giovedì 23 agosto 2007

Perseverare è diabolico

Come avevo promesso nel post precedente, provvedo a pubblicare uno stralcio dell'articolo comparso ieri sul quotidiano Il Resto del Carlino, dove il buon DOB "sfida" il questore di Rimini il quale, senza troppi peli sulla lingua, non gliele manda a dire ma anzi parla come uomo "di strada", con perfetta conoscenza della dimensione del fenomeno prostituzione.

Don Benzi: "Prostitute, Rimini non fa più scuola"
Il questore: "Non sono schiave, lo fanno per scelta"


Botta e risposta tra il leader dell’Associazione Papa Giovanni XXIII e il questore di Rimini. Secondo don Benzi tutte le ragazze sulla strada sono vittime, ma Pezzano ribatte: "Tutte quelle che fermiamo dicono di farlo spontaneamente"

Rimini, 21 agosto 2007 - "LA RIVIERA è invasa dalle prostitute perchè la Questura ha tradito il ‘modello Rimini’". La clamorosa dichiarazione è di Don Oreste Benzi. Ieri dopo anni nei quali è stato proprio il sacerdote riminese, leader dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, il primo sponsor della Questura riminese, Benzi ha dichiarato al forum del Carlino Bologna che il questore ha abbassato la guardia dopo 8 anni di fruttuosa lotta alle lucciole. "Io glielo dico al questore — ha affermato don Oreste — che ha tradito il modello Rimini e che la Riviera sta per essere invasa di nuovo. E pensare che il metodo è molto semplice: la ragazza portata in Questura non deve più tornare sulla strada. Un poliziotto si presenta come cliente, sale sull’auto, arriva la Volante e porta la ragazza in Questura. Lì trova noi della Papa Giovanni che iniziamo un dialogo con la ragazza e mettiamo in evidenza tutte le possibilità che dà la legge. La ragazza è completamente manipolata dalla criminalità. Tutte le romene sono seguite a vista dalle maman. Non ce n’è una libera. Quando gli sfruttatori vedono che le ragazze vanno via, vedono che non c’è guadagno e si spostano. Se tutti i questori d’Italia facessero questo lavoro... ma non si vogliono decidere, questo è male. Perchè non hanno coscienza che una donna non è un bestia".

NON CI STA il questore di Rimini a farsi dipingere come traditore e non crede affatto che tutte le ragazze che stanno sulla strada siano delle schiave. "Noi facciamo servizi antiprostituzione tutte le sere — afferma il questore Antonio Pezzano —. Troviamo sulle strade dalle 20 alle 30 ragazze ogni sera soprattutto nei fine settimana, un po’ di meno nelle altre serate. Andiamo in tutte le zone battute dalle lucciole, soprattutto sulla statale e al mare e ci spingiamo fino a Riccione nella zona delle terme. Ieri sera (nella notte tra domenica e lunedì), ne abbiamo rintracciate 15 e 8 le abbiamo anche multate perchè erano in abiti troppo succinti".

Poi cosa succede? "Quasi tutte sono romene, cioè comunitarie, se sono senza documenti le portiamo in questura per accertare l’identità. Altro non possiamo fare anche perchè tutte ci hanno dichiarato di farlo spontaneamente. Ho chiesto a una che in passato faceva la badante perchè non tornava a fare il suo lavoro. Lei mi ha risposto che in sei mesi sulla strada si era comprata un appartamento in Romania. Ora aveva intenzione di lavorare altri sei mesi per comprare un altro appartamento e poi dopo forse sarebbe tornata a casa. Mi dispiace dar contro a don Oreste, che è un amico, ma quasi nessuna di queste viene sfruttata. Domani mattina (oggi ndr) lo incontrerò, gli farò presente che la Questura non è mai stata invitata a rendersi partecipe di un progetto dall’associazione".

L’ATTIVITA’ di contrasto spiega il questore è quotidiana. Fino al 9 luglio erano state accompagnate in questure 500 lucciole (molte ovviamente erano sempre le stesse). Una di esse, Niculina, che ha sposato un italiano, è stata denunciata 100 volte per non aver rispettato il foglio di via. In agosto con le città che si sono vuotate, si è riempita la Riviera. Le lucciole si sono spostate al mare dietro i potenziali clienti.

Le multe fatte in collaborazione con la polizia municipale sono state una settantina, una ventina ai clienti che hanno quasi sempre sborsato subito mille euro per non lasciare tracce e una cinquantina alle lucciole più scostumate. Sono multe da 200 euro che però non pagano mai. Ora la questura ha deciso di notificarle in Romania in modo da far sapere anche al loro Paese il mestiere che fanno in Italia. Si spera che possa funzionare almeno da deterrente.

"IL PROBLEMA della prostituzione riguarda tutto il Paese, non solo Rimini" ci tiene a sottolineare il questore di Rimini. E aggiunge che il contrasto al fenomeno non si è limitato alla strada. "E’ di due settimane fa un’operzione della squadra mobile che ha fatto finire in carcere 14 persone per associazione a delinquere finalizata allo sfruttamente della prostituzione".

Questo è il link all'articolo in questione.

Ed infine nello spazio alla vostra destra, per intenderci quello dedicato al video del giorno, alcuni amici hanno confezionato una "pubblicità progresso" contro l'OTR (on the roads ndr) da me pienamente approvata e condivisa anche in virtù delle mie, fortunatamente scarse esperienze, tra cui quelle narrate in questo post.

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