lunedì 11 giugno 2007

La Romagna fa scuola in tema di putan-business!

Maitresse incassava 30000 euro al mese

I carabinieri del nucleo operativo hanno arrestato una 67enne sospettata d'essere a capodi un giro di prostitute d'alto bordo.
Prostituzione d'alto bordo, in apparenza distante da quella di strada, che permetteva ad una donna di guadagnare cifre enormi. Una vicenda scoperta dai carabinieri del Nucleo Operativo di via in Selci, che in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma, hanno arrestato una donna di 67 anni di origine romagnola e residente da molti anni in un lussuoso appartamento nel centro di Roma, ritenuta responsabile di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Squillo d'alto bordoSecondo le indagini dei militari, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, la donna gestiva un giro di ragazze prevalentemente dell' Est che garantiva un volume di affari di 30 mila euro mensili. La donna arrestata, ricevute le richieste da parte di facoltosi clienti romani, disposti a pagare per ogni prestazione somme comprese tra i trecento ed i mille euro, inviava le ragazze a domicilio oppure organizzava incontri in tre prestigiosi appartamenti, ubicati nei quartieri Parioli, Salario e nei pressi di Fontana di Trevi. Le ragazze dovevano consegnare alla tenutaria, oltre a 250 euro mensili per l'affitto dell'appartamento, anche la metà del compenso per la prestazione eseguita. Gli appartamenti dove le ragazze alloggiavano, e in alcuni casi eseguivano le prestazioni, sono stati sequestrati insieme con documentazione attestante movimenti di denaro effettuati dalla donna in varie banche. I carabinieri hanno anche sequestrato 32 telefoni cellulari utilizzati per ricevere le richieste e coordinare le ragazze. La donna è stata portata in carcere.Problema marciapiedeSe l'indagine sulle squillo si è conclusa con l'individuazione della presunta maitresse, sui marciapiedi romani rimangono centinaia di ragazze, molte delle quali minorenni. Qualche giorno fa il ministro dell'Interno Giuliano Amato aveva dichiarato di andare proponendo da tempo il divieto della prostituzione in strada. Una soluzione indicata anche dal prefetto di Roma Achille Serra, e ribadita in aprile alla presentazione del rapporto sullo stato della sicurezza in pronvincia di Roma: in quell'occasione Serra aveva anche detto che "le telecamere non bastano, ci vuole un quartiere dedicato"
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Ansa,City

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