo quello di gestire e proteggere il proprio territorio. Il più delle volte a suon di minacce verbali alla persona, altre invece con sganassoni e calci nel posteriore (se va bene). Insomma un vero e proprio scenario da "frontiera" modello Far West, dove anche la pubblica sicurezza si fa il segno della croce prima di intervenire. Il risultato è intasamenti della statale, contrattazioni fatte sul ciglio della strada, prostitute che stacchettano rincorse da "qualcuno", urli, strilla, insulti, gente che si incazza, turisti indignati e chi più ne ha più ne metta.

Non so se sono sufficienti come motivazioni per cercare un po' di privacy per la propria sexperience del momento.

Ritornando "a bomba", in questi giorni ho rallentato anzi, quasi fermato, l'attività di pubblicazione annunci e la relativa di punteraggio. Il motivo è semplice: le inserzioniste sono al palo. E non intendo quello della lap dance. Non c'è movimento, non ci sono i clienti. I telefoni non squillano. Imperversa il club del cinquantino e così quelle che hanno un po' di fieno in cascina, che non si sono fatte abbagliare dai facili guadagni dei primi giorni quando venivano considerate "new entry" e i contatti erano maggiori preferiscono, giustamente a mio modo di vedere, rimanere senza fare niente piuttosto che concedersi per pochi euri.

Meglio ancora, magari abbassano il rate alla clientela fidelizzata, ma non cedono alle offerte di coloro che tentano di strappare l'ultimo prezzo dell'ultimo minuto sapendo di vestire i panni del cliente assolutamente occasionale. E' chiaro che queste situazioni sono tirate all'osso e molto spesso provocano l'indignazione di coloro che vengono rifiutati anche dal mondo dei servizi a pagamento (le c.d. puttane).

Ricordiamoci comunque che in qualsiasi settore della vita, l'importante è la dignità. In questo settore molto spesso viene dimenticata e accantonata per fare spazio a valori del momento quali l'idolatria del Dio Denaro. Nel tempo, la cosa che paga di più, è il rispetto reciproco, la sincerità e la correttezza nell'approccio con il prossimo. I violenti, i gradassi, i bulli e i ras di quartiere, hanno vita breve sempre e ovunque, e la faccio finita qui per non uscire dal tema dell'articolo, visto che comunque sarebbe necessario e interessante approfondire e di molto, queste tematiche.