mercoledì 11 aprile 2007

the Big Gun e la scimmia urlatrice

Solitamente il rapporto con le girl che frequento, è assolutamente estemporaneo e legato ad un solo, massimo due incontri. Questo perché come ampiamente illustrato in precedenza, mi piacciono le novità.

Diversamente dal solito, ho incontrato questa tipa tre o quatto volte in quanto mi è rimasto impresso la sua caratteristica di scimmia urlatrice.

E’ una fredda giornata di gennaio. Giro per le strade di Rimini, passando da un cliente all’altro. Mentre guido, la mente si riempie, anche se non dovrebbe perché concentrata sul lavoro, dei problemi della vita quotidiana.

Decido quindi che è giunto il momento di una pausa. Metto mano alle mie armi: elenco con le pornoprede, telefonino e la fida CB (carta bancomat), il mio inseparabile flexible friend.

Passo a ritirare un po’ di contante e decido di dirottare

ELISABETH (ALIAS OLGA, ALIAS VALERIA, ALIAS INGRID)

E’ un po’ che la osservo, che la seguo attraverso le recensioni reperite in rete. Non mi ha ancora finito di convincere.

Decido comunque di chiamare. Per dire la verità ci avevo già provato in passato e la prima impressione non era stata particolarmente esaltante.

La location dell’incontro è a me nota. Un residence a Rivazzurra di Rimini già famoso per avere ospitato altre “signorine” con le quali, adesso che ci penso, ho sempre avuto una esperienza positiva.

Fisso l’appuntamento di lì a qualche minuto e mi viene risposto che va bene.

Parcheggio in una via laterale per evitare sguardi indiscreti (sarebbe da aprire un capitolo sul modus operandi di ciascun putantourer. Dico solo che più cerco di nascondermi e di passare inosservato, maggiore è la mia consapevolezza che chi mi guarda capisce le mie intenzioni, quello che sto facendo, dove sto andando e con chi. Delle volte mi faccio dei microviaggi su questo argomento proprio appena prima di entrare da una girl, e la cosa che mi diverte è che questo stato di cose mi eccita ancora di più).

Salgo lentamente gli scalini e mi avvicino alla soglia. Appena giro l’ultima rampa di scale la vedo. Stranamente e a differenza delle altre precedenti avventure, lei è lì sull’uscio che mi aspetta.

Sguardo languido. Un mano appoggiata sull’infisso della porta aperta, poco sopra il capo a fare da perno alla sinuosa figura, l’altra sul fianco.

Bhe, niente male come accoglienza.

Mi fa accomodare. Molto, ma molto carina. Una bella e giovane ragazza, poco più che vent’enne alta circa un metro e settanta, con capelli lunghi a metà schiena e biondissimi. Praticamente una valchiria.

Mi accoglie con un top scuro da ginnastica che scopre l’ombelico e un paio di pants neri a vita bassa. Almeno dimostra di avere un po’ più di fantasia delle sue colleghe. Ancora con il soprabito addosso, mi siedo e guardandoci negli occhi iniziamo la trattativa.

- Come ci mettiamo d’accordo io e te? –
- Sono 100 con calma – mi risponde
- Quindi 200 per un paio di giri, giusto? – di rimando
- 250, per un’ora – fa lei, allungando una gamba verso il mio basso ventre e togliendosi l’infradito mi massaggia il vermellone con la pianta del piede nudo. In quel momento sono più concentrato sulla trattativa che non su di lei.
- 200 un paio di giri con calma e divertimento, cosa ne pensi?
- Ok – mi fa.

Ci alziamo e mi accompagna in camera da letto. Sento che si muove nell’appartamento mentre io mi spoglio.

Come dicevo, non è la prima volta che mi reco in questo residence che pur essendo in prima linea, offre un buon grado di privacy (non c’è portineria) ed è stato recentemente ristrutturato, così gli appartamenti sono dignitosi e arredati con gusto.

L’operazione di svestizione, è per me un rito. Giacca, cravatta, pantaloni e soprabito devono rimanere in ordine sopra una sedia per evitare di stropicciarsi. In questo frangente, lei finisce di parlare al telefono, che poi spegne, quindi mi raggiunge in camera da letto. Non si è ancora tolta nulla. Io sono in piedi davanti ad uno specchio che mi sto sbottonando la camicia, e lei da dietro inizia un balletto tipo lap dance usandomi come asta per le sue evoluzioni. La sua manina parte dritta nelle mutande. Stringendo l’amico mi guarda stupefatta e mi dice – che cos’è? Voglio vederlo! – ed appena accontentata - …mai visto un cazzo così! – la solita frase di rito…

In men che non si dica si spoglia, mi butta sul letto, mi gomma a nuovo e parte con una focosa superpompa. Il tutto preceduto da microshow con un dildo che mi faceva concorrenza. Dopo un po’ si passa alla ginnastica vera e propria. E qui la sorpresa. Alla ragazza piace veramente il suo lavoro. Appena penetrata, si muove con foga e urla. Fa così tanto casino che sono costretto a chiederle di fare più piano ma lei di rimando mi risponde - …il residence è vuoto, e poi a me piace così… -

Devo dire che è stato divertente. Fra un round e l’altro lei si è fumata una sigaretta e abbiamo parlato del mio amichetto al piano di sotto (discussione abbastanza sterile, ma non sono andato lì per confrontarmi sui problemi della vita). Dopo un po’ è ripartita prima di mano, poi di bocca e subito a pecora dove si è fatta sbattere per un bel po’ terminando stravaccandosi sul letto.

In conclusione una esperienza positiva.

1 commento:

  1. Ebbene big, mi hai incuriosito .. appena posso passare per Rimini da questa mi ci fiondo.
    bye

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