domenica 26 agosto 2007

Figa da porco, figa da asporto

Questa mattina apro la casella di posta, ovviamente elettronica e mi ritrovo un bel racconto di un amico relativamente ad una sua esperienza vissuta in quel di Pisignano località a monte di Cervia, dove da tempo è aperto un trombodromo nel quale periodicamente si alternano girl di origine brasiliana.

Molte di queste hanno chassis di prima qualità, ma a quanto pare non hanno ricevuto scuola a sufficienza per esercitare degnamente la professione.

Sono stato tentato in più di una occasione di verificare di persona la qualità e gli standard del primo enttroterra cervese, ma la scarsezza di privacy offerta dalla location, mi ha sempre fatto desistere dall'incontrare alcuna pulzella residente.

Ma veniamo al racconto che provvedo a pubblicare per intero:

"Carichissimo per la buona esperienza avuta con Lara, decido che il momento ormonale mi è favorevole e pertanto decido di ripuntare sulla località di Pisignano che così grandi soddisfazioni mi ha dato neppure una settimana fa.
In realtà la mia idea era quella di testare una delle tre Marie del puttanodromo di Villa Inferno ma, ahimé, le tre supergnocche sudamericane durante la mattina evidentemente non prestano servizio.
Non potendo dedicarmi alle bellezze dei lidi, in quando vi sono buone probabilità che una volta sceso dalla macchina per dirigermi presso la location della girl incontri uno dei miei 120 clienti, uno dei mie 240 amici e conoscenti oppure una delle 360 amiche di mia madre, la scelta è obbligata per questo tranquillo sito fuori dalla bolgia turistica.

Avevo la tentazione di ripropormi alla Larina, ma il mio ego smisurato voleva assolutamente confrontarsi con un’altra ragazza e pertanto mi attacco al cel e compongo il numero di Milena, splendida brasiliana disposta a soddisfare ogni desiderio più intimo.
Facile da contattare telefonicamente, non capisce moltissimo l’italiano ma riesce a indirizzarmi bene sul luogo dell’incontro. Memore della precedente incontro in quella location, le chiedo se per cortesia mi apre il cancello dell’abitazione, così da poter mettere la macchina all’interno e poterla togliere dal ciglio di una strada abbastanza trafficata, nella quale corro il rischio di essere identificato.

E ciò non sarebbe bene!

Una volta parcheggiato lei si affaccia sul balcone e mi indirizza verso l’appartamento, posto al piano primo, proprio sopra quello dove opera Lara.
Bella gnocca davvero. Altezza sul metro e 70, bel fisico asciutto con quel culo che solo le brasiliane hanno, bianca di carnagione (te ne accorgi dalle tette che non sono abbronzate, altrimenti diresti che è mulatta).

È proprio quella della foto.

Mi accompagna nella stanza, una matrimoniale con al centro un bel lettone ampio e un condizionatore acceso.

Iniziamo la contrattazione, o meglio, inizio io con la mia offerta standard: 150 petali per un doppio colpo. Lei controbatte che per quella cifra ne fa solo una, con mooolta calma.

Sono a dir poco basito. Chi è questa pazza che non accetta la mia più che onesta proposta? Come credi di avercela, per l’altro verso?!
Preso dal panico penso che sarebbe meglio andare via (esiste una legge che dice che quando una girl tratta dopo che gli hai offerto 150 carte NON può andare ASSOLUTAMENTE bene) ma poi, molto stupidamente, decido di contrattare. Lei vorrebbe 2 verdi (follia!!), io non sono assolutamente disposto a darglieli.

La mia sfiga è che nel corso della mattinata avevo fatto altre commissioni e quindi avevo dovuto portarmi dietro altro denaro. In tasca quindi mi ritrovo ben 180 euro e, dopo aver rigirato tutte le mie tasche dei calzoni per convincerla che solo quelli ho, li piglia, non senza guardarmi come se fossi l’ultimo dei border line.
A quel punto diamo il via alle danze. Il mio ego è già sotto i tacchi.
Si toglie il reggiseno e compaiono due belle tettine (una onesta seconda) ma ancor più si notano due capezzoli stile ciccioloni romagnoli che un po’ mi fanno riprendere dalla botta al mio orgoglio.

Ci stendiamo sul letto e lei parte subito, frettolosamente, con l’incappuccio.
Sulla tecnica del mettere il preservativo si potrebbe scrivere un libro. Ci sono alcune prostitute che sono delle vere artiste nell’infilare il goldone senza che l’uomo neppure se ne accorga. Una volta, agli albori della mia attività di puter, andai con una stradale chiedendole un lavoro di bocca.

Lei cominciò la sua opera ed io, dopo circa un paio di minuti di riflussi sanguigni gli dico – guarda che se non mi metti il preservativo rischi tra un po’ di beccarti una bella spruzzata in bocca – e lei di rimando – guarda che il preservativo ce l’hai dall’inizio! –
La vera professionista, mi raccontò una volta una veterana della professione, si infila il preservativo in bocca e poi solamente con l’uso delle labbra lo infila sull’asta di turno. Lei, mi confidò, si era esercitata all’inizio con una banana!!

Beh, la Milena in fatto di metodologia del gommamento è decisamente mediocre. Mi sembra che me lo stia mettendo alla rovescio! Povero me! In cima, la punta destinata a raccogliere il liquido è piena d’aria e guardandomi la cappella mi sembra di avere davanti una piramide a gradoni.

Anche lei deve essersi accorta che qualcosa non va, tant’è che cerca più volte di togliere l’aria in eccesso schiacciandola con le punte del pollice e dell’indice ma, come è ovvio, è un’operazione oramai quasi impossibile da fare.

Decide quindi di dedicarsi a questa strana figura geometrica con la boccuccia e qui davvero mi stupisce: probabilmente gli riesce di operare in maniera così delicata non perché voglia che sia così, ma perché semplicemente meno contatto ha con quel aggeggio cilindrico meglio sta.

Sia quel che sia l’oral sex si rivela veramente buono.

Peccato che lei decida che questo momento estatico non debba durare non più di un paio di minuti.

Decide di coricarsi sull’arnese infernale mettendosi nella posizione più squallida che io concepisca, di schiena sopra me. Non posso toccarle le tette, vederla in faccia (meglio così, probabilmente stava sbadigliando e sarebbe stato veramente troppo per il mio IO) o cose del genere. Per mia fortuna vengo quasi subito, così possiamo passare al secondo set e chissà che non vada meglio.

Pia illusione.

Risale in groppa con la stessa posizione di prima. Io non so perché non dico niente. Forse sono troppo scosso, troppo abbacchiato per cotanta miseria.
Fortuna vuole che si stanchi subito di fare ginnastica solo lei e quindi cambiamo un paio di posizioni. L’atmosfera comunque non migliora, anzi! Difatti continua ad inzupparsi tra le gambe con una diavoleria chimica: con tutta quella crema è come se avessi un merluzzo in mezzo alle gambe.

Ogni qualvolta che rallento il ritmo, oppure che do dei colpi un poco più incisivi (in stile, ormai ci siamo!), lei si volta, guardandomi come dire – hai finito? Mi si sbrucciacchiano le uova! – e io che ripiombo nella depressione più completa.
In circostanze del genere ti devi davvero impegnare per avere un orgasmo!
Comunque riesco a dimenticarmi i suoi finti gridolini di godimento, la salvietta umidificata che si struscia in tutte le parti del corpo in cui la lecco e ce la faccio: un tristissimo orgasmo liberatorio.

Vabbe', pulizia con clinex, poche chiacchere di cortesia, mi vesto velocemente, saluti d’ordinanza, -richiama, è!?- col cazzo!!

L’unica fortuna di incontrare una tipa del genere è che mi ha fatto passare per un pezzo la voglia di spendere così i miei soldi."

By doubles.

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